Date: 6:13 PM 3/13/02 +0100

From: senzaconfine

Subject: NUVOLE NERE SUL DIRITTO D'ASILO IN PUGLIA E CALABRIA, S

 

SCARCERATI A CROTONE DUE PRESUNTI SCAFISTI KURDI, EX DETENUTI POLITICI

 

IN PUGLIA E CALABRIA SI PROFILANO NUOVE VIOLAZIONI DEL DIRITTO D'ASILO

 

 

 

Sono stati scarcerati oggi, dopo sette mesi di detenzione e un lungo sciopero della fame, due profughi kurdi accusati di complicitˆ nel traffico. Tahir Erdogan e Ercan Karatas erano stati fermati dopo lo sbarco sulle coste calabresi lo scorso 28 agosto, perchŽ avevano preso il controllo di una nave carica di profughi dopo la fuga dell'equipaggio. Avevano subito protestato la loro innocenza anche con un lungo sciopero della fame in carcere. Oggi gli avvocati Crisci e Petitto hanno esibito al tribunale di Crotone le carte che provano la loro detenzione in Turchia per oltre otto anni per motivi politici, per la loro militanza nella sinistra turca, ed hanno ottenuto la revoca delle misure cautelari. L'associazione Azad si impegnerˆ, entro la prossima udienza, per trovare testimoni che possano consentire la loro totale assoluzione.

 

Nel frattempo nuove nuvole s'addensano sul diritto di asilo in Italia.

 

A Lecce la questura ha consegnato oggi i permessi di soggiorno "per motivi umanitari" imposti dal Tar, che aveva annullato gli illegali decreti di "respingimento con accompagnamento immediato alla frontiera" che avevano fatto rischiare a 52 profughi kurdi, dopo il rigetto della richiesta d'asilo, il rimpatrio in Turchia. I permessi hanno per˜ la durata di appena una settimana invece della durata annuale prevista dalla legge per i soggiorni di questo tipo. Si prolunga dunque l'odissea burocratica di queste persone, detenute illegalmente da oltre un mese nei centri di Melendugno e poi di San Foca, nel Salento.

 

Sempre oggi, la Commissione centrale per l'asilo ha avviato le audizioni di centinaia di profughi srilankesi all'interno dell'aeroporto di S. Anna a Crotone, dove ai 150 di cui due settimane fa si era evitato per un soffio il rimpatrio si sono aggiunti nel frattempo altri profughi cingalesi e tamil, sbarcati in questi giorni. E' da temere una nuova audizione sommaria, con raffiche di rigetti e conseguente tentativo di deportazione nello Sri Lanka in guerra.

 

Su entrambi i casi le associazioni Azad e Senzaconfine hanno chiesto all'Acnur di intervenire sul governo italiano, giˆ denunciato tre volte nelle ultime settimane dai giuristi dell'Asgi dinanzi alla Corte di Strasburgo per la tentata deportazione dei kurdi e degli srilankesi e l'avvenuta deportazione di 120 ragazze nigeriane.

 

(Dino Frisullo - 13.3.02)