Date: 9:29 AM 3/20/03 +0100
From: dino frisullo
Subject: All'alba, pensando a Baghdad
20 MARZO
Livide dĠimprovviso le luci di montagna.
Ferma e dolente la luce delle stelle.
Ammutoliti i richiami degli uccelli.
Alle quattro del mattino
la luna piena chiede silenzio al mondo.
Poggia lĠorecchio al suolo e ascoltaÉ
Le prime bombe su Baghdad
vibrano dalla terra nelle viscere.
Dopo ogni scoppio la lunga eco
un milione di cuori di madri allĠunisono
il loro respiro affannoso
che lĠEufrate porta al mare come un grido.
Dorme Khawla la principessina
sulla corona di plastica preme un cuscino sua
madre
si chiede se dovr premere pi forte
quando giunger lĠonda dĠurto della bomba.
Dopo gli scoppi il tuono immenso
non il Mar Rosso che sĠinnalza
a spezzare le portaerei una ad una,
non il deserto che si leva
a spazzare i blindati con fiato rovente di
sabbia:
il fragore di milioni di ruote
carri carretti motocicli in fuga
kurdi arabi povera gente stracci
danni collaterali.
Nelle basi sibilano i video.
Sono limitati i computer dei signori della
guerra.
Non registrano il respiro il palpito il
pianto.
Non avvertono il terrore e lĠira del mondo.
Non sentiranno aprirsi le acque del Mar Rosso.
Dino Frisullo