Date: 6:26 PM 2/5/02 +0100

From: dino frisullo

Subject: romigrantsocialforum- AGGIORNAMENTO SUL DDL RAZZISTA (a

 

UN AGGIORNAMENTO SULLA LEGGE RAZZISTA

 

L'iter del ddl Berlusconi-Bossi-Fini in Senato si sta delineando cos“:

 

- la commissione Affari costituzionali, che finora  arrivata ad esaminare l'articolo 5,  convocata sull'argomento in seduta serale (dalle 20.30 alle 23.30) nei giorni 4 e 5 febbraio, poi la prossima settimana marted“ 12, mercoled“ 13 e gioved“ 14. VENERDI' 15 FEBBRAIO invece la commissione  convocata dalle 9 del mattino fino a notte, anzi "fino a conclusione dell'esame".

 

- Infatti il suo trasferimento in aula del Senato  previsto per MERTEDI' 19 FEBBRAIO. Questa data va considerata rigida, quale che sia l'andamento dei lavori in commissione (eventuale ostruzionismo etc.): infatti il nuovo regolamento consente al governo, con un atto di forza, di portare il provvedimento in aula anche con un esame incompleto da parte della commissione.

 

- Ovviamente i parlamentari possono ripresentare gli emendamenti anche per il dibattito in aula (in commissione sono molte migliaia). Per questi emendamenti la scadenza  stata fissata alle ore 19 del 14 febbraio.

 

- Finora in commissione non esiste traccia dei due "auto-emendamenti" annunciati la scorsa settimana dal governo sulla "sanatoria delle colf" e sul contrasto militare delle navi dei clandestini. E' probabile che dipenda da contraddizioni interne al governo, che potrebbe voler spostare al termine dell'iter parlamentare la "norma transitoria" sulle colf (anche per evitare di trovarsi in imbarazzo per l'incostituzionalitˆ di una discriminazione fra lavoratori), e che pare stia trovando altrettante difficoltˆ nella distorsione "di polizia" dei compiti della Marina militare. Comunque  evidente che la data di sabato 9 febbraio, indicata dal governo sulla stampa come la data in cui queste due norme sarebbero state discusse in parlamento,  del tutto infondata: salvo sorprese improbabili, quel giorno in Senato non ci sarˆ nessuno.

 

VA CORRETTA QUINDI L'INDICAZIONE CHE AVEVAMO GIA' DIFFUSO IN RETE, DI UN PRESIDIO DAVANTI AL SENATO VENERDI' POMERIGGIO. L'avevamo pensato prendendo per buona l'indicazione del governo, di un'approvazione sabato 9 della norma sulle navi militari. Salvo sorprese invece, sia venerd“ che sabato presidieremmo una scatola vuota.

 

SE E' COSI', DOBBIAMO INVECE PROGRAMMARE UNA PRESENZA FORTE E CONTINUA DAVANTI AL SENATO PER LA SETTIMANA PROSSIMA, DA MARTEDI' A VENERDI', E POI SPECIALMENTE MARTEDI' 19, QUANDO IL TESTO ANDRA' IN AULA.

 

Avremo modo di discuterne a Roma nella riunione del Migrants' Social Forum di domani, e a livello nazionale nell'incontro di Brescia di sabato 9 (ore 14 presso il centro sociale Mag 47). Fin d'ora per˜ bisognerebbe pensare a forme di TURNAZIONE nelle presenze di italiani e immigrati, anche con DELEGAZIONI DALLE ALTRE CITTA'. Anche perch nel corso dei pres“di  prevedibile che si tengano incontri con i parlamentari e le forze politiche, conferenze stampa, incontri con le controparti governative sulle altre partite aperte (sanatoria, pratiche sospese etc.).

 

- Dopo l'approvazione da parte dell'aula del Senato, la discussione ovviamente si sposterˆ alla Camera, dove i rapporti di forza sono lievemente migliori e dove, non foss'altro per il numero dei parlamentari dell'opposizione, un'indicazione di ostruzionismo potrebbe avere qualche chance in pi rispetto al Senato. Si andrebbe comunque all'inizio di marzo.

 

DUNQUE POTREBBE NON GIUNGERE FUORI TEMPO MASSIMO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PROPOSTA DA COFFERATI A MILANO PER IL 9 MARZO. BISOGNERA' PERO' VERIFICARE LA FONDATEZZA DI QUESTA INDICAZIONE, E LA POSSIBILITA' CHE QUESTA MANIFESTAZIONE SIA DAVVERO UNITARIA.

