Date: 2:00 PM 9/18/02 +0200
From: senzaconfine
Subject: MERCOLEDI' ASSEMBLEA DI LOTTA IN
PIAZZA VITTORIO - Una
A TUTTE LE ASSOCIAZIONI ROMANE E NAZIONALI
AI SINDACATI E AL MIGRANTS' SOCIAL FORUM DI
ROMA
Luned sera, mentre in parlamento si consumava
il balletto di mediazioni e smentite fra i partiti di governo sulla
regolarizzazione, si tenuta una drammatica e affollatissima assemblea presso
l'Associazione del Bangladesh in piazza Dante.
Da sempre all'avanguardia delle lotte degli
immigrati romani negli anni '90, forse proprio per questo, e per le
caratteristiche della loro immigrazione, i lavoratori del Bangladesh si trovano
oggi a pagare uno dei prezzi pi duri a quella che stata definita
"sanatoria padronale".
Sono oltre settecento, solo a Roma, i
lavoratori bengalesi gi licenziati da datori di lavoro che li tenevano a
sottosalario e non vogliono metterli in regola, con casi non rari di
maltrattamenti e minacce (proprio la denuncia pubblica di uno di questi casi
costata al quotidiano Liberazione una querela per diffamazione dal ministro
Maroni).
E contro la comunit bengalese, per il ruolo
che ha svolto, si sta abbattendo in questi giorni un'ondata di irruzioni,
rastrellamenti ed espulsioni. Proprio luned la polizia ha fermato circa cento
lavoratori del Bangladesh in quattro appartamenti e per strada, rilasciandoli
in maggioranza con decreti di espulsione e denunciando i titolari degli affitti
per "favoreggiamento d'immigrazione clandestina".
Durante l'assemblea si fatto un esperimento:
quanti erano gli immigrati mai incorsi in espulsioni, e dunque
"regolarizzabili" ai sensi del decreto Maroni? Su duecento presenti
si sono alzate non pi di dieci mani...
Si deciso di convocare UNA GRANDE ASSEMBLEA
APERTA nei giardini di piazza Vittorio, nel cuore del quartiere Esquilino,
MERCOLEDI' 18 SETTEMBRE ALLE ORE 17, al termine della quale, se nel frattempo
non si sar sbloccata la situazione in parlamento, partiranno iniziative
di presidio permanente e forse di sciopero della fame di massa - a Roma, ma con
l'invito ad estenderle ad altre citt.
Naturalmente all'assemblea di mercoled sono
caldamente invitate le altre comunit e associazioni di migranti, le
associazioni religiose e laiche, i sindacati, i parlamentari antirazzisti.
Si deciso di proporre all'associazionismo
romano, ma anche a livello nazionale, queste rivendicazioni nel merito della
"sanatoria", ferma restando l'opposizione al complesso della legge
razzista Bossi-Fini:
1. MORATORIA DELLE ESPULSIONI per tutto il periodo
delle procedure di regolarizzazione, e revoca automatica delle espulsioni gi
comminate dal giorno di entrata in vigore della legge.
2. PROROGA DEI TERMINI della regolarizzazione
(specialmente della data del 10 ottobre per il lavoro dipendente), senza la
quale qualsiasi cambiamento del decreto rischia di essere inefficace.
3. SOLUZIONE POSITIVA DEI PROCEDIMENTI SOSPESI
(rinnovi, richieste di regolarizzazione del '98), con revoca dei provvedimenti
negativi gi assunti (rigetti, dinieghi, espulsioni), per non costringere
persone in attesa da anni a ricorrere alla nuova regolarizzazione.
4. POSSIBILITA' DI REGOLARIZZARSI SU DENUNCIA
DEL LAVORATORE, con l'emissione immediata di un permesso di soggiorno
temporaneo a fronte dell'apertura di una vertenza sindacale contro il datore di
lavoro, per arginare i licenziamenti e lo sfruttamento.
5. REVOCA AUTOMATICA DELLE ESPULSIONI
"AMMINISTRATIVE" per tutti coloro che chiedono e ottengono la
regolarizzazione.
6. ABROGAZIONE DELLA NORMA CHE ESCLUDE
CHIUNQUE ABBIA SUBITO "PROVVEDIMENTI LIMITATIVI DELLA LIBERTA'
PERSONALE" (anche un giorno di arresto, magari ingiusto?!)
7.ABOLIZIONE DELL'OBBLIGO DI DICHIARARE TRE
MESI CONTINUATIVI DI LAVORO PREGRESSO (che esclude proprio i licenziati che nel
frattempo abbiano trovato un'altra offerta di lavoro).
8. POSSIBILITA' DI AUTOCERTIFICARE L'IDENTITA'
per tutti i "regolarizzandi" che, perch profughi o richiedenti asilo
o per problemi burocratici posti dalle ambasciate, non hanno il passaporto in
regola e non possono ottenere il documento consolare sostitutivo.
9. RIAPERTURA IMMEDIATA DEGLI INGRESSI LEGALI
PER LAVORO, il cui blocco oggettivamente favorisce i trafficanti, spesso
assassini, e alimenta l'immigrazione clandestina.
Tutti questi punti, tranne l'ultimo, possono e
devono essere posti con forza in parlamento come emendamenti al decreto Maroni.
All'assemblea erano presenti anche
Senzaconfine, la Cgil-immigrati e un rappresentante degli immigrati ivoriani,
che sottoscrivono tutti questa piattaforma. In particolare la Cgil si offre di
raccogliere in un apposito ufficio le denunce e le vertenze contro il lavoro
nero e i licenziamenti.
TUTTI IN PIAZZA VITTORIO MERCOLEDI' ALLE 17!
Associazione del Bangladesh in Italia
(Rif. 347.7305733 - 347.9023347)