Date: 11:47 AM 4/22/98 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: legge immigrazione e ddl asilo
Cari amici,
in vista della prossima riunione al Ministero
dell'interno sulla stima del
bacino di irregolarita', e a seguito della
riunione con le associazioni di
lunedi' scorso, vi mando una riedizione degli
appunti su un metodo per
effettuare la suddetta stima. Contiene anche i
risultati dell'applicazione
del metodo ai dati forniti dall'ambulatorio
della Caritas di Roma e dalla
Federazione Chiese Evangeliche, che ringrazio.
Vi invito a una lettura critica e rapida di
questi appunti.
Invito anche i centri che disponessero dei
dati relativi ai nuovi utenti
negli anni dal 1987 al 1997 a fornirli. Penso
soprattutto all'ambulatorio
del Naga di Milano e a quello di Bologna (non
ricordo da chi sia gestito).
Mi chiedo anche se da Torino si possano avere
informazioni analoghe. Se
Fredo Olivero potesse farmi avere, in tempi
brevissimi, una risposta, gli
sarei grato. A quanto mi dice Annamaria
Dupre', il Servizio Migranto della
Federazione Chiese Evangeliche di Torino
dovrebbe essere in grado di
fornire le serie richieste.
Riguardo al ddl asilo, mi spiace osservare che
abbiamo abbassato la
guardia. C'e' da chiedere un incontro al nuovo
sottosegretario. Chi lo
chiede? Attendo, con fiducia, risposta.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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(Sergio Briguglio 21/4/1998)
APPUNTI PER UNA STIMA DEL BACINO DI
IRREGOLARITA'
1) Rilevamento dati
- Per ciascun punto di osservazione
(ambulatorio, centro di accoglienza,
mensa, etc.) si acquisiscono i dati relativi
ai nuovi utenti irregolari per
ciascuno degli anni dal 30/12/1986 (data della
regolarizzazione ex legge
943/86 approssimata, nel seguito, con la data
31/12/1986) al 30/6/1998
(assunta come data di presentazione della
relazione al Parlamento).
- I dati sono considerati significativi a
condizione che il sevizio abbia
funzionato senza preclusioni nei confonti
degli stranieri irregolari, e che
le strutture non siano state saturate dalla
domanda eccessiva (un dato
costante nel tempo sarebbe in tal caso indice
della limitatezza delle
strutture, piuttosto che della costanza del
flusso di irregolari nel
territorio).
- I dati vengono aggregati in tre somme
parziali:
n1 = nuovi utenti irregolari nei tre anni
intecorsi tra sanatoria ex legge
943 e sanatoria ex legge Martelli (31/12/1989)
n2 = nuovi utenti irregolari nei sei anni
intecorsi tra sanatoria ex legge
Martelli e sanatoria ex decreto Dini
(19/11/1995; approssimata, nel
seguito, per semplicita' con la data
31/12/1995)
n3 = nuovi utenti irregolari negli anni
trascorsi dalla sanatoria ex
decreto Dini
In caso di dati incompleti, le somme parziali
vengono stimate sulla base
dei dati effettivamente posseduti. Cosi', per
esempio, in mancanza dei dati
completi dal 1986 al 1989, e' possibile, in
prima approssimazione
estrapolare, ad esempio, il dato relativo al
solo anno 1989, triplicandolo;
o ancora, in mancanza dei dati relativi al
primo semestre del 1998, si
approssima n3 con i 5/4 della somma dei dati
ottenuti nel 1996 e nel 1997.
2) Stima del bacino di irregolarita'
- Si assume, utilizzando la terna (n1,n2,n3)
relativa ad un dato
osservatorio, che, sebbene le presenze
irregolari siano distribuite in modo
disuniforme sul territorio nazionale, la loro
distribuzione mantenga la
stessa forma nel tempo. In altri termini, si
assume che, se, ad esempio,
nel 1987 il numero di irregolari a Milano e'
il doppio di quello degli
irregolari a Roma, in ogni altro anno si ha lo
stesso rapporto.
- Si assume che tanto dalla sanatoria ex legge
943, quanto da quella ex
decreto Dini siano rimasti esclusi gli
irregolari impegnati in attivita' di
lavoro autonomo, saltuario o informale. Si trascurano,
almeno in questa
fase, le differenze tra i due dispositivi di
sanatoria (regolarizzazioni di
familiari, modalita' di dimostrazione dei
rapporti di lavoro, etc.). Si
assume infine che il rapporto tra
"esclusi" e "sanabili ex decreto Dini"
(o, equivalentemente, ex legge 943) sia pari
ad ALFA (indipendente dal
tempo; cosi', ad esempio, il valore di ALFA,
incognito, al tempo della
sanatoria ex legge 943 e' uguale a quello
ottenibile al tempo della
sanatoria ex decreto Dini).
