Date: 11:24 PM 2/8/02 +0100
From: senzaconfine
Subject: MIGRANT'S SOCIAL FORUM DI ROMA -
Sintesi riunione 6/2
SINTESI DELLA RIUNIONE DEL ROMA MIGRANTS'
SOCIAL FORUM DI MERCOLEDI' 6 FEBBRAIO
(CON L'AGGIORNAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO
SULLE INIZIATIVE CONTRO IL DDL BOSSI-FINI)
1. L'ASSEMBLEA NAZIONALE A BRESCIA
L'assemblea nazionale dei Forum sociali sui
migranti si tiene a Brescia, come noto, sabato 9 a partire dalle ore 14
presso il Csoa Mag 47. Da Roma dovrebbero partecipare circa dieci compagni/e. La
partenza da prevedere sabato mattina presto.
Diverse questioni emerse saranno riportate e
affrontate a Brescia, in un confronto nazionale. Fra queste:
- la necessit, per il movimento che si
espresso a Roma il 19 gennaio, di una comunicazione pi assidua e orizzontale,
ma anche di qualche forma di coordinamento nazionale;
- l'urgenza di un confronto vertenziale con il
governo sulle questioni aperte (negazione del rilascio o rinnovo del permesso
di soggiorno nelle questure, del diritto di asilo alle frontiere e a livello
centrale);
- il rilancio della "piattaforma di
Firenze" sui diritti sociali e civili, contro e oltre il ddl
segregazionista del governo;
- l'organizzazione, intanto, di una giornata
nazionale coordinata e contemporanea in molte citt, in una delle due date in
cui il ddl Bossi-Fini sar discusso dal Senato in commissione e in aula (il 15
o il 19 febbraio);
- le caratteristiche dell'eventuale (non
ancora confermata) manifestazione nazionale antirazzista annunciata dai
sindacati confederali per il 9 marzo in una citt del nord, presumibilmente
Milano, e la possibilit che divenga un'iniziativa altrettanto unitaria, ma
ferma e radicale, quanto quella del 19 gennaio a Roma.
2. LE INIZIATIVE DAVANTI AL PARLAMENTO
Le prossime due settimane vedranno
presumibilmente l'approvazione del ddl Bossi-Fini in Senato (oggi, fra l'altro,
sono stati depositati i due emendamenti decisi dal governo, sull'uso della
Marina contro gli immigrati e sulla striminzita "sanatoria delle
colf").
Si deciso di presidiare in permanenza la
prossima settimana il Senato, dove la commissione Affari costituzionali
dovrebbe proseguire da marted a gioved in seduta serale dalle 20.30 alle
23.30, e concludere venerd con una seduta-fiume dal mattino a oltranza, l'esame
del ddl.
Il gruppo di lavoro ha poi definito orari e
modalit:
- marted 12, mercoled 13 e gioved 14,
presidio a turno dell'ingresso del Senato dalle 18 alle 21.30, con una presenza
quotidiana di almeno cento persone;
- venerd 15 assemblea cittadina in piazza
davanti al Senato, dalle ore 17 alle 22, con una presenza molto maggiore.
Venerd si dovranno distribuire migliaia di
volantini sia nella manifestazione sindacale del mattino, sia davanti alla
moschea, per invitare rispettivamente i lavoratori italiani e gli immigrati
romani di fede musulmana a partecipare all'iniziativa del pomeriggio.
L'assemblea di venerd sar anche preceduta da
una conferenza stampa, probabilmente all'interno dei locali del Senato.
Venerd pomeriggio bisogner invitare a
partecipare all'assemblea anche associazioni e forze che non partecipano
normalmente alle riunioni e alle iniziative del Forum: associazionismo
religioso, sindacati, personalit della cultura... Dovr avere il carattere di
un pronunciamento dell'altra Roma contro la legge razzista.
L'approdo del ddl e la sua discussione
nell'aula del Senato prevista invece per marted 19 febbraio.
Anche quel giorno una grande manifestazione
dovr presidiare il Senato, o meglio ancora raggiungerlo in corteo.
Sarebbe importante (lo si verificher a
Brescia) se quel giorno potessero confluire a roma anche piccole delegazioni da
altre citt.
Purtroppo l'appello all'ostruzionismo, che
comunque sar distribuito a tutti i parlamentari dell'opposizione all'inizio
della prossima settimana, avr scarsa efficacia pratica, almeno in Senat.
Infatti i regolamenti varati nella scorsa legislatura consentono al governo di
strozzare la discussione un aula in 14 ore, di cui, ad esempio, ai senatori del
Prc (che fanno parte del gruppo misto) ne spettano appena dieci minuti.
