Date: 10:17 AM 5/27/98 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: legge immigrazione e appello Torino-Toscana

 

Cari amici,

vi invio, su richiesta di Carlo Tagliacozzo, l'appello per la

regolarizzazione, nella forma rivista sulla base di alcuni suggerimenti. Mi

sembra assolutamente condivisibile e coerente con quanto si sta chiedendo,

a livello nazionale, nel rapporto col Governo. Un appello analogo sta

circolando in Toscana. Credo possa essere utilissimo estendere questa

circolazione alle altre regioni.

 

Ieri ha avutoluogo un altro incontro, al Ministero dell'interno, sulla

relazione relativa al lbacino di irregolarita' e sulle misure per la

regolarizzazione. E' intervenuto anche Napolitano. La sensazione che

abbiamo riportato (le associazioni presenti e i sindacati) e'

sostanzialmente positiva. Sembra ci sia una buona disposizione, da parte

del Governo, a recepire suggerimenti per favorire l'emersione delle varie

categorie (con una buona attenzione anche alle categorie precarie). Sta a

noi (associazioni e sindacati) prospettare meccanismi utili perche' questa

emersione possa avvenire in modo efficace e non traumatico.

 

Oltre alla questione regolarizzazione (la relazione - ancora in fase di

perfezionamento - sembra comunque equilibrata, e molti dei nostri timori

riguardo a un approccio minimalista e restrittivo al problema possono

considerarsi superati), sono in vista altri adempimenti: testo unico delle

norme sullo straniero (forse all'ordine del giorno del prossimo consiglio

dei ministri), documento programmatico, regolamento. Riguardo al testo

unico (che, selezionando tra le vecchie norme quelle ancora in vigore

perche' compatibili con la legge 40, puo' dare spazio a pericolose

interpretazioni restrittive di ispirazione burocratico-ministeriale),

abbiamo chiesto a Napolitano che abbia luogo una consultazione di

associazioni e sindacati. Ha dichiarato la sua disponibilita', anche se la

cosa dovesse aver luogo in fase di esame da parte del Parlamento. Inutile

dire che la cosa avra' senso a condizione che si possa intervenire con

modifiche; ma questa possibilita' e' stata espressamente contemplata da

Napolitano.

 

Riguardo al documento programmatico, lavoreranno congiuntamente i

rappresentanti di esteri, lavoro, interno, affari sociali e tesoro. La

consultazione di associazioni e sindacati avra' luogoa partire da meta'

giugno.

 

Riguardo al regolamento, resta l'affermazione riguardo alla volonta' di

consultazione, ma il timore - fondatissimo - e' che questa avvenga a bozza

ultimata (o troppo avanzata). E siccome ogni scarrafone e' bello a mamma

soja, non sara' facile ottenere modifiche del testo. E' ovvio che la nostra

posizione sara' tanto piu' autorevole quanto piu' sollecita sara' stata la

nostra attivita' propositiva. A riguardo, vi ricordo che vi ho inviato, nei

giorni scorsi, una serie di proposte. Attendo vostri suggerimenti. In

mancanza, procedero' a inviarle a Guelfi. Ricordo anche l'appuntamento di

oggi in merito alle proposte per il regolamento sulle parti della legge di

competenza degli Affari Sociali (FCEI, ore 17). Ritengo (il messaggio e' in

particolare per Maria Marta Farfan) che dovremmo al piu' presto elaborare

delle proposte riguardo agli studenti e inviarle al ministero competente.

 

Contiamo anche di fare un incontro (lunedi' prossimo?) per raccogliere un

po' di idee, riguardo ai meccanismi di regolarizzazione, per rispondere

alla richiesta di Guelfi.

 

Inviterei infine coloro che hanno potuto partecipare agli incontri promossi

ieri dall'ICS (asilo) e dalla Rete Antirazzista (regolarizzazione) a

darcene informazione.

 

Oggi e' una bella giornata,

sergio briguglio

 

 

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DA CARLO TAGLIACOZZO:

 

 

L'appello uscito dall'Assemblea di Torino del 9 maggio ha visto

significative adesioni non solo a Torino ma da altre parti d'Italia.

Dalla Caritas Romana sono pervenute osservazioni che abbiamo pensato di

fare proprie per cui il testo e' stato modificato per rendere piu'

precisa la richiesta delle categorie di stranieri da regolarizzare.

Cgil,Cisl,Uil, di Torino, Asgi, Rete Antirazzista di Torino, Servizio

Migranti Caritas

 

 

 

 

APPELLO PER LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI STRANIERI IRREGOLARI

 

Sono trascorsi tre mesi dall'approvazione in Parlamento della nuova

legge sull'immigrazione.