- Si assume invece che la sanatoria ex legge
Martelli abbia riguardato, non
prevedendo criteri restrittivi, tutti gli
irregolari presenti alla data del
31/12/1989.
- Si assume, salvo che sia detto
esplicitamente il contrario, che nessuno
degli irregolari lasci spontaneamente l'Italia.
In questa fase si
trascurano anche le espulsioni effettivamente
eseguite.
- Definiamo:
N0A = sanati legge 943 = 119.000
N0B = irregolari, presenti al 31/12/1986, non
sanati dalla legge 943
Sara'
N0B = ALFA * N0A
Notare che la quantita' ALFA e' ancora da
determinare.
- Definiamo poi:
N1A = sanati Legge Martelli = irregolari
presenti al 31/12/1989 = 240.000
N1 = numero di accessi all'irregolarita' (sia
tramite ingresso clandestino,
sia tramite prolungamento irregolare del
soggiorno) dal 31/12/1986 al
31/12/1989
La quantita' N1A sara' data dalla somma degli
irregolari residuati dalla
sanatoria ex legge 943 e degli accessi
all'irregolarita' dal 31/12/1986 al
31/12/1989. Sara' cioe':
N1A = N0B + N1 = ALFA * N0A + N1
ovvero:
N1 = N1A - ALFA * N0A
- Definito
N2 = numero di accessi all'irregolarita' tra
il 31/12/1989 e il 31/12/1995
(approssimazione della data di entrata in
vigore del decreto Dini)
tale numero puo' essere stimato in due modi:
a) assumendo che il flusso annuale di accesso
all'irregolarita' si
mantenga, limitatamente al periodo dal
31/12/1986 al 31/12/1995, costante
(tale ipotesi consente di non attribuire
eccessiva importanza al dato n1,
relativo alla fase iniziale di funzionamento
di molti dei servizi
considerati, e quindi sistematicamente ridotto
a causa della scarsa
conoscenza, fra gli immigrati, dell'esistenza
del servizio stesso);
b) assumendo la proporzione N2 : N1 = n2 : n1.
In entrambi i casi si potra' porre:
N2 = BETA * N1
con BETA dato, nelle due diverse ipotesi, da
a) BETA = 2; sei anni tra il 31/12/1989 e il
31/12/1995, contro tre anni
tra il 31/12/1986 e il 31/12/1989.
b) BETA = n2 / n1
- Definito, analogamente a quanto fatto sopra,
N2A = sanati Decreto Dini = 245.000
N2B = irregolari presenti al 19/11/1995 non
sanati dal decreto Dini,
si potra' porre:
N2B = N2 - N2A
ovvero, per quanto ottenuto sopra,
N2B = BETA * (N1A - ALFA * N0A) - N2A
D'altra parte, essendo costante nel tempo il
rapporto ALFA tra "esclusi" e
"sanabili ex decreto Dini"
(familiari e lavoratori subordinati), si puo'
porre anche:
N2B = ALFA * N2A
Imponendo l'uguaglianza tra le due espressioni
appena trovate,
BETA * (N1A - ALFA * N0A) - N2A = ALFA * N2A
si ricava ALFA:
ALFA = (BETA * N1A - N2A) / (BETA * N0A + N2A)
- Definiamo, infine:
N3 = nuovi accessi all'irregolarita' dal
31/12/1995 al 30/6/1998
N = irregolari presenti al 30/6/1998
NA = irregolari, presenti al 30/6/1998,
"sanabili ex decreto Dini"
(lavoratori subordinati, familiari)
NB = irregolari, presenti al 30/6/1998,
"sanabili ex decreto Dini"
(autonomi, saltuari e informali).
Sara', in prima approssimazione (si rimuove
qui l'ipotesi di flusso
costante di accesso all'irregolarita', che non
e' piu' necessaria):
N3 = N2 * n3 / n2
N = N2B + N3
NA = N * N2A / (N2A + N2B)
NB = N - NA.
- All'interno della quota NA degli irregolari
attualmente "sanabili" (sulla
base di provvedimenti analoghi al decreto
Dini), si possono distinguere le
due componenti:
NAS = irregolari presenti al 30/6/1998,
sanabili per lavoro subordinato
NAF = irregolari presenti al 30/6/1998,
sanabili per motivi familiari
Definendo le analoghe quantita' relative alla
sanatoria ex decreto Dini,
N2AF = sanati per motivi familiari Decreto
Dini = 0.045 * N2A
N2AS = sanati per lavoro subordinato Decreto
Dini = N2A - N2AF = 0.955 * N2A
e assumendo che il rapporto tra le due
componenti si mantenga costante nel
tempo
NAS = NA * N2AS / N2A = 0.955 * NA
NAF = 0.045 * NA
- In definitiva, si ottengono i tre dati
rilevanti NB (esclusi da sanatorie
di tipo "decreto Dini"), NAS
(sanabili per lavoro subordinato), NAF
(sanabili per motivi familiari).
