Date: 5:58 PM 7/30/98 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: ddl asilo
Cari amici,
vi mando il resoconto della seduta di Martedi'
del Senato, per la parte
relativa al ddl asilo.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIII LEGISLATURA
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437a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO SOMMARIO
MARTED 28 LUGLIO 1998
Seduta pomeridiana
Presidenza del vice presidente FISICHELLA,
indi del vice presidente CONTESTABILE
DISEGNI DI LEGGE
Seguito della discussione:
(203) SALVATO ed altri. - Disciplina del
diritto d'asilo
(554) BISCARDI ed altri. - Disciplina del
diritto di asilo
(2425) Norme in materia di protezione
umanitaria e di diritto di asilo:
Mundi (Rin.Ital. e Ind.) ......... Pag. 30
Andreolli (PPI) ......... 30
Tabladini (Lega Nord-Per la Padania indip.)
......... 31, 32, 34
Biscardi (Dem. Sin.-L'Ulivo) ......... 31
Magnalb (AN) ......... 31, 34, 35
Pastore (Forza Italia) ......... 32
Guerzoni (Dem. Sin.-L'Ulivo), relatrice
......... 32, 34, 35
Testa, sottosegretario di Stato per l'interno
......... 33, 35
Lubrano di Ricco (Verdi-L'Ulivo) ......... 34,
35
Speroni (Lega Nord-Per la Padania indip.)
......... 35
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
......... 36
...
Seguito della discussione dei disegni di
legge:
(203) SALVATO ed altri. - Disciplina del
diritto d'asilo
(554) BISCARDI ed altri. - Disciplina del
diritto di asilo
(2425) Norme in materia di protezione
umanitaria e di diritto di asilo
PRESIDENTE. Ricorda che nel corso della seduta
pomeridiana del 23 luglio
1998 ha avuto inizio la discussione generale.
MUNDI. Il disegno di legge, nel testo
unificato proposto dalla Commissione,
riveste una grande importanza ed necessario
per adeguare la normativa
interna agli impegni assunti dall'Italia in
sede internazionale e
comunitaria. In particolare il 1o settembre
1997 entrata in vigore la
Convenzione di Dublino del 1990 sulle modalit
di determinazione delle
domande di asilo presentate in uno degli Stati
membri dell'Unione europea,
nonch la risoluzione adottata il 20 giugno
1995 dal Consiglio dell'Unione
europea sulle garanzie minime per le procedure
di asilo.
Il Gruppo Rinnovamento Italiano e Indipendenti
- che non ha presentato
propri emendamenti - si riserva di intervenire
in sede di esame degli
articoli del testo elaborato dalla
Commissione, il quale appare comunque in
grado di soddisfare equilibratamente le
esigenze, da un lato, di appropriate
forme di vigilanza e, dall'altro, di tutela
dei diritti del rifugiato.
(Applausi dal Gruppo Rinnovamento Italiano e
Indipendenti. Congratulazioni).
ANDREOLLI. Il Gruppo PPI esprime una adesione
convinta al disegno di legge
n. 2425, che ha registrato peraltro una forte
convergenza da parte della
maggioranza delle forze politiche. La
disciplina in esso contenuta consente
di dare attuazione all'articolo 10, terzo
comma, della Costituzione - di cui
anzi si fornisce un'interpretazione estensiva
- e di ottemperare agli
obblighi assunti dall'Italia in sede sia
internazionale che comunitaria.
Gli aspetti maggiormente innovativi, rispetto
alla cosiddetta legge
Martelli, sono essenzialmente la possibilit
di un preesame delle domande di
asilo, il coinvolgimento delle associazioni di
volontariato, la sensibilit
mostrata in particolare verso i minori e le
donne, nonch le misure di
assistenza e di integrazione.
Invita infine il Governo a proseguire ed
intensificare la positiva azione
sinora svolta al fine di ridare all'Italia un
ruolo di primo piano nelle
relazioni con i Paesi che si affacciano sul
Mediterraneo. (Applausi dai
Gruppi PPI e Democratici di Sinistra-L'Ulivo).
TABLADINI. Il Gruppo Lega Nord-Per la Padania
indipendente non
pregiudizialmente contrario al riconoscimento
del diritto di asilo politico,
ma intende tener distinta tale questione dalla
diversa problematica dei
flussi migratori disciplinata dalla recente
legge Turco-Napolitano.
Il provvedimento in esame prevede meccanismi
assai costosi per la procedura
delle domande di asilo, i quali graveranno sui
contribuenti italiani, ed
amplia ulteriormente le gi notevoli
possibilit offerte dalla normativa
vigente sull'immigrazione a chi intende
entrare e rimanere in Italia per
svolgervi attivit illecite.
