Date: 10:08 AM 10/31/97 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: le espulsioni, Migrantes e l'Unita'
Cari amici,
la mia gastrite riceve oggi un importante
impulso dalla lettura,
sull'Unita', di un trafiletto (evidentissimo,
pero', nel suo grassetto) dal
titolo (parola piu', parola meno)
"Extracomunitari, la CEI incoraggia il
Governo". Vi si legge che Mons. Petris,
della Fondazione Migrantes della
CEI, avrebbe manifestato il proprio
compiacimento per il fatto che Governo
e forze politiche stanno recependo molti dei
suggerimenti proposti dagli
organismi di ispirazione cristiana, con
riferimento, in particolare, alla
riduzione al minimo indispensabile dei casi in
cui e' adottabile
l'espulsione amministrativa.
Dal momento che
a) ne' rispetto alla normativa attuale, ne'
rispetto al testo originario
del disegno di legge si e' introdotta una
simile riduzione (si e' solo
delimitato, nominalmente (*), il novero dei
casi in cui e' possibile
procedere ad accompagnamento immediato alla
frontiera, ma gli stranieri
restano espellibili quanto prima, senza che le
loro condizioni di
inserimento effettivo possano assumere alcun
rilievo);
b) il Governo (con la sua maggioranza) sta
sistematicamente rifiutando di
accogliere tutte le richieste delle
associazioni (fino ad oggi dobbiamo
registrare la chiusura rispetto ai punti
relativi a diritto generale di
ricorso sul posto contro l'espulsione, diritto
ad un esame del ricorso che
tenga conto delle condizioni di inserimento,
diritto al ricorso contro il
respingimento alla frontiera, istituzione di
centri alla frontiera atti a
prestare assistenza anche per i ricorsi,
esclusione dei controlli -
finalizzati alla revoca del permesso - sulla
capacita' dello straniero
regolare di garantire sostentamento a se' e
alla famiglia, esclusione della
possibilita' di revocare il permesso di
soggiorno per il venir meno dei
requisiti di reddito o delle condizioni per il
soggiorno in altro paese
"Schengen", certezza sui requisiti
per il rinnovo del permesso, certezza
sulla durata del permesso rinnovato,
esclusione della revoca della carta di
soggiorno per condanne irrisorie);
c) non ho dubbi sulla competenza di Mons.
Petris e di Padre Mioli, ne'
sull'attenzione con la quale stanno seguendo
l'iter del disegno di legge,
devo ritenere che ci si trovi di fronte ad una
disonesta manipolazione
delle effettive dichiarazioni di Mons. Petris.
Tenendo presente che e' facilmente prevedibile
che Governo e maggioranza si
apprestino a dimostrare il medesimo
atteggiamento di chiusura nei confronti
di tutte le altre richieste delle associazioni
e dei sindacati (estensione
del principio di "non refoulement"
al caso di straniero respinto - come
attualmente previsto dalla legge Martelli -,
rilascio di permessi agli
stranieri inespellibili, ingresso per ricerca
di lavoro non condizionato
alla preventiva stipula di accordi bilaterali
ne' al soddisfacimento di
ulteriori requisiti "da
regolamento", definizione certa delle condizioni di
soggiorno e di accesso al lavoro per gli
studenti, estensione dell'accesso
alle professioni al caso di professioni non
sanitarie, accesso al
patrocinio gratuito per lo straniero comunque
soggiornante in Italia
sottoposto a procedimento penale, etc.), credo
sia indispensabile esigere
una rettifica ai sensi della legge sulla
stampa.
Cordiali saluti
Sergio Briguglio
(*) dico "nominalmente" perche' si
puo' comunque accompagnare direttamente
alla frontiera lo straniero espulso per motivi
di prevenzione - sulla base,
cioe' di un semplice sospetto applicabile a
chiunque, dal momento che ne'
il Questore, ne' il Prefetto potrebbero essere chiamati a renderne conto.