- E' possibile (assumendo che i rapporti non
siano variati dai tempi della
sanatoria ex decreto Dini) distinguere
ulteriormente, all'interno della
componente NAS, i lavoratori che potrebbero
godere di assunzione e quelli
che sono stati occupati ma a momento non lo
sono.
- E' anche possibile distinguere, utilizzando
i dati relativi alle
ispezioni da parte del Ministero del lavoro,
tra i lavoratori dipendenti,
quelli che afferiscono ad attivita' in
relazione alle quali possano di
fatto essere eseguite ispezioni (es.:
dipendenti da imprese) da quelli che
sfuggono tipicamente a ogni controllo (es.:
lavoratori adibiti a servizi di
cura, collaborazione familiare e simili).
- E' necessario invece ricorrere ad altri dati
se si vuole distinguere
(utilmente), all'interno della componente NB,
la sotto-componente relativa
ai lavoratori autonomi, da quelle relative ai
lavoratori saltuari o a
coloro che svolgono lavori informali (es.:
lavavetri).
- La dispersione dei valori ottenuti dai
diversi osservatorii consentono di
dare anche una valutazione dell'incertezza
della stima.
- La quota relativa agli irregolari presenti
(e sanabili) per motivi di
studio, NST, (irrilevante sul piano numerico,
e quindi oscurata dagli
errori che gravano sulle valutazioni
effettuate per le altre categorie)
puo' essere valutata, con buona
approssimazione, assumendo che tutti gli
studenti diventati irregolari prima del
31/12/1995 siano riusciti a sanarsi
in virtu' del Decreto Dini. Il numero di
mancati rinnovi (MR) del permesso
per motivi di studio dal 31/12/1995 a oggi
puo' essere calcolato come
MR = N95 + IST - N98
dove N95 e N98 sono rispettivamente il numero
di permessi per studio al
31/12/1995 e al 30/6/1998, e IST e' in numero
di ingressi regolari per
studio tra le due date. I mancati rinnovi
includono (escludendo rientri in
patria o conversioni del permesso prima del
conseguimento della laurea) i
laureati (L) nello stesso periodo che non
rientrino nella quota (S) di
coloro che ha proseguito gli studi
(specializzazione, dottorato, etc.) e
quanti siano finiti in condizioni irregolari.
Sara' quindi NST = MR - (L -
S), ovvero
NST = N95 + IST - N98 - L + S.
3) Composizione del bacino per genesi
dell'irregolarita'
- Si considerano come possibili vie di accesso
all'irregolarita' le seguenti:
a) ingressi clandestini;
b) prolungamenti irregolari di soggiorno
regolare turistico;
c) mancato rinnovo del permesso di lunga
durata.
La quota relativa al mancato rinnovo puo'
essere calcolata esattamente dai
dati del Ministero dell'interno. La
ripartizione della quota rimanente
(stimata) tra clandestini e irregolari puo'
essere effettuata in base ai
dati raccolti dalle strutture di volontariato,
a condizione che il rapporto
struttura-straniero sia di fiducia, e che le
strutture intervistate
forniscano i dati sui nuovi accessi
diversificandoli per tipo di ingresso
in Italia.
4) Due esempi preliminari
- Dai dati relativi al Centro Medico della
Caritas di Roma (si indica con
nxx il dato relativo all'anno xx),
n87 = 1280
n88 = 2021
n89 = 2544
n90 = 2728
n91 = 4014
n92 = 4620
n93 = 4376
n94 = 4200
n95 = 3700
n96 = 3500
n97 = 3550
si ricava:
n1 = 5845
n2 = 23638
n3 = 8812
e quindi, per BETA = 2,
N = 255.000
NAS = 164.000
NAF = 7700
NB = 83.000
ovvero, per BETA = n2/n1,
N =
427.000
NAS =
204.000
NAF =
9600
NB =
214.000
- Dai dati relativi al Servizio Migranti della
Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia,
n87 = 113
n88 = 135
n89 = 164
n90 = 294
n91 = 394
n92 = 264
n93 = 256
n94 = 278
n95 = 302
n96 = 348
n97 = 209
si ricava:
n1 = 412
n2 = 1788
n3 = 696
e quindi, per BETA = 2,
N = 261.000
NAS = 168.000
NAF = 7900
NB = 85.000
ovvero, per BETA = n2/n1,
N = 451.000
NAS = 211.000
NAF = 9900
NB = 231.000
- Si noti come, pur fornendo servizi del tutto
diversi, i due osservatorii
forniscano dati mutuamente consistenti.