 

- Intanto oggi il Sole 24 Ore pubblica il "decreticchio" di Maroni sull'ingresso dei 33mila stagionali stranieri. E'una cifra uguale o persino inferiore a quella dei permessi di soggiorno il cui rilascio o rinnovo  bloccato dalle resistenze burocratiche del Viminale e delle questure. Ovvero: fuori (nella clandestinitˆ) i lavoratori giˆ presenti, dentro gli schiavi a termine...

 

 

- Un segnale di allarme: la Commissione ministeriale sull'asilo  in partenza per il Sud, per incontrare sul luogo i cinquecento kurdi sbarcati dalla nave Engin. Questa procedura eccezionale, se da un lato evita le lunghe attese, dall'altro pu˜ preludere a decisioni sommarie: l'ultima volta che questo accadde, nello scorso luglio, dodici persone furono rispedite dal centro Regina Pacis in Turchia (uno  tornato ed ha testimoniato di essere stato torturato, un altro  stato rintracciato da una delegazione italiana, sprofondato in galera).

 

- Un allarme specifico per le strutture romane: CONTINUANO I RASTRELLAMENTI. Questa mattina alle 4.30 la polizia ha fatto irruzione in un appartamento di via Tuscolana ed ha trascinato in questura, semiaddormentati, tutti i diciotto lavoratori bengalesi presenti. Non sappiamo ancora se siano stati rilasciati, e quanti.

 

- Infine una notizia pi bella e "leggera": inizia questa sera, e proseguirˆ ogni marted“ alle 23.35 su RadioUno, una rassegna in trenta puntate sulla cultura e la musica di altrettanti paesi africani, curata da due dei conduttori dell'antica trasmissione NonsoloNero: Massimo Ghirelli e Maria De Lourdes Jesus.

 

 

Allego a questa mail due documenti, giˆ diffusi negli ultimi giorni, e una denuncia assai grave.

 

- la LETTERA APERTA DEI FORUM SOCIALI AI PARLAMENTARI PER L'OSTRUZIONISMO proposta dal Social Forum di Brescia, rielaborata a Roma e giˆ approvata in linea di massima da Brescia e Napoli (deve partire DOMANI: se ci sono critiche, che arrivino subito!)

- l'appello del Social Forum romano CONTRO I RASTRELLAMENTI, che attende nuove adesioni (anche alla mail dell'Osservatorio: <mailto:osservatorioantirazzista@gmx.it>osservatorioantirazzista@gmx.it ) e che, alla luce di ci˜ che  successo ancora stamattina, dovrebbe produrre un'iniziativa romana di mobilitazione (davanti alla prefettura?) in tempi molto brevi - perch davvero, non se ne pu˜ pi!

- un brano di un documento diffuso dall'Opera Nomadi, che denuncia il contesto e le circostanze dell'uccisione per opera di un carabiniere di un giovane rom a Roma. Senza commenti.

 

Ciao a tutti/e - Scusate la lunghezza

Dino Frisullo

 

APPELLO DEI SOCIAL FORUM AI PARLAMENTARI

 

PER L'OSTRUZIONISMO CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE

 

DEL GOVERNO SULL'IMMIGRAZIONE

 

Dopo la grande manifestazione di sabato 19 gennaio, l'opposizione sociale al disegno di legge del governo sull'immigrazione deve saldarsi con l'opposizione istituzionale, la quale deve cogliere a sua volta il segnale politico trasmesso dalle oltre centomila persone presenti a Roma.

 

Questo segnale  preciso. Il disegno di legge governativo non  emendabile, per l'impronta repressiva che lo caratterizza nel suo complesso.

 

Esso costituisce un attacco ai diritti di tutti i migranti, e dunque ai diritti di tutti ed all'idea stessa di uguaglianza del diritto; favorisce la clandestinitˆ e combatte i clandestini, anzichŽ agevolare la presenza regolare e contrastare la clandestinitˆ; subordina le politiche dell'immigrazione e persino della cooperazione internazionale agli accordi intergovernativi di controllo e rimpatrio; considera i migranti come manodopera da sfruttare e di cui liberarsi quando non sia pi necessaria alle esigenze della produzione; rende pi precario lo status giuridico e l'accesso ai diritti sociali per tutti i cittadini stranieri, anche i pi stabili e "regolari"; non assicura il diritto d'asilo nŽ la protezione delle vittime di guerre ed esodi forzati, ma anzi prevede la segregazione dei richiedenti asilo; rafforza l'apparato repressivo, moltiplicando i centri di detenzione e raddoppiandovi il periodo di permanenza, abrogando di fatto il diritto al ricorso contro i provvedimenti di espulsione, prevedendo nuove ipotesi di reato per i migranti irregolari e l'espulsione automatica per i microreati da vendita ambulanteÉ

 

E' l'impianto complessivo del disegno di legge che va respinto totalmente, perchŽ contrario a princ“pi fondamentali e costituzionali di civiltˆ giuridica e di uguaglianza nel lavoro.

