Date: 10:27 AM 1/7/98 +0000

From: Sergio Briguglio

Subject: ddl immigrazione

 

Cari amici,

 

spero che l'anno sia cominciato, per ciascuno di voi, nel modo migliore.

Spero soprattutto che prosegua nel modo migliore.

 

Per quel che riguarda il diritto degli stranieri in Italia, qualche buon

segnale arriva - mi sembra - dalla ragionevolezza con cui e' stata

affrontata, dopo qualche incertezza iniziale, e almeno fino ad oggi, la

questione dell'arrivo dei curdi. Credo che in proposito debbano essere

chiariti almeno i seguenti punti (ma li chiarisce molto meglio una

lettera firmata da numerose associazioni - Amnesty, ASGI, FCEI, Rete

Antirazzista, etc.):

 

1) quale che sia la posizione del singolo cittadino straniero giunto in

Italia, vale il divieto di rinvio verso un paese a rischio, ovvero verso

un paese dal quale possa essere ulteriormente respinto verso un paese a

rischio.

 

2) nel momento in cui si riconosce che la posizione degli stranieri in

questione puo' essere meritevole d'asilo o di protezione umanitaria, non

si puo' cercare alcun accordo con i paesi di provenienza (evidentemente

a rischio) per bloccare ulteriori partenze. Questo, tra l'altro, lede il

fondamentale diritto all'espatrio.

 

3) per lo stesso motivo, non e' automatico che la posizione di chi

conduce i mezzi con cui gli stranieri in questione arrivano in Italia

sia penalmente rilevante. Lo e' se si dimostra che il trasporto e'

effettuato a scopo di lucro. Mi aspetto che in gran parte dei casi sia

cosi', ma mi chiedo: se si da' per scontato che sia cosi', e si tratta

automaticamente da criminale il vettore, quale vettore accettera' di

dare soccorso a un profugo senza pretendere un lauto compenso?

 

4) in tutta questa faccenda, non c'e' solo in gioco la vita e la

liberta' di alcune centinaia di curdi (cosa ovviamente non

trascurabile). E' in discussione la nostra sovranita' nazionale. Se far

parte di un accordo, o, piu' in generale, dell'Unione europea, deve

significare che un qualunque ministro tedesco ha diritto di veto sulle

decisioni del nostro Governo, be', allora comincero' a coltivare il

progetto di chiedere asilo in Turchia. Chi ha voluto l'Accordo di

Schengen si accorge oggi che e' una formidabile bufala: l'abbattimento

delle frontiere interne significa in primo luogo che ciascuno Stato, se

vorra' veramente liberarsi da questo "tremendo flagello" della presenza

di stranieri non autorizzati sul proprio territorio, dovra'

intensificare i controlli sul territorio. Nella situazione in esame,

infatti, il controllo alle frontiere esterne ha funzionato benissimo.

Quale che sia la decisione che il nostro paese adottera' sui profughi,

niente potra' impedire che questi attraversino (domani o doman l'altro)

le frontiere della Germania. E, per il principio di causalita', la

Germania potra' dolersene solo dopo che questo sara' successo; e solo

dopo che un controllo sul suo territorio avra' messo in evidenza che il

fatto e' successo. Ma una volta rilevato il fatto, invece di dolersene,

la Germania potrebbe, piu' utilmente, procedere all'espulsione degli

stranieri non autorizzati (sia che si tratti di stranieri autorizzati a

soggiornare in Italia, sia che si tratti di stranieri privi di questa

autorizzazione). Le azioni che la Germania dovra' fare (controllo sul

territorio ed espulsione) non dipendono quindi in alcun modo da quello

che l'Italia decidera'.

 

5) i casi sono due: o in Turchia vengono violati i diritti umani, o non

vengono violati. Se vengono violati, i curdi hanno diritto di asilo, e

l'Europa puo' solo approvare quello che l'Italia sta facendo (e spero

che faccia fino in fondo!). Se non vengono violati, potrebbe aver

ragione la Germania nel dire che non dobbiamo dare asilo; ma ha ragioni

molto piu' forti la Turchia nel chiedere di entrare nell'Unione europea.

In tal caso, sara' difficile negare l'ammissione. Ad ammissione

avvenuta, TUTTI i cittadini turchi (curdi o non curdi) potranno

legittimamente trasferirsi a Bonn.

 

Quanto al disegno di legge sull'immigrazione, vi ricordo che vi ho

inviato una bozza di ordini del giorno approntata nell'ipotesi

(realistica) che si vada ad una approvazione senza emendamenti. Quegli

ordini del giorno riproducono, nei contenuti, gli emendamenti

"irrinunciabili" da noi proposti all'attenzione dei vari gruppi al

Senato e, in particolare, del relatore, Sen. Luciano Guerzoni (PDS).

 

In vista di un abboccamento con lo stesso Guerzoni, vi pregherei di

farmi avere tempestivamente (entro domani) proposte di modifiche in

relazione agli ordini del giorno (che vi rimando in una versione

corretta alla luce delle osservazioni di Ferruccio Pastore,

sottolineando che tali ordini del giorno non appaiono in ordine di

importanza, ma nell'ordine corrispondente all'articolato in questione),

e/o di esercitare (SEMPRE ENTRO DOMANI) pressioni su Guerzoni e su

Guelfi perche' maggioranza e Governo recepiscano quei contenuti (o in

forma di emendamenti, o, almeno, in forma di ordini del giorno).

 

Cordiali saluti,

 

Sergio Briguglio

 

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