Appare quindi necessario modificare
profondamente il testo proposto dalla
Commissione e fa presente che i senatori del
Gruppo Lega Nord-Per la Padania
indipendente sono disponibili a ritirare
alcune delle proposte emendative
presentate, a condizione che vengano approvate
dall'Assemblea quelle
maggiormente significative. (Applausi dal
Gruppo Lega Nord-Per la Padania
indipendente).
BISCARDI. Il provvedimento in discussione mira
a dare attuazione
all'articolo 10, terzo comma, della
Costituzione muovendo dalla
constatazione che i mutamenti intervenuti in
Europa dopo il crollo del muro
di Berlino e le situazioni di intolleranza
politica, religiosa ed etnica
emerse in alcuni Paesi hanno determinato un
rilevante aumento delle
richieste di protezione umanitaria e hanno fortemente
inciso sulle stesse
caratteristiche e dimensioni della domanda di
asilo politico.
Il testo proposto dalla Commissione, che
accoglie varie soluzioni
prospettate con il disegno di legge n. 554, da
lui presentato insieme ad
altri senatori, merita un giudizio
complessivamente positivo, anche se
perplessit vanno espresse in ordine al comma
7 dell'articolo 6, che
attribuisce al funzionario di polizia di
frontiera il potere di dichiarare
irricevibile la domanda di asilo. (Applausi
dai Gruppi Democratici di
Sinistra-L'Ulivo, Rifondazione
Comunista-Progressisti e PPI).
MAGNALB. Con il testo in esame, nonostante
l'estrema gravit raggiunta dal
fenomeno dell'immigrazione clandestina, si
pensa di poter risolvere la
questione della protezione umanitaria facendo
riferimento a tutta una serie
di strutture di accoglienza e di assistenza
che al momento o non esistono o
si sono gi rivelate del tutto insufficienti.
Rispetto agli innumerevoli provvedimenti
dettati dall'emergenza, un fatto
nuovo rappresentato senz'altro dallo schema
di documento programmatico
sulla politica dell'immigrazione e degli
stranieri nel territorio dello
Stato, che prende in considerazione anche il
diritto d'asilo, auspicando una
sua regolamentazione d'intesa con gli altri
Paesi dell'Unione europea e del
Mediterraneo. Poich il provvedimento in esame
corre quindi il rischio di
essere presto superato dai fatti, il Gruppo
AN, pur non avendo un
atteggiamento pregiudizievolmente contrario,
chiede di sospenderne l'esame
per procedere, dopo la pausa estiva, ad una
trattazione congiunta con altri
provvedimenti pendenti in materia. (Applausi
dai Gruppi AN e Forza Italia).
PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 93, comma
1, del Regolamento, la proposta
sospensiva non ammissibile perch non sono
emersi nuovi elementi nel corso
del dibattito.
PASTORE. La regolamentazione del diritto di
asilo materia delicata e
complessa, perch occorre da un lato
rispettare la tradizione di ospitalit
propria dell'Italia e degli altri Paesi europei
e dall'altro lato evitare
che un'interpretazione estensiva dell'articolo
10 della Costituzione abbia
effetti pratici dirompenti. Si tratta dunque
di individuare l'ampiezza della
protezione da accordare ai rifugiati e di
elaborare una soluzione condivisa
il pi possibile dai cittadini.
Il provvedimento in esame, che risulta da una
fattiva collaborazione fra la
maggioranza e l'opposizione, sembra
configurarsi come uno strumento idoneo
in tal senso, dal momento che prevede uno
snellimento delle procedure e
numerose garanzie in favore degli asilanti.
Tuttavia il Gruppo Forza Italia
si riserva di esprimere un giudizio conclusivo
sulla base della discussione
e dell'esame degli emendamenti, nutrendo non
poche perplessit sulle
insufficienze della legge n. 40 del 1998, cio
la base su cui poggia il
provvedimento. Infatti questa legge, di cui si
attende ancora il regolamento
di attuazione - come pure il testo unico
delegato al Governo - nasconde una
vera e propria sanatoria in favore degli
immigrati clandestini, mentre
rimane ancora da chiarire quali risorse il
Governo destiner alla
realizzazione degli indispensabili centri di
accoglienza. (Applausi dal
Gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione
generale.
GUERZONI, relatore. Intervenendo in replica,
precisa innanzitutto che la
legge n. 40 del 1998 entrer pienamente in
vigore con l'emanazione del
regolamento di attuazione, previsto per il
mese di settembre, e che il
relativo testo unico riguarda soltanto gli
stranieri immigrati e non il
diritto di asilo. La Commissione ha tenuto
conto delle preoccupazioni e
delle perplessit manifestate nella
discussione generale dai senatori
Marchetti, Biscardi e Lubrano di Ricco: il
testo proposto appare tuttavia
soddisfacente, giacch tali preoccupazioni
hanno ispirato taluni rilevanti
miglioramenti, nell'ottica comunque di
assicurare la funzionalit della
nuova normativa. Sar poi la sua effettiva
applicazione a suggerire
eventualmente gli opportuni aggiustamenti.