3. I RASTRELLAMENTI
E' stato chiarito che le pratiche di
rastrellamento messe in atto a Roma (e non solo) nelle ultime settimane da
polizia e Cc, nelle strade e soprattutto nelle residenze private (sia campi
nomadi sia appartamenti), non sono affatto legali, in assenza di un qualsiasi
mandato del giudice ed ipotesi di reato (la clandestinit non un reato penale).
Dunque possibile opporre non solo una
denuncia politica, ma anche una resistenza legale.
E' stata quindi condivisa l'idea di una
"task-force", un gruppo di compagni/e disponibili in qualsiasi
momento ad essere contattati per emergenze, e che abbiano a loro volta la
possibilit di avvertire e mobilitare un gruppo selezionato di giornalisti,
fotografi, avvocati e giuristi, consiglieri e parlamentari. E' gi stata
verificata l'efficacia pratica di interventi tempestivi di questo genere nei
confronti delle istituzioni interessate (questura e prefettura).
Dato che uno dei compiti del progettato
Osservatorio antirazzista (
<mailto:osservatorioantirazzista@gmx.it>osservatorioantirazzista@gmx.it )
dovrebbe essere la documentazione e la denuncia degli arbtri di polizia,
stato anche proposto che alcuni di coloro che faranno parte della
"task-force" contro i rastrellamenti collaborino anche alle attivit
dell'Osservatorio.
Un'iniziativa all'Esquilino, nell'area
cruciale di piazza Vittorio, dovr comunque nella prossima settimana far
sentire la voce della Roma che non ha perso n la memoria, n l'idea
dell'universalit dei diritti, a partire dal diritto di circolare nelle strade
e di dormire in casa propria senza essere svegliati da irruzioni notturne.
4. IL RAPPORTO CON IL CAMPIDOGLIO
A proposito dei rastrellamenti, emersa
anche la necessit di chiamare, sia direttamente (con un incontro) sia
indirettamente (con iniziative simboliche), l'Amministrazione comunale a
prendere posizione sulle operazioni xenofobe messe in atto dalle forze di
polizia nella citt. Se vero che
queste operazioni sono disposte da altre istituzioni, vero anche che il
Comune di roma ha un suo rappresentante nel Comitato permanente per l'ordine
pubblico, che l'organo che progetta queste iniziative. dunque il Campidoglio,
se non prende posizione, avalla quella che si sta ormai configurando cme una
politica di spargimento di terrore ed anche, in alcuni momenti, di vera pulizia
etnica.
A parte questo aspetto, diversi interventi
hanno sollecitato l'apertura di un confronto con il Comune sui diritti sociali,
culturali e civili dei nuovi cittadini. Su alcuni aspetti (diritto
all'accoglienza, alla casa e alla salute; diritto all'istruzione e alla libera
espressione culturale; accoglienza dei flussi di profughi e questione dei campi
nomadi, istituzione, promessa entro la primavera, dei "consiglieri
aggiunti" eletti dagli immigrati residenti) vanno aperte delle vere e proprie
vertenze con il comune, per l'istituzione di servizi e la creazione di spazi
pubblici.
E' stata anche riproposta l'ipotesi di premere
affinch il Comune convochi la seconda Conferenza cittadina sull'immigrazione,
dopo la prima ed unica tenuta a met degli anni '90.
5. PROPOSTE ORGANIZZATIVE
Sono emerse (ma non si giunti a una
conclusione) due proposte per migliorare la qualit del lavoro del Forum:
- che le riunioni assembleari si diradino a
una scadenza quindicinale anzich settimanale, per lasciare spazio all'attivit
di gruppi di lavoro sia programmati sia spontanei, anche per estendere il
protagonismo di coloro che magari non parlano in assemblea ma vorrebbero agire
e parlare in ambiti pi ristretti;
- che il Migrants' Forum riesca anche ad
organizzare riunioni tematiche e momenti anche pi ampi di approfondimento a
tema, anche per socializzare le conoscenze accumulate da coloro che hanno
maggiore esperienza.
6. LA MANIFESTAZIONE CONTRO LE STRAGI IN MARE
Si deciso, di comune accordo con i compagni
albanesi presenti, che la manifestazione programmata dall'associazione Iliria
per il 24 marzo, nel quinto anniversario della tragedia della Kater i Radesh
(la nave carica di oltre centoventi migranti, speronata e affondata da una nave
da guerra italiana al largo di Otranto) diventer anche una grande
manifestazione romana, e forse anche nazionale, contro la decisione del governo
di generalizzare l'uso di mezzi militari nel controllo e nel respingimento
dell'immigrazione clandestina.
C' molto filo, come vedete...
Buona tessitura a tutte/i!
Loredana, Dino, Sandro, Juri