Date: 5:08 PM 9/2/01 +0200
From: azad
Subject: Notizie drammatiche da Istanbul,
domani conf.stampa a R
Comunicato stampa
TURCHIA, NUOVI SCONTRI E DUEMILA ARRESTI A
ISTANBUL
LA POLIZIA IMPEDISCE I FUNERALI DEL GIOVANE
KURDO UCCISO
DELEGAZIONE ITALIANA TESTIMONIA: "COME
L'INTIFADA"
DOMANI CONFERENZA STAMPA AL RITORNO A ROMA
"Come l'Intifada: colonne di blindati,
idranti, lacrimogeni e bastoni, cecchini sui tetti ed elicotteri, per
disperdere una folla e poi scagliarsi contro migliaia di ragazzi armati solo di
sassi". Una delegazione di osservatori italiani, fra cui magistrati,
medici e giornalisti, questa mattina a Istanbul ha assistito alla "vera e
propria guerra" scatenata dalla polizia turca per impedire che si
tenessero, nel quartiere di Zeytinburnu, i funerali del diciannovenne kurdo
Zeynel Durmus, volato venerd sera dal quinto piano dell'edificio del partito
di opposizione Hadep invaso dalla polizia.
Il quartiere stato completamente circondato,
l'edificio dell'Hadep occupato e presidiato dalla polizia, che ha sequestrato
il corpo del giovane e l'ha fatto caricare su un autobus diretto alla citt
natale di Nusaybin. I dirigenti dell'Hadep denunciano un gran numero di feriti
e di fermati, che portano a circa duemila gli arrestati solo nella citt di
Istanbul negli scontri per impedire la "Marcia per la pace" su Ankara
programmata per il 1. settembre e vietata dalle autorit. Scontri si sono
verificati presso l'ospedale dove una grande folla aveva osservato durante la
notte una veglia funebre.
Alle 14 la polizia ha fatto irruzione anche
nella sede centrale dell'Hadep di Istanbul, nel quartiere di Harbiye, ed ha
tratto in arresto tutti i nove dirigenti del partito che vi si trovavano, fra
cui il presidente provinciale Dogan Erbas, legale di Abdullah Ocalan, e la
vicepresidente Ezra Ciftci. Gli osservatori italiani sono giunti sul posto
pochi minuti dopo il raid.
(Dino Frisullo - rif. tel. 339.6504639)
ULTIM'ORA: Dall'Hadep di Istanbul, attraverso
la delegazione italiana, danno notizia della morte di un dirigente del partito
nel quartiere Kirac, un 35-40enne di nome Rasim Karakaya, ucciso a colpi d'arma
da fuoco la sera di venerd scorso nel corso degli scontri. La notizia non era
circolata in questi due giorni: forse era fra i feriti ed morto
successivamente. Per ora non chiaro se ad ucciderlo siano stati militari o
civili (squadre della morte?).
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La delegazione italiana, che in quindici
giorni ha avuto decine di incontri fra cui quelli con vittime della tortura,
famiglie di "desaparecidos" e intere comunit rese profughe, al
ritorno a Roma incontrer le associazioni e la stampa domani, luned 3 settembre,
alle 12.30 nella saletta della libreria Odradek, in via dei Banchi Vecchi 57
(trav. di corso Vittorio Emanuele).
Per informazioni e interviste, i riferimenti
della delegazione a Istanbul sono 339.1033752 e 333.2384701