Date: 1:05 PM 11/6/01 +0100
From: azad
Subject: Strage a Istanbul: aggiornamento e
testimonianze
Traduciamo dal turco il primo rapporto
dell'Associazione diritti umani di Istanbul sui gravissimi fatti di Istanbul,
giunto alle 21.06 di ieri, luned 5 novembre.
A questi primi dettagli vanno aggiunte altre
notizie di aggiornamento:
- la polizia belga in serata ha caricato con
violenza un pacifico presidio di circa trenta familiari e compagni degli
scioperanti della fame, che intendevano protestare contro la visita del
ministro turco degli Esteri Ismail Cem, a Bruxelles per partecipare al vertice
di Euromed. Almeno tre persone sono state portate via con il volto
insanguinato. Il presidio si riconvocher comunque oggi dinanzi alla sede del
vertice;
- in tarda serata la polizia tornata ad
Armutlu per arrestare gli altri scioperanti della fame: impedita dalle
barricate e in numero esiguo, si ritirata, ma in compenso ha arrestato nelle
loro case il presidente della Tayyad (Associazione familiari dei detenuti)
Betul Gokoglu e altri due attivisti;
- due detenuti nel carcere d'isolamento di
Sincan (uno di quelli in cui sono stati trasferiti i detenuti politici dopo il
sanguinoso blitz del 19 dicembre, e in cui prosegue lo sciopero della fame di
centinaia di prigionieri) si sono dati fuoco per protesta contro la strage di
Armutlu: non si hanno notizie sulle loro condizioni.
IHD - INSAN HAKLARI DERNEGI - ISTANBUL SUBESI
IHD - ASSOCIAZIONE DIRITTI UMANI - SEZIONE DI
ISTANBUL
Questo il sanguinoso bilancio dell'operazione
condotta oggi da oltre mille agenti di polizia agli ordini della direzione di
pubblica sicurezza di Istanbul.
HANNO PERSO LA VITA:
Sultan YILDIZ, scioperante della fame
Arzu GULER, scioperante della fame
Bulent DURGA, attivista
Baris KAS, attivista
SONO RIMASTI FERITI:
Ali Baydar BOZKURT, attivista
Sinan TOKGOZ, attivista
Nurgul KAYPINAR, scioperante della fame
Zeki Lutfu DOGRU, attivista
Hakki SIMSEK, attivista
Guzin TOLGA, attivista
Dursun Ali TEKIN, scioperante della fame
Sinan TURGA, attivista
Eylem GOKTAS, attivista
Una delegazione di dirigenti e operatori della
sezione di Istanbul dell'IHD si recata nel quartiere di Kucuk Armutlu subito
dopo l'operazione di polizia.
Esponiamo le prime risultanze della nostra
indagine.
La delegazione giunta sul luogo dei fatti
alle 17.15. Al quartiere si poteva accedere solo da un suburbio, essendo
bloccate tutte le strade di accesso dai blindati della polizia.
La delegazione ha potuto verificare il taglio
di tutte le forniture di elettricit nel quartiere, che appariva deserto e
avvolto in un silenzio di morte. Nella penombra si aggiravano pochissime
persone, mentre gli agenti di polizia, ritirandosi dall'interno del quartiere,
prendevano posizione presso tutti gli ingressi.
Ecco ci che i testimoni dei fatti hanno
raccontato.
L'operazione stata realizzata alle ore 15 da
circa mille agenti delle unit mobili e delle squadre speciali, tutti muniti di
maschere nere. Secondo gli abitanti del quartiere la polizia avanzata
all'improvviso su due direttrici, sparando a volte su obiettivi precisi, a
volte a casaccio. Mentre i tiratori prendevano posto sui tetti continuando a
far fuoco, le forze di polizia si sono dirette verso le case in cui si svolge
lo sciopero della fame. I testimoni oculari, cittadini del quartiere, attestano
che nessuna resistenza stata opposta n dalle case degli scioperanti della
fame, n da parte di coloro che si trovavano sulle barricate elette per
solidariet o nei dintorni di esse. Al contrario, la polizia ha aperto il fuoco
contro questi assembramenti non appena uno di coloro che si trovavano sulle
barricate, Ali Haydar Bozkurt, si dato fuoco per protesta.
Gli stessi testimoni oculari hanno affermato
che nel corso dell'operazione da una delle case che ospitano lo sciopero della
fame, di propriet di Senay Hanogluna, si sono levate alte le fiamme, e solo
dopo diverso tempo la polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti per
spegnere l'incendio.
Successivamente i corpi delle quattro persone
ustionate, ancora agonizzanti, sono stati ammucchiati uno sull'altro, cos come
i feriti sono stati lasciati per terra, e molto tempo dopo gli uni e gli altri
sono stati trascinati fino a caricarli sulle ambulanze.
Gli osservatori hanno poi potuto constatare
che gli scioperanti della fame sopravvissuti si sono trasferiti in un'altra
abitazione, nella quale pure si svolgeva il digiuno ma la polizia non era
entrata. Tutto intorno sono state erette barricate, mentre nella casa si
prendevano tutte le misure atte a fronteggiare eventuali nuove emergenze
Il gruppo di osservatori stiler
successivamente un rapporto pi dettagliato sui fatti.
Servizio di documentazione dell'IHD - Istanbul