Date: 10:43 AM 7/27/98 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: legge immigrazione

 

Cari amici,

venerdi' sera ho parlato con il Prof. Guelfi. Mi ha fatto giustamente

presente che, se la Commissione affari costituzionali della Camera non

riuscira' a dare, nei prossimi giorni, il parere sul documento

programmatico, il Governo potra' adottarlo senza altri ostacoli. Quale sia

la nostra posizione sul documento programmatico, e quale sia la rilevanza

di alcuni punti li' affrontati in relazione alla prossima regolarizzazione

lo sapete tutti. Invito percio' chiunque possa caldeggiare un'azione pronta

ed efficace da parte di Maselli (relatore) e della Jervolino (presidente

della Commissione) a farlo subito (penso specialmente ad Annamaria Dupre',

a Rosanna Moroni e a Giulio Calvisi).

 

Trovo preoccupante la questione della gestione delle espulsioni in Sicilia.

Pur comprendendo che ci possano essere difficolta' nell'avviare una

attuazione piena della legge 40, mi sembra che debbano essere sottolineati

i seguenti punti (e spero che chi ha accesso ai canali di informazione

provveda):

 

a) non ci sarebbe flusso di immigrazione clandestina dai paesi vicini (ne'

tanto meno da quelli lontani) se si provvedesse a istituire le liste di

prenotazione (obbligatoriamente previste dalla legge) nelle ambasciate e

nei consolati italiani e a fissare ragionevoli quote di immigrazione

regolare per il prossimo anno.  Il fatto che l'amministrazione del

Ministero degli affari esteri recalcitri di fronte a questa prospettiva mi

sembra un buon motivo per cacciare qualche dirigente (o avviare qualche

inchiesta sulla corruzione nelle rappresentanze italiane) piuttosto che per

non istituire le liste. E' ammissibile che si deroghi all'obbligo di

programmare flussi di ingresso per il primo anno di applicazione della

legge, ma solo in nome di una piena regolarizzazione dei presenti.

 

b) le espulsioni devono sempre e comunque essere adottate come

provvedimenti individuali. Se uno degli stranieri da espellere presenta

domanda di asilo, questa deve essere esaminata. Nella normativa attuale non

e' prevista alcuna forma di pre-esame che possa far derogare a

quest'obbligo. Le considerazioni sulla pretestuosita' eventuale di tali

domande, quand'anche siano svolte da ministri, valgono quanto le mie

opinioni sui film della settimana.

 

c) il trattenimento in centri di permanenza temporanea (ex art. 12, legge

40) deve rigorosamente rispettare le prescrizioni della legge:

- convalida del pretore previo ascolto dell'interessato,

- esame contestuale da parte di questo dell'eventuale ricorso presentato da

parte dello straniero,

- cessazione del provvedimento in mancanza della convalida entro

quarantotto ore,

- trattenimento di durata non superiore a venti giorni prorogabili (solo

dal pretore) per ulteriori dieci,

- adozione di efficaci misure per evitare allontanamenti indebiti e

ripristino della misura in caso di violazione (le pallottole vaganti sono

si' una misura efficace, ma palesemente incongrua!),

- assicurazione della necessaria assistenza e del pieno rispetto della

dignita' dello straniero trattenuto (un pasto caldo e uncambio di

biancheria mi parrebbero il minimo...),

- ammissione dello straniero al gratuito patrocinio in caso di

presentazione di ricorso.

 

Penso cha Avvenire e Manifesto siano disponibili ad ospitare argomenti di

questo genere...

 

Cordiali saluti

sergio briguglio