Date: 12:28 AM 11/10/02 +0100
From: dino
Subject: Materiali dell'assemblea europea
sull'immigrazione di F
ALCUNI ESITI DELL'ASSEMBLEA PROMOSSA A FIRENZE
DAL "TAVOLO MIGRANTI" DEI SOCIAL FORUM ITALIANI E DALLE ASSOCIAZIONI
ANTIRAZZISTE EUROPEE
E' stato, fra venerd pomeriggio e sabato
mattina, un incontro ricchissimo e un po' disordinato di esperienze e di
proposte con la presenza complessiva di almeno mille persone a nome di
centinaia di associazioni e gruppi europei e italiani. Era stato preceduto da due
incontri tematici organizzati dall'Arci, di cui uno insieme ad alcuni deputati
europei.
In attesa della rielaborazione, alla luce del
dibattito, del documento introduttivo del Tavolo Migranti (che nelle sue grandi
linee mi sembra sia stato condiviso), provo a mettere in circolazione alcune
conclusioni e alcune proposte che mi sono parse particolarmente importanti.
1.
MOZIONE SULLA "SANATORIA" ITALIANA
(formalmente approvata al termine dell'assemblea di sabato)
L'ASSEMBLEA DEI FORUM SOCIALI E DELLE ASSOCIAZIONI
ANTIRAZZISTE EUROPEE CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO DI PROROGARE LA
REGOLARIZZAZIONE IN CORSO, IN PARTICOLARE PER I LAVORATORI STRANIERI
LICENZIATI, RICATTATI E TRUFFATI DA DATORI DI LAVORO E SPECULATORI, E DI
ESTENDERLA AL LAVORO AUTONOMO. RIVENDICA INOLTRE UNA SANATORIA GENERALIZZATA A
LIVELLO EUROPEO.
2.
INIZIATIVA DI RILIEVO NAZIONALE A
LECCE MERCOLEDI' 13 NOVEMBRE CONTRO L'INCONTRO EURO-MEDITERRANEO DEI
MINISTRI DELL'INTERNO SUL "CONTRASTO DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA"
(proposta dai compagni del Salento e assunta dall'assemblea di sabato) - oltre
naturalmente all'impegno unitario per la manifestazione nazionale del 30
NOVEMBRE A TORINO contro tutti i centri di detenzione (Cpt).
3.
PUNTI RILEVANTI DA AGGIUNGERE AL DOCUMENTO
INTRODUTTIVO DEL "TAVOLO MIGRANTI" PER UNA PIATTAFORMA EUROPEA
(ampiamente condivisi e sollecitati da molti interventi):
- Aggiungere alle quattro campagne europee gi
proposte (Libert di circolazione; Diritto d'asilo; Chiusura dei centri di
detenzione; Sanatoria e regolarizzazione "a regime") una quinta sul
diritto a una "cittadinanza europea" basata sulla residenza nel
territorio europeo, che prescinda dalle singole appartenenze nazionali e
garantisca l'accesso ai diritti civili, incluso il diritto di voto.
- Affiancare alla richiesta di
"regolarizzazione a regime" (cio di meccanismi permanenti di
emersione del lavoro nero e della clandestinit) la rivendicazione
dell'apertura di canali legali d'ingresso in Europa per "ricerca di
lavoro", anche per prevenire le speculazioni e i drammi delle
migrazioni clandestine.
- Aggiungere alla richiesta di piena
uguaglianza nei diritti sociali, con particolare rilievo, il diritto pieno alla
coesione familiare.
- Su queste campagne, avviare da subito una
rete europea di coordinamento e programmare una Giornata europea contro il
razzismo e la discriminazione in primavera (con manifestazioni coordinate nelle
capitali europee e/o una manifestazione europea a Strasburgo), preceduta da un
nuovo incontro da tenersi in Francia entro febbraio.
- Coordinare a livello europeo, e in
particolare fra i paesi interessati (Italia, Spagna, Gran Bretagna...), una
campagna di denuncia puntuale delle stragi del proibizionismo nei mari e alle
frontiere d'Europa.