TABLADINI. Avanza, ai sensi dell'articolo 96
del Regolamento, proposta di
non passaggio all'esame degli articoli, che
chiede sia posta ai voti previa
verifica del numero legale.
TESTA, sottosegretario di Stato per l'interno.
Il testo in discussione il
risultato di un ampio e meditato esame da
parte della 1a Commissione
permanente, nel corso del quale il Governo ha
accolto gli emendamenti
maggiormente significativi. Come sottolineato
dal relatore, l'impianto
normativo scaturito da tale confronto appare
qualitativamente elevato e
tende a difendere il diritto d'asilo da
tentativi sempre pi frequenti volti
a delegittimarlo, rendendo pi labile il
confine tra questo fenomeno e
quello delle grandi spinte migratorie dettate
da motivazioni eminentemente
economiche.
Punti qualificanti del provvedimento sono il
richiamo espresso all'articolo
10 della Costituzione, la previsione di forme
di tutela particolari per i
minori e le donne, l'introduzione di una fase
di preesame delle domande, la
possibilit per la Commissione centrale di
adottare provvedimenti di
momentaneo impedimento al rimpatrio nel caso
in cui il richiedente non possa
rientrare nel suo Paese, essendo in atto ad
esempio una guerra civile.
inoltre prevista una procedura pi snella per
l'esame dei ricorsi, nonch
una verifica dopo cinque anni della permanenza
delle condizioni che hanno
determinato il riconoscimento del diritto
d'asilo.
Rispondendo ai rilievi formulati da alcuni
senatori, precisa che la fase del
preesame si sostanzia in un approfondimento e
quindi in una decisione avente
carattere individuale, durante la quale non
consentito al richiedente di
circolare liberamente nel territorio
nazionale. Durante tutta la fase del
procedimento, il richiedente gode invece di
appropriata assistenza da parte
degli enti locali ed oggetto di attivit di
integrazione.
Per quanto riguarda la giurisdizione, si
ritenuto preferibile attribuire
la competenza esclusiva al giudice
amministrativo per quanto riguarda i
profili sia di legittimit che di merito,
trattandosi di una valutazione
complessa nella quale non facile distinguere
gli aspetti attinenti alla
tutela dei diritti soggettivi da quelli
riguardanti interessi legittimi.
In ordine infine al parere espresso dalla 2a
Commissione permanente il 9
dicembre 1997, sottolinea che l'aspetto
attinente al riconoscimento del
diritto di asilo umanitario gi affrontato
dall'articolo 18 della legge n.
40 del 1998, mentre non appare opportuno
ampliare ulteriormente i luoghi ove
possibile la presentazione delle istanze per
evitare abusi; quanto al
terzo rilievo formulato dalla 2a Commissione
permanente, va osservato che
l'articolo 6, comma 12, del provvedimento
contempla gi l'ipotesi di
afflussi straordinari. Per quel che attiene,
da ultimo, al rilievo
riguardante l'effetto sospensivo del ricorso,
il parere espresso dalla 2a
Commissione permanente non poteva tener conto
del nuovo testo dell'articolo
6 presentato dal Governo in aprile, attraverso
il quale si salvaguardano
tutte le situazioni che presentino un minimo
di pericolo. (Commenti dal
Gruppo Lega Nord-Per la Padania indipendente).
In conclusione, il disegno di legge consente
di raggiungere un positivo
equilibrio tra l'introduzione di strumenti di
protezione per i rifugiati
politici e la necessit che tali strumenti non
siano utilizzati da chi
giunge in Italia spinto da altre motivazioni.
(Applausi dai Gruppi
Democratici di Sinistra-L'Ulivo, Rinnovamento
Italiano e Indipendenti e PPI.
Applausi ironici dal Gruppo Lega Nord-Per la
Padania indipendente).
TABLADINI. Ritira la proposta di non passare
all'esame degli articoli,
precedentemente avanzata.
PRESIDENTE. Avverte che la 5a Commissione
permanente ha trasmesso il
seguente parere:
La Commissione programmazione economica,
bilancio, esaminato il testo del
disegno di legge in titolo, per quanto di
propria competenza, esprime parere
di nulla osta. Esaminati gli emendamenti
trasmessi, esprime altres parere
di nulla osta, ad eccezione che sugli
emendamenti 3.14, 10.15, 14.5, 14.12,
14.13, 15.5, 15.6, 16.0.1 (limitatamente al
comma 1), 18.1 e 18.2, per i
quali il parere contrario, ai sensi
dell'articolo 81 della Costituzione.
