Date: 7:24 PM 9/29/01 +0200
From: azad
Subject: KURDI: PROFUGHI DA DUE GUERRE
COMUNICATO STAMPA
KURDI: L'ESODO CONTINUA
ASSOCIAZIONE AZAD: "DUE VOLTE PROFUGHI DI
GUERRA"
"Duemila profughi, quasi tutti kurdi, in
quindici giorni sulle coste italiane, e mancano gli undici disgraziati morti
una settimana fa sugli scogli a Valona credendo di essere in Italia. In una
situazione simile tre anni fa l'allora ministro Napolitano dichiar che esiste
una persecuzione del popolo kurdo. Gli ultimi due ministri dell'Interno
dovrebbero spiegare come mai l'esodo continua, dopo gli accordi
anti-immigrazione con quel governo turco che ne apre e chiude i rubinetti
insieme alle bande mafiose, programmando cinicamente un'autentica pulizia
etnica".
Cos commenta gli ennesimi sbarchi in Sicilia
e in Calabria l'associazione di solidariet con il popolo kurdo Azad, che
prosegue:
"Per affidarsi a migliaia alle carrette
del mare, bambini e donne incinte incluse, i kurdi fuggono da qualcosa di
terribile. Dalla repressione e dalla guerra che non si sono mai fermate nel
Kurdistan sia turco sia irakeno, ma anche, oggi, dal rischio di una nuova
guerra devastante nel Medio oriente, di cui sarebbero ancora una volta le prime
vittime. Ogni nuovo bombardiere angloamericano che dalla base di Incirlik
minaccia il territorio irakeno, ogni proclama dei militari turchi su una
"lotta al terrorismo" che assimila Ocalan a Bin Laden, moltiplica il
numero dei fuggitivi. I kurdi sono due volte profughi di guerra: avrebbero
diritto non solo all'asilo (che invece lascia sempre pi il posto alla catena
dei rimpatri), ma a un'iniziativa internazionale che obblighi la Turchia e gli
altri paesi a riconoscere l'identit e l'autonomia di un popolo e ne consenta
il ritorno. Se invece l'Europa far prevalere la ragion di Stato e i legami
Nato, si dovr preparare ad accogliere centinaia di migliaia di
fuggitivi".
Alfonso Di Stefano e Dino Frisullo
Catania/Roma, 29.9.01