 

Neppure obbiettivi sacrosanti, come una possibile e necessaria regolarizzazione ampia e incondizionata dei migranti senza permesso di soggiorno, possono essere barattati con un atteggiamento di disponibilitˆ a condividere il disegno di legge, magari depurato di alcune delle sue disposizioni peggiori.

 

Al contrario, proprio la denuncia forte e coerente della sua natura discriminatoria e segregazionista da parte di una grande mobilitazione sociale ha fatto emergere le prime crepe nello schieramento governativo in parlamento, mentre il governo conferma la linea della pi cinica intransigenza con la decisione sul contrasto militare degli esodi per mare.

 

Per questo facciamo appello a tutti i parlamentari delle forze politiche che hanno aderito alla manifestazione del 19 gennaio, affinchŽ si impegnino a contrastare in tutte le forme possibili, ostruzionismo incluso, l'iter di discussione della legge, senza alcuna concessione al governo.

 

Chiediamo agli stessi parlamentari di dare voce e rilievo istituzionale alla denuncia e all'opposizione sociale rispetto alle pratiche repressive e discriminatorie che giˆ oggi anticipano nelle cittˆ e alle frontiere gli esiti della legge futura, con i rastrellamenti e le deportazioni collettive, con la messa in mora di centinaia di migliaia di pratiche di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno e con la negazione pratica del diritto d'asilo.

 

Chiediamo infine ai parlamentari e alle forze politiche che hanno aderito alla manifestazione del 19 gennaio di raccoglierne non solo l'indicazione di netta opposizione al nuovo testo di legge, ma la tensione verso un rilancio di traguardi e proposte legislative sui diritti civili, dal diritto di voto alla riforma dell'accesso alla cittadinanza, dal rifiuto della segregazione e dei suoi luoghi e modi incostituzionali, alla garanzia del diritto costituzionale di asilo.

 

 

BASTA CON I RASTRELLAMENTI A ROMA

 

I cittadini di Roma, che hanno vissuto intensamente la "Giornata della memoria" ed hanno animato grandi manifestazioni contro il razzismo e la discriminazione, non meritano di vedersi imporre quotidiani rastrellamenti, irruzioni e deportazioni di massa di cittadini e lavoratori stranieri.

 

Le operazioni di "pulizia etnica" strada per strada nel quartiere Esquilino e in altri quartieri abitati da immigrati, le perquisizioni all'alba senza mandato e senza altra motivazione se non il "controllo dei documenti", il trasferimento in massa di centinaia di persone in questura, sono atti plateali di dubbia legalitˆ, che diffondono sentimenti di paura fra gli interessati e di diffidenza nella popolazione, tanto pi inopportuni e immotivati nel momento in cui il parlamento e lo stesso governo discutono delle modalitˆ e dell'ampiezza di una possibile regolarizzazione.

 

Chiediamo con forza alle autoritˆ competenti e al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che la bruciante questione sociale del lavoro nero e della coabitazione forzosa dei lavoratori immigrati, cos“ come la mancata o carente accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo, non siano ridotte a problemi di ordine pubblico, e che intanto, in attesa di provvedimenti legislativi, siano sbloccate le pratiche di rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno di migliaia di lavoratori, che da anni non rivendicano che legalitˆ.

 

Roma Social Forum

 

(Per adesioni: <mailto:senzaconfine@libero.it>senzaconfine@libero.it , <mailto:osservatorioantirazzista@gmx.it>osservatorioantirazzista@gmx.it )

 

Adesioni pervenute: Ass. Senzaconfine, Csioa Villaggio globale, Associazione del Bangladesh in Italia, Assopace Roma, Ass. Sconfinando, Faenza Social Forum, Gruppo migranti del Torino Social Forum

 

 

DOVE E PERCHE' E' MORTO FABIO HALILOVIC

 

PREMESSA 1: Origini del Campo Comunale di VIA di SALONE.