Avverte che si passer all'esame dell'articolo
1 (*).[ (*) Il testo
unificato dei disegni di legge proposto dalla
Commissione pubblicato
nell'Atto Senato n. 203, 554, 2425-A.
Il testo degli emendamenti presentati
pubblicato nell'apposito fascicolo
n. 1.]
TABLADINI. Ritira l'emendamento 1.1.
PRESIDENTE. Pone ai voti l'articolo 1.
( approvato).
Presidenza del vice presidente CONTESTABILE
PRESIDENTE. Avverte che si passer all'esame
dell'articolo 2.
TABLADINI. Ritira l'emendamento 2.1.
Illustra gli altri emendamenti da lui
presentati.
MAGNALB. Illustra gli emendamenti da lui
presentati.
Fa presente che all'emendamento 2.6 le parole:
lettera a) devono essere
sostituite con le seguenti: lettera b).
LUBRANO di RICCO. Rinuncia ad illustrare
l'emendamento 2.10.
GUERZONI, relatore. Si rimette all'Assemblea
sull'emendamento 2.6.
Esprime parere contrario sull'emendamento 2.9.
Invita i presentatori a ritirare tutti gli
altri emendamenti, facendo
presente che altrimenti il parere sarebbe
contrario.
TESTA, sottosegretario di Stato per l'interno.
Esprime parere contrario
sull'emendamento 2.6 e si associa per gli
altri emendamenti ai pareri
espressi dal relatore.
PRESIDENTE. I presentatori hanno ritirato gli
emendamenti 2.2, 2.3, 2.4,
2.6, 2.10 e 2.11.
Pone ai voti l'emendamento 2.5.
(Non approvato).
Avverte che si passer alla votazione della
prima parte dell'emendamento
2.7, fino alle parole: vita propria; se tale
parte sar respinta,
risulteranno preclusi la restante parte
dell'emendamento e gli emendamenti
2.8 e 2.9.
Pone ai voti la prima parte dell'emendamento
2.7.
(Non approvata).
Pone ai voti l'articolo 2.
( approvato).
Avverte che si passer all'esame dell'articolo
3.
TABLADINI. Ritira gli emendamenti 3.1, 3.2,
3.3, 3.5, 3.7, 3.8, 3.11, 3.12,
3.13, 3.19, 3.20, 3.23, 3.24, 3.27, 3.29 e
3.30.
Illustra gli altri emendamenti da lui
presentati.
MAGNALB. Ritira l'emendamento 3.14 e illustra
gli altri emendamenti da lui
presentati.
LUBRANO di RICCO. Rinuncia ad illustrare gli
emendamenti 3.25 e 3.26.
SPERONI. Fa proprio l'emendamento 3.14.
GUERZONI, relatore. Invita i presentatori a
ritirare l'emendamento 3.14,
eventualmente trasformandolo in un ordine del
giorno, nonch gli emendamenti
3.25 e 3.32.
Si rimette al Governo sull'emendamento 3.21.
Esprime parere favorevole sugli emendamenti
3.26 e 3.31.
Esprime parere contrario su tutti gli altri
emendamenti.
TESTA, sottosegretario di Stato per l'interno.
Esprime parere favorevole
sull'emendamento 3.21 ed invita il
presentatore a ritirare l'emendamento
3.14, facendo presente che il Governo
disponibile ad accogliere un ordine
del giorno in materia.
Per quanto concerne gli altri emendamenti, si
associa ai pareri espressi dal
relatore.
SPERONI. Fa presente che non intende ritirare
l'emendamento 3.14.
PRESIDENTE. Pone separatamente ai voti gli
emendamenti 3.4, 3.6, 3.9 e 3.10.
(Non sono approvati).
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 102-bis del
Regolamento, pone ai voti
l'emendamento 3.14 con votazione nominale con
scrutinio simultaneo.
(Segue la votazione).
Avverte che il Senato non in numero legale.
Apprezzate le circostanze, decide di togliere
la seduta e rinvia il seguito
della discussione ad altra seduta.
...
Ordine del giorno
per le sedute di mercoled 29 luglio 1998
PRESIDENTE. Il Senato torner a riunirsi
domani, mercoled 29 luglio, in due
sedute pubbliche, la prima alle ore 9,30 e la
seconda alle ore 16,30, con il
seguente ordine del giorno:
I. Seguito della discussione dei disegni di
legge:
- SALVATO ed altri. - Disciplina del diritto
d'asilo (203).
- BISCARDI ed altri. - Disciplina del diritto
di asilo (554).
- Norme in materia di protezione umanitaria e
di diritto di asilo (2425).
...