Date: 4:07 PM 1/31/03 +0100
From: dino frisullo
Subject: RAZZISMO DI GUERRA appello da
pubblicare e diffondere
Questo appello, sottoscritto per ora
singolarmente da tutti gli organismi presenti alle riunioni del comitato
organizzatore del corteo del 15 febbraio (tranne la Rete Lilliput, che lo sta
facendo circolare al proprio interno per poterlo sottoscrivere), sar
riproposto il 6 febbraio alla riunione "politica" di Firenze, perch
divenga uno degli assi portanti della manifestazione del 15 contro la guerra.
Inutile sottolinearne l'importanza, e
l'urgenza di estendere l'arco delle adesioni.
Chiederei:
- alla segreteria di
"fermiamolaguerra" di metterlo nel sito e diffonderlo via mail;
- ai Fori sociali di farlo circolare, e di
usarlo nell'organizzazione della manifestazione di Roma e delle relative
delegazioni;
- al Manifesto, Liberazione, Giano, Aprile e
Carta di pubblicarlo integralmente, e alle radio democratiche di diffonderlo,
citando anche la mail di riferimento per ulteriori adesioni;
- alla lista dell'Asgi, a Briguglio,
Annamaria, Anna B., Nella, Anubi, ai giuristi democratici etc. di metterlo sui
rispettivi siti e mailing-list.
Grazie a tutte/i
Dino
.............................................................................................
CONTRO IL RAZZISMO DI GUERRA
In un mondo sempre pi interdipendente, la
guerra moderna alimenta e si alimenta di pulsioni razziste e segregazioniste.
Tanto pi una guerra infinita contro un nemico indefinito, come la guerra
preventiva al terrorismo, comporta la crescente criminalizzazione e
segregazione dei diversi, identificati come potenziali nemici, anche con il
ricorso agli strumenti di una giustizia sommaria e preventiva.
Per questo il movimento contro la guerra in
Iraq anche contestazione delle campagne mediatiche, delle montature
giudiziarie e degli atti legislativi e amministrativi che, in Italia come negli
Usa e in tutto lOccidente, tendono da un lato a criminalizzare e segregare i
migranti e specialmente i musulmani, dallaltro ad appiattire sulla categoria
del terrorismo e sulla logica di guerra amico-nemico il giudizio sui
movimenti di opposizione e di liberazione e il diritto dasilo degli esuli,
come nel caso della diaspora kurda.
In Italia sono gi centinaia i cittadini
stranieri di religione musulmana inquisiti per reati associativi, additati
sulla stampa e dai massimi esponenti del governo come terroristi e
incarcerati in base a indagini puramente indiziarie o basate su informative di
servizi italiani o stranieri, e ultimamente su interrogatori extralegali di
detenuti nellinferno extragiuridico di Guantanamo. Oltre a colpire la
presunzione dinnocenza e possibili innocenti, queste campagne
giudiziario-mediatiche alimentano le tensioni razziste nei confronti dei luoghi
di culto islamici cavalcate da esponenti di governo nazionale e locale.
Questi processi rischiano di moltiplicarsi con
la guerra e con il prevedibile immenso esodo di profughi che essa provocher, a
fronte di una forte restrizione del diritto dasilo e delle vie daccesso
legali che gi comporta un pesante prezzo di vite umane nei mari e alle
frontiere dItalia e dEuropa. Oltre alle basi e alle portaerei, in Medio
oriente e nelle regioni frontaliere si stanno allestendo i lager per profughi.
Contro questi processi di guerra interna,
che imbarbariscono la nostra societ prima ancora della barbarie della guerra
aperta, facciamo appello a una grande mobilitazione del pensiero giuridico
garantista e delle coscienze, ad unattenta ricognizione e denuncia
dellintreccio fra razzismo e guerra, e alla presenza a pieno titolo dei
migranti e degli esuli nelle manifestazioni e iniziative contro la guerra in
Iraq, a partire dalla giornata del 15 febbraio a Roma.
Prime adesioni: Senzaconfine, Antigone, Azad,
Giuristi democratici, Cgil naz.le, Arci naz.le, Un ponte per, Mov. delle/dei
disobbedienti, Prc naz.le, Aprile, Sinistra giovanile, Conf.ne Cobas,
Legambiente, red. Carta, Assopace
Adesioni: <mailto:dirittoalfuturo@libero.it>dirittoalfuturo@libero.it