- Evidenziare la specifica problematica delle
popolazioni Rom, prive, anche a seguito della guerra nell'ex Jugoslavia e del
razzismo diffuso, di una specifica e riconosciuta nazionalit, e costrette per
questo a un'emarginazione sociale che impedisce di accedere ai canali normali
d'integrazione e di legalizzazione.
- Creare reti di difesa giuridica e di
denuncia puntuale rispetto agli atti di razzismo e di discriminazione, anche
coordinate (proposta emersa nell'incontro con gli europarlamentari) con un
Osservatorio articolato sia presso le sedi istituzionali europee sia nelle
varie citt, ad iniziare da Roma, e con la Rete europea contro il razzismo (pi
istituzionale) gi esistente.
- Favorire in ogni modo possibile
l'autorganizzazione degli immigrati, autonoma ma non separata.
4.
MOZIONE PROPOSTA DAL "WORKSHOP
KURDISTAN" PER UNA CAMPAGNA SUI PROFUGHI DI GUERRA E PER UNA CANDIDATURA
KURDA (LA CITTA' DI DIYARBAKIR) PER IL FORUM SOCIALE MONDIALE DEL 2004, DOPO
PORTO ALEGRE 2003 (sottoscritta da molte associazioni e assunta dalla
presidenza dell'assemblea dei/sui migranti per riproporla nell'assemblea
generale dei SF, insieme per alla ferma richiesta di dimissioni di Valery
Giscard d'Estaing dalla Presidenza della Convenzione europea per le motivazioni
vergognosamente razziste della sua presa di posizione contro l'ingresso nella
UE della Turchia e di altri paesi di religione e cultura islamica).
L'Assemblea del Forum Sociale Europeo,
raccogliendo la grande spinta di protagonismo
e democrazia e la proposta di pace e convivenza che viene dalle organizzazioni
e dal popolo kurdo, vittima di un terribile esodo e della guerra passata e
imminente, e raccogliendo in particolare l'invito della Piattaforma per la
Democrazia di Diyarbakir, rappresentativa di decine di municipalit e di 324
organizzazioni della societ civile kurda in Turchia, decide:
1) di fare propria e riproporre a tutte le
associazioni e gruppi italiani ed europei la campagna intitolata a Malli Gull,
giovane donna e militante kurda morta uccisa dagli stenti sulla nave dell'esodo
verso l'Italia, in difesa del diritto all'asilo, ad un'accoglienza civile e non
segregante e al ritorno in condizioni di sicurezza per i profughi kurdi e tutti
i profughi di guerra;
2) di vincolare rigidamente la candidatura
turca all'ingresso nella UE ad un'amnistia generale che liberi Abdullah Ocalan
e tutti i prigionieri politici kurdi e turchi, all'abrogazione della
legislazione d'emergenza e all'avvio di un reale pluralismo, all'abbandono del
progetto devastante delle dighe sul Tigri e l'Eufrate, al libero ritorno dei
profughi interni ed esterni e alla ricostruzione delle migliaia di villaggi
distrutti dalla guerra;
3) di invitare tutte le organizzazioni europee
a una presenza di massa a Diyarbakir nella Festa del Capodanno di Primavera, il
Newroz del 21 marzo 2003, e di accogliere l'invito della Municipalit e della
"Piattaforma per la Democrazia" per organizzare un grande incontro
per la pace e la democrazia nel corso del 2003 e per candidare Diyarbakir
ad ospitare nel 2004 l'assemblea del Forum Sociale Mondiale.
Prime adesioni:
ICS, Azad, Uiki, Aassociazione per la pace, Attac CT, Ciss-Cepir PA,
Coordianmento di enti locali CISCASE, Comitati di solidariet con il Kurdistan di
Firenze, Alessandria e Sardegna, Naga MI, Rete No-Global NA, Dip.to
Immigrazione Prc, Giuristi democratici, SinCobas, Ciac Parma.