Date: 10:46 AM 9/10/98 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: ddl asilo e legge immigrazione
Cari amici,
ieri ha avuto luogo un incontro sulle
problematiche relative al diritto di
asilo, organizzato molto bene dall'ICS. Sono
intervenuti, tra gli altri,
Marcon, Humburg, Guelfi, Lubrano di Ricco,
Schiavone, Hein, Dupre',
Benettollo, Rivera, Frisullo, Tortora, Calvisi
e il sottoscritto
(sicuramente mi sono dimenticato di qualcuno,
e me ne scuso).
Non oso riassumere gli interventi degli altri.
Vi do', invece, un sommario
del mio. Approfitto per lanciare un appello a
Calvisi (PDS) e a Lubrano
(gruppo Verdi del Senato, ma, tramite lui,
l'appello e' indirizzato a tutti
i senatori), certo di trovare in loro
disponibilita'. Uso a questo scopo
una similitudine: se vado dal medico e gli
segnalo che mi fa male un
occhio, mi interessa assai poco che mi
risponda "caro signore, lei deve
essere gia' ora soddisfatto perche' ha delle
ginocchia formidabili". Nello
stesso modo, se da parte di tutti - dico tutti
- gli esperti di asilo si
segnalano alcuni (pochi) particolari difetti
del ddl in discussione al
Senato, non ha molto senso fare affermazioni
del tipo "e' comunque la
miglior legge sull'asilo in Europa",
oppure "per ora la lasciamo cosi',
perche' l'importante e' che vada presto alla
Camera; poi li' la
miglioreremo". No: personalmente - da
cittadino italiano - non voglio la
miglior legge d'Europa; voglio una buona
legge. Inoltre, a una legge
mediocre domani, preferisco una buona legge
dopodomani. Chiedo quindi a
Calvisi e Lubrano (certo - ripeto - di trovare
ascolto attento) di
considerare i punti sotto elencati e gli altri
che da altre parti dovessero
essere segnalati. Se concordano con noi su
queste osservazioni si diano da
fare - subito - per migliorare il testo. Se
non concordano, dicano perche'.
Sommario:
1) il pre-esame della domanda non deve
comportare valutazioni di merito da
parte del funzionario di prefettura (decisioni
che alla Commissione intera
richiederebbero settimane di lavoro non
possono essere adottate da un
povero funzionario in quarantotto ore).
2) tra i criteri freddi di valutazione, quello
relativo alle condanne anche
non definitive va sostituito con l'unico
criterio ragionevole: la
pericolosita' del richiedente per l'ordine
pubblico o per la sicurezza
dello Stato (unico motivo per cui un rifugiato
puo' essere poi espulso).
3) il meccanismo di tutela, utilmente previsto
dall'art. 6, comma 6, che
comporta la trasmissione della domanda alla Commissione
anche nei casi di
esito potenzialmente negativo del pre-esame,
quando sia in pericolo
l'icolumita' o la liberta' del soggetto da
respingere, necessita' di
concrete possibilita' di attivazione. Tali
possibilita' devono essere
affidate a un soggetto terzo (es.: il
rappresentante dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati), non essendo sensato
affidarle all'interessato (il meccanismo
verrebbe attivato in ogni caso),
ne' al funzionario di prefettura (il
meccanismo non verrebbe attivato mai).
In mancanza di tale possibilita' di
attivazione, il ricorso contro l'esito
negativo del pre-esame deve avere effetto
sospensivo, con eventuale
trattenimento del ricorrente nei centri di
permanenza (solo ove necessario).
4) le ONG ammesse a sostituire l'ACNUR in fase
di pre-esame devono essere
iscritte in un albo tenuto dalla Presidenza
del Consiglio, e non dal
Ministero dell'interno (che potrebbe
adombrarsi per comportamenti troppo
attivi di tali ONG).
5) la giurisdizione del TAR riguardo al
ricorso contro la decisione di
cessazione dello status di rifugiato deve
essere estesa al merito (in
analogia con quanto positivamente previsto per
il ricorso contro il rigetto
della domanda da parte della Commissione).
6) nella definizione dello straniero che ha
diritto all'asilo, la
formulazione della lettera a) deve essere
rimessa in Italiano (la
formulazione attuale sembra introdurre una
pre-condizione, parzialmente
incompatibile con il resto; sono disposto a
chiarire, in altro momento,
perche'); la formulazione della lettera b) e'
tutta all'insegna del "dire e
non dire". Questo non da' certezza di
diritto. Sarebbe molto piu' sensato
stabilire che, a dispetto della Costituzione,
in Italia hanno diritto di
asilo solo persone che si trovino in
particolari situazioni, chiaramente
definite. Richiedere che il soggetto sia
simultaneamente "impedito
nell'esercizio delle libertˆ democratiche
garantite dalla Costituzione
italiana ed esposto a pericolo attuale per la
vita propria o di propri
familiari ovvero a restrizioni gravi della
libertˆ personale" e' ipocrita:
cosa facciamo? diamo asilo allo straniero che
sia in pericolo di vita solo
se nel suo paese gli negano anche il diritto
di voto?
7) deve essere consentito di presentare
domanda presso i consolati italiani
e ai comandanti dei vettori. Per inciso e con
riferimento a una riunione di
qualche tempo fa, presso il PDS: se questa
proposta e' riconosciuta come
sensata, il fatto che Guerzoni e il Governo ne
abbiano gia' discusso tra
loro, con esito negativo, e' del tutto
irrilevante: la decisione spetta ora
al Senato, poi alla Camera; Guerzoni dispone
di un voto, il Governo neanche
di quello...
Cordiali saluti
sergio briguglio
p.s.: stiamo inviando, da parte delle
associazioni, una lettera di
richiesta di incontro, su regolamento, decreto
flussi e regolarizzazione,
ai ministri competenti. Ve ne daro' ulteriori notizie domani.