Date: 9:38 AM 5/14/98 +0000

From: Sergio Briguglio

Subject: legge immigrazione

 

Cari amici,

ieri si e' tenuta la prevista riunione sulla regolarizzazione al

Ministero dell'interno. Si e' cercato di convergere su un risultato

finale in relazione alla stima sulle dimensioni del bacino di

irregolarita', e si e' anche discusso, sia pure in modo preliminare, su

possibili provvedimenti per far emergere questo bacino. In sintesi,

 

a) Il Prof. Blangiardo ha presentato il risultato finale delle sue

stime. Il valore da lui trovato e' di circa 200000 unita'. Indicazioni

(piu' che dati) forniti da sindacati e Caritas italiana lo inducono a

ritenere che anche una valutazione di 300000 unita' possa essere

ragionevole. Fornisce quindi una stima finale di 200000-300000 unita'.

Suggerisce anche di dare come indicazione unica il valor medio (250000

unita') per evitare che i destinatari dell'informazione trovino

scandalosa una incertezza di 100000 unita' sul totale.

 

b) Personalmente, ho fornito il risultato di un'analisi complementare a

quella di Blangiardo. Blangiardo parte dalla "conoscenza" (o da una

stima, effettuata dall'ISMU, ritenuta accurata) del dato

sull'irregolarita' oggi presente a Milano, individua un set di variabili

indipendenti per le quali esista una correlazione decente con tali dati

"conosciuti", assume che la stessa dipendenza funzionale si abbia in

corrispondenza ai valori nazionali di queste variabili indipendenti, e

ricava il dato complessivo per l'Italia. Io considero il dato integrato

sul territorio italiano a vari tempi, assumo che sia correlato alle

osservazioni sui nuovi arrivi in un servizio di volontariato, trovo il

fattore di proporzionalita' tra i dati del servizio di volontariato e il

dato nazionale (assumendo che la sanatoria della Martelli abbia

interessato tutti gli irregolari allora presenti in Italia) e

ricostruisco i valori assunti anno per anno dal numero complessivo di

irregolari in Italia. E' evidente che, in linea di principio, un metodo

vale l'altro. Entrambi sono affetti da incertezze. La cosa che ho

segnalato con forza (evidentemente non sufficiente) e' che, esaminati

vari servizi di volontariato (Caritas Torino, Federazione Chiese

Evangeliche, Ambulatorio Caritas Roma, Comunita' di S.Egidio) mi vengono

valori  compresi tra 320000 e 450000 unita'. Mi si puo' dire: stai

facendo qualche ipotesi sbagliata. Certo, ma e' bene considerare che i

valori che ottengo per il 1994 sono in perfetto accordo con le stime

effettuate, per quell'anno dall'ISMU di cui sopra. Allora, o l'ISMU sa

fare le stime (e allora anche la mia e' ragionevole), o l'ISMU non le sa

fare (e allora neanche quella di Blangiardo, che da stime ISMU muove, e'

credibile). Perche' mi accanisco su questo punto? Perche' il Governo,

che non sembra brillare per coraggio (ma quale governo ha mai brillato

per coraggio?), potrebbe fare il seguente giochetto:

 

- fornisce una stima bassa (es.: 200000);

- emana un provvedimento striminzito di regolarizzazione (es.: si puo'

regolarizzare chi corre i 100 piani in 11 netti);

- con un po' di allenamento, 200000 irregolari riescono a

regolarizzarsi;

- il Governo dice: vedete bene che li ho regolarizzati tutti;

- gli altri 200000 irregolari, piu' lenti, si arrangiano (e finiscono,

prima o poi, espulsi).

 

Oppure, con un Governo coraggioso, potrebbe succedere la cosa seguente:

 

- si fornisce un dato di 200000 unita';

- si emana un provvedimento ampio di regolarizzazione;

- vengono presentate 400000 istanze di regolarizzazione;

- gli oppositori dicono: ecco, in un mese ve ne sono passati sotto il

naso, alle frontiere, 200000;

- se ne conclude: ci vuole una legge piu' severa.

 

Non riuscendo piu' di tanto a far comprendere queste preoccupazioni

(siamo in un paese dove il titolo accademico e' considerato garanzia di

credibilita', e Blangiardo, forte del fatto di essere l'unico

universitario cooptato mel gruppo di lavoro, non ha fatto eccessivi

sforzi per evidenziare i possibili punti deboli della sua analisi, pur

avendoli perfettamente chiari), ho almeno chiesto che le stime del punto

(a) venissero riportate per esteso (con l'indicazione, cioe',

dell'intervallo di incertezza). Blangiardo ha obiettato che

l'indicazione dell'intervallo potrebbe turbare i destinatari, che - sono

parole di Blangiardo stesso - tendono gia' a essere diffidenti delle

statistiche. Non posso che simpatizzare con i destinatari...

 

c) L'orientamento del Governo e' di non prospettare, in sede di

relazione alle Camere, misure per l'emersione, e di rinviare il problema

alla definizione del documento programmatico (fine giugno). Poco male.

E' pero' necessario far capire che la regolarizzazione deve essere

ampia. Su questo, la posizione dei sindacati e' aperta e concorde con la

nostra. In particolare, sono emerse le seguenti raccomandazioni (non e'

affatto detto che il Governo sia disposto a recepirle, sia chiaro):

 

- sanare le posizioni di inserimento stabile (quale che sia il loro

numero);

- evitare sbarramenti del tipo del versamento di contributi anticipati

da parte del datore di lavoro;

- individuare criteri ampi per riconoscere i "lavoratori autonomi" come

tali (valorizzando anche le forme di lavoro precario e saltuario);

- idem per gli studenti (o per i potenziali studenti);

- utilizzare le quote della programmazione ventura per fare emergere

quella porzione che non riesce a emergere in base agli altri criteri

(permessi per ricerca di lavoro).

 

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

p.s.: Allego il documento che ho distribuito ieri (vedi punto b).

 

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