Date: 11:09 AM 9/15/98 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: legge immigrazione
Cari amici,
il messaggio di ieri avrebbe dovuto contenere
il testo di una lettera
inviata dalle associazioni ai ministri
competenti per chiedere un incontro
su decreto flussi, regolarizzazione e
regolamento. Il testo e' stato
spedito male e molti di voi non l'hanno
ricevuto. La rilevanza storica del
documento e' comunque evanescente (almeno
riguardo a due obiettivi su tre),
dal momento che oggi o domani il Governo
trasmettera' alle Commissioni
competenti il testo del decreto flussi
(regolarizzazione inclusa).
A proposito delle anticipazioni date dal
Corriere della Sera sulla
regolarizzazione (35000 permessi rilasciabili,
gli altri richiedenti
iscritti in liste "limbo") ho parlato
ieri con Guelfi. Mi ha detto che,
richieste di incontri o meno, il Governo non
intendeva assolutamente
incontrare sindacati e associazioni sulla
faccenda della regolarizzazione,
dal momento che la cosa "e' troppo
delicata". Mi ha anche assicurato che il
Governo si impegna a dare, entro il '99, il
permesso di soggiorno anche
agli immigrati nel limbo. E' chiaro che della
parola data da questo Governo
ci si puo' fidare come di quella di Gano di
Magonza. E' chiaro anche, nulla
levando a Guelfi, che, se la briscola e' a
spade e vi e' dato in sorte di
essere il due di coppe, potete prendere tutti
gli impegni che volete, ma
non sarete mai in grado di onorarli.
L'altra questione delicata e' quella della
data di presenza in Italia degli
immigrati che chiedono di regolarizzarsi. Si
sa che la data sarebbe fissata
al 27 marzo, restando cosi' esclusi coloro che
sono arrivati dopo (in barba
all'esplicita richiesta di Manconi...). Si
tratta naturalmente di una
scelta idiota, dal momento che questo va
naturalmente ad aggravare il
compito che il Governo stesso si assegna in
fatto di espulsioni da eseguire
(per non parlare del fatto umano...). Alla
stessa idiozia e' ispirata la
scelta di rendere ardua la prova della
presenza, non accettando
certificazioni consistenti in ricevute
fiscali, scontrini e simili.
Infine, tutta da vedere la faccenda dei
requisiti richiesti per
regolarizzarsi. Che risposta dare a chi vive
dando (lecitamente) la propria
offerta di lavoro a una domanda saltuaria,
ancorche' frequente? Vuole o non
vuol capire il Governo che questa
disponibilita' della manodopera immigrata
e' vitale per l'economia italiana, e che
dovremmo essere grati a persone
che accettano questa condizione di operosita'
precaria, laddove noi
preferiamo lo status di disoccupato lamentoso?
Tre considerazioni in proposito:
a) per respingere (cosa molto piu' facile
tecnicamente, sulla base della
normativa vigente) duemila immigrati il
Governo ha perso tutto il mese di
agosto e la faccia (al punto che il Cardinale
Tonini ha accostato i centri
di permanenza temporanea ai lager). Mi chiedo
come speri di cavarsela con
cifre dell'ordine delle due-trecentomila
unita'.
b) tanto maggiore e' la difficolta'
nell'ottenere la certificazione della
presenza, tanto piu' appetibile sara' l'affare
delle certificazioni false
per la malavita. Mi auguro che siano
considerate rilevanti le
certificazioni rilasciate dagli organismi di
volontariato, e che, se
certificazioni false devono essere, siano
almeno gratuite...
c) permane questo atteggiamento punitivo nei
confronti di persone (gli
immigrati irregolari) che metterebbero a
repentaglio, con la loro semplice
presenza, la nostra convivenza civile. Con
franchezza: questi immigrati
irregolari li incontro per strada, sugli
autobus, sulla metropolitana;
abbiamo, in agosto, la stessa faccia distrutta
dal caldo e dalla durezza
della vita; alcuni di loro mi telefonano per
sapere se e' uscita qualche
novita' sulla regolarizzazione, se devono gia'
andare in commissariato, se
possono far venire la madre o il padre, se ce
la faranno, nonostante che
abbiano un timbro sul passaporto con data
posteriore al 27 marzo; posso
solo rispondere loro che non si sa, che i
ministri non hanno ancora deciso;
che si sapra' qualcosa a fine settembre, che
quella della data e' una
difficolta' grave, che abbiamo chiesto al
Governo ma non abbiamo risposta;
penso poi a quei ministri; con loro non si
parla, se non attraverso la loro
segreteria; se li si incontra, questo avviene
sempre in stanze con l'aria
condizionata; la metropolitana forse non
l'hanno mai presa, l'autobus solo
quando erano bambini (secoli or sono); per
strada, se passano, passano in
macchina con la scorta. Vi secca se considero
miei concittadini e
connazionali piu' i primi che i secondi?
Cordiali saluti
sergio briguglio
p.s.: vi ricordate quelle belle manifestazioni
in piazza? ci starebbero
sindacati e associazioni a organizzarne una,
come si deve? Ieri Guelfi, di
fronte a questa prospettiva, ha detto che non
cambierebbe niente. Vogliamo
dimostrargli che si sbaglia? Se ci siete,
battete un colpo. Altrimenti,
buon riposo.