 

Il campo (o meglio la roulottopoli) fu costruita dallĠAmministrazione Rutelli ammassando quattro diversissime Comunitˆ Rom provenienti dal Prenestino, dal Tiburtino e quindi da Monte Sacro e dal Casilino 900 (si tratta di Rom Serbi, dellĠErzegovina, della Romania, che in questi paesi vivevano in normali case di muratura spesso in condomini). Il primo autobus si trova a ben 1300 metri, malgrado nel Campo sopravvivano almeno 1000 esseri umani. Ci sono una diecina di fontanelle e nessuna doccia. Esistono una ventina di bagni chimici inutilizzabili per la promiscuitˆ altissima. Sporadicamente funziona qualche lampione, ma le famiglie non dispongono di corrente elettrica se non tramite i pericolosissimi generatori a nafta. Nel campo si  formato uno acquitrino stabile di 500 mq, fonte di malattie e da cui provengono la maggior parte delle migliaia di ratti che infestano baracche e roulottes. LĠinquinamento atmosferico  4 volte superiore a quello del Centro Storico perchŽ i Rom si riscaldano bruciando ogni genere di rifiuto, in quanto non viene mai distribuita la legna dal Servizio Giardini. Il Comune di Roma si rifiuta di rafforzare il Servizio dei NAE (i Vigili Urbani del Nucleo assistenza) per cui nessun addetto dei Servizi vuole pi entrare nel Campo.

 

PREMESSA 2: La famiglia del Rom ucciso Fabio Halilovic.

 

Si tratta del gruppo dei Rom Khorakhan crna gora, musulmani senza diretti contatti con la comunitˆ islamica di Roma a cui si rivolgono soltanto per i funerali dei congiunti. Gli Halilovic, di Via di Salone sono quasi tutti originari di Mostar in Erzegovina (anticamente del Monte Negro) , da dove giunsero a Roma alla fine degli anni Ġ60. Erano tutti finissimi artigiani dei metalli, di cui il mercato italiano non ha bisogno a livello di massa, poi trasformatisi in rigattieri gli uomini e questuanti le donne. LĠadolescente ucciso era nato a Roma e non ha mai parlato la lingua slava in quanto non co0nosceva la Jugoslavia: era un qualsiasi ragazzo romano di periferia. Il padrer, Gianni, nato a Spalato, in realtˆ ha sempre vissuto a Roma. Per gli Halilovic loro parenti a Torino il Comune ha assegnato case popolari, tuttora ben tenute.

 

LA "INVOLONTARIA" UCCISIONE di FABIO HALILOVIC

 

Dalla versione da noi avuta dalla Comunitˆ Rom, quella di FABIO HALILOVIC apparirebbe come una vera e propria esecuzione di un adolescente senza patente incappato, proprio davanti ad una macchina dei Carabinieri, con una macchina (non rubata) in un avvallamento del terreno della disastrata Via di Salone, mentre rientrava al cosiddetto "campo", esecuzione effettuata da un Carabiniere che sembra non avesse intimato nemmeno lĠALT ma fosse addirittura seduto nella sua <Gazzella>.

 

Sorge il dubbio che fra molti Carabinieri ed Agenti di PS restino forti pregiudizi nei confronti del popolo Rom, altrimenti non si capisce perchŽ si spari ad altezza dĠuomo contro dei giovanissimi disarmati: specifichiamo che su quella strada non vivono altri esseri umani se non i Rom e che i Carabinieri si trovavano a pochi metri dal "campo".

 

Ma le responsabilitˆ pi grandi ce lĠha come sempre lĠENTE LOCALE che in pi di un quinquennio  stato capace di fornire un solo servizio dignitoso quello del CAMPER SANITARIO MOBILE peraltro sospeso proprio dal Comune di Roma (giˆ da quasi due mesi) dopo due anni di ottimo lavoro dei medici della ASL con i mediatori Rom. Tristemente famoso anche lĠepisodio dellĠanziano morto nel campo alcuni anni fˆ senza che lĠambulanza o il carro del Comune si curassero almeno di portar via il corpo. Tragica la situazione della scolarizzazione dove lĠobbligo scolastico sembra stancamente "curato" con un semplice "servizio" di scuolabus che si ferma fuori dal Campo facendo salire i pochi volenterosi bambini Rom senza che nessuno si occupi di diffidare gli inadempienti. Nessuna proposta di avviamento al lavoro se non quella dellĠOpera Nomadi del Mercato Domenicale di artigianato e roba usata.

 

(...)

 

Massimo Converso, presidente dell'Opera Nomadi

 

 

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