Gran parte della sua efficacia dipendera' dai decreti legislativi, dal

regolamento attuativo, dalle circolari ministeriali. dagli eventuali

decreti legislativi che verranno emanati.

Si tratta di un difficile e minuzioso lavoro e ci auguriamo che ne

consegua un'interpretazione univoca e chiara tale da porre in atto le

potenzialita' democratiche insite nel nuovo quadro normativo.

Chiediamo con forza, come ineludibile atto dovuto al momento

dell'applicazione di una nuova legge, un provvedimento del Governo che

consenta a quanti si trovino sul territorio in condizione di

irregolarita' riguardo al soggiorno di venirne fuori e di poter ottenere

un titolo di soggiorno per iniziare un percorso di vita nella legalita'.

Ci sembra che questo sia il senso sostanziale dell'ordine del giorno,

approvato

dal Senato e accolto dal Governo al momento dell'approvazione della

nuova legge.

Ci spingono a sollecitare un provvedimento per la regolarizzazione una

serie di considerazioni:

a) L'area dell'irregolaritą ammonta, sulla base delle stime effettuate

da piu' parti, ad alcune centinaia di migliaia di unita'. Si tratta

quindi, per un verso, di un numero sufficientemente contenuto, da non

rendere problematico, sul piano dell'ordine pubblico, il recupero alla

legalita' del corrispondente bacino; per l'altro di un numero

sufficientemente grande da rendere impraticabile e inaccettabile il

ricorso a massicce espulsioni sia per motivi sociali sia per quelli

economici.

b) E' difficile pensare che tutti i consolati italiani all'estero siano

in grado di attrezzarsi per il 1999 per la predisposizione di liste di

prenotazione previste dalla legge. L'emersione degli stranieri in

posizione irregolare potrebbe quindi utilmente  surrogare, per questa

prima fase di applicazione della legge, la programmazione dei flussi (in

modo particolare, quella relativa alle quote ammesse per ricerca

lavoro).

c) L'applicazione che e' stata data ,in questi anni alla normativa

italiana sull'immigrazione si e' tradotta in una sostanziale chiusura di

ogni canale di accesso legale al mercato del lavoro. Le successive

regolarizzazioni (1987,1990, e 1995) hanno parzialmente curato i guasti

di tale applicazione, ma solo, ovviamente, con riferimento a quanti

fossero gia' presenti in Italia. Dall'ultima regolarizzazione, inoltre,

sono rimasti esclusi i lavoratori autonomi o precari, nonche' tutti quei

lavoratori subordinati che non sono riusciti a conquistare il pagamento

anticipato dei contributi

 

Chiediamo quindi con urgenza un provvedimento del Governo che consenta

la regolarizzazione di quanti si trovino attualmente in Italia. In

particolare, chiediamo che vengano considerati quanti:

            a) dimostrino di esercitare  un lavoro dipendente (anche a carattere

saltuario) o  un lavoro autonomo;

             b) siano inseriti in contesti familiari;

             c) abbiano intrapreso o possano intraprendere attivita' di  studio o

di formazione;

             d) siano in condizioni di ottenere una prestazione di garanzia,

conformemente con quanto previsto dalla legge;

            e)  siano  alla ricerca di un lavoro subordinato o intendano

svolgere un lavoro autonomo, e possano dimostrare, nel corso di un anno di

avere intrapreso l'attivita' lavorativa;

            f)  appartengano a categorie bisognose di protezione sociale o

umanitaria;

            g)  siano gia' stati titolari di permesso di soggiorno.

 

Chiediamo  che la possibilita' di regolarizzarsi, sussistendo tali

condizioni di inserimento non venga automaticamente esclusa, come

avvenuto in passato, in relazione a condanne per categorie

predeterminate di reati, ma solo in casi di accertata pericolosita'

sociale, nello spirito del disposto dell'articolo 13 della legge.

 

La nostra richiesta si appella alle ragioni realistiche del buon governo

del territorio e a quelle, altrettanto forti, dell'etica e della civilta'

giuridica: percio' auspichiamo che esse trovino rispondenza nella

sensibilita' del Governo e del Parlamento.

Torino, 9 maggio 1998.

 

cgil cisl uil di torino, cgil piemonte, asgi, rete antirazzista,

servizio migranti caritas,

per adesioni:

 fax: 011/2442210 Camera del Lavoro di Torino (M. Poletto);

e-mail: asgi@etabeta.it