Date: 12:07 PM 9/23/98 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: legge immigrazione e ddl asilo

 

Cari amici,

un breve resoconto degli incontri di ieri:

 

1) Abbiamo discusso (Dupre', Hein, Humburg, Petrovich, Guercio, giovane

collaboratrice di Annamaria Dupre' di cui non saprei ridire il nome, e io)

con il Sen. Lubrano di Ricco (verdi, commissione affari costituzionali) e

Romana Sansa riguardo al quadro di emendamenti al testo sull'asilo

all'esame dell'aula. L'esame riprende, dall'art. 3, il 30 settembre. Pochi

dei punti piu' critici del testo (vedi mio messaggio di un paio di

settimane fa) trovano possibile soluzione negli emendamenti presentati. Le

questioni principali su cui si potrebbe, in teoria, ancora ottenere

qualcosa, prima che la discussione si trasferisca alla Camera, sono

a) la possibilita' di presentare domanda di asilo presso ambasciate o

consolati italiani ovvero al comandante del vettore in viaggio verso

l'Italia;

b) l'effetto sospensivo del ricorso al TAR avverso l'esito negativo del

pre-esame.

Lubrano di Ricco mi sembra molto attento alla faccenda. Vanno

sensibilizzati gli altri gruppi.

 

2) Ieri sera abbiamo incontrato (Dupre', Frisullo, Mioli, Cioffredi,

rappresentante dell'UCSEI di cui non ricordo il nome, e io) gli onorevoli

Maselli e Moroni (commissione affari costituzionali della Camera) per

discutere del parere che la Commissione deve dare sul decreto flussi (e

sulla regolarizzazione). La discussione e' stata piuttosto accesa, ed e'

stato fatto presente come l'associazionismo sia stufo dell'atteggiamento

tenuto finora da Governo e maggioranza, in particolare riguardo alla

regolarizzazione: "ne faremo una norma transitoria da inserire all'ultimo

momento nella legge... no, ne faremo un'ordine del giorno... la inseriremo

nel documento programmatico... la affronteremo nel decreto flussi del

'98... la risolveremo per circolari... la inseriremo mel decreto flussi del

'99...". Il risultato di questo atteggiamento e' che si e' creata un'enorme

(e giusta) aspettativa negli immigrati, ma non si e' data finora alcuna

certezza di diritto. Tutto questo perche' Napolitano non vuole mettere a

repentaglio (questa e' la mia opinione) la sua fama di duro-umanitario: un

piede in due staffe, utile in caso di mancanza di candidati piu' forti per

il Quirinale. Cosi', tutti sanno che quanto proposto dal Governo e' pura

idiozia, avendo come obiettivo l'effettiva soluzione del problema, ma

nessuno, della maggioranza, dei partiti e dell'entourage del Ministro, osa

dirglielo. Guelfi continua a giurare che tutti quelli che presentano

domanda senza ottenere subito un permesso (il famoso "limbo") lo otterranno

durante il '99; il punto pero' e' che si rifiutano di scriverlo.

 

Le indicazioni date allora a Domenico Maselli e a Rosanna Moroni sono le

seguenti. E' necessario che il testo del decreto sia modificato (non

bastano promesse di circolari esplicative). Devono essere recepiti i

seguenti punti:

 

a) certezza di inespellibilita' e di possibilita' di svolgimento di

attivita' lavorativa o di studio, fino a fine '99, per tutti coloro che

presentino domanda. E' chiaro che si tratta di un permesso di soggiorno

temporaneo. Quale sia l'utilita' di fare una regolarizzazione in due fasi

(oggi un permesso temporaneo, domani uno un po' piu' stabile) e' cosa che

attiene alle manifestazioni della stupidita' umana, ma questo e' un altro

problema... Naturalmente, un sussulto di intelligenza puo' consentire di

fare di necessita' virtu' e puo' indurre a interpretare la questione del

permesso temporaneo nel modo seguente (e' il testo di un articolo

aggiuntivo al decreto che abbiamo proposto ai nostri interlocutori): "A

quanti chiedano di regolarizzare la propria posizione, ma non siano in

grado di produrre la documentazione completa di cui agli articoli 3, 4 o 5

del presente decreto, ovvero non rientrino nella quota fissata

dall'articolo 1, e' rilasciato un permesso di soggiorno per motivi

umanitari, valido fino al 31/12/1999, utilizzabile per lavoro subordinato,

lavoro autonomo e studio, e convertibile, nel corso dell'anno 1999, in un

permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato o autonomo, di

famiglia o di studio qualora il titolare dimostri il possesso dei

corrispondenti requisiti.". In tal modo, le due fasi si configurano come un

censimento seguito da un anno di ricerca di stabilizzazione, e tutti ne

ricavano un vantaggio.

 

b) ampliamento dei criteri per l'accesso alla regolarizzazione, con

 

i) rilassamento del requisito della presenza in Italia prima del 27 marzo

(che' altrimenti si scatena il traffico illegale di certificazioni false,

tanto piu' costose quanto piu' complesse devono essere);

 

ii) inclusione dei potenziali studenti (come prescritto dall'ordine del

giorno del Senato) e di quanti (e' la formulazione della CGIL)

- possano usufruire della garanzia di persone, enti o associazioni;

- possano dimostrare rapporto di lavoro in corso, emergente a seguito di

ispezioni e/o alla dichiarazione dell'interessato;

- dichiarino congiuntamente con un datore di lavoro di aver instaurato in

passato rapporto di lavoro subordinato;

- possano dimostrare di avere in corso rapporti di lavoro precario e/o

atipico (contratti di collaborazione o di prestazione d'opera);

- forniscano prove dell'iscrizione come soci di cooperative (subordinate,

eventualemnte, al solo possesso di regolare permesso di soggiorno)."

 

iii) inclusione di chi abbia espulsioni pendenti (salvo ovviamente il caso

di motivi gravissimi);

 

iv) estensione del termine per la richiesta al 31 dicembre;

 

v) rilassamento del requisito sulla disponibilita' di alloggio (ma per

questo, non essendovi prescrizioni nel decreto, si puo' puntare a una buona

circolare).

 

Ci e' stato fatto osservare che il Governo potrebbe rifiutare una

riscrittura del decreto. Abbiamo risposto che, a nostro parere, in questo

caso, si deve dare parere negativo (che tanto non puo' essere confuso con

un parere negativo sul fatto che si proceda alla regolarizzazione). Abbiamo

anche fatto presente ai nostri interlocutori che, qualora dovesse essere

licenziato un decreto non sufficientemente modificato, ci sentiremmo

costretti a scendere in piazza (su questo punto, naturalmente, una

convergenza tra associazioni e sindacati appare indispensabile; ma e' bene

che questo non si trasformi in uno scambio di veti...).

 

Piu' tardi vi mandero' il testo del documento che e' stato consegnato dalle

associazioni ai membri delle commissioni (Senato e Camera).

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

p.s.: il sommario che vi ho presentato e' frutto, ovviamente, del mio

personale modo di vedere. Qualora gli altri presenti agli incontri non

concordassero con quanto ho scritto, li invito a farmi avere osservazioni a

riguardo. Le inviero' prontamente a tutti.

 

p.p.s.: prego Romana Sansa di portare all'attenzione di Manconi i punti

relativi alla regolarizzazione, e prego Manconi e i Verdi, a nome delle

associazioni, di manifestare pubblicamente il proprio dissenso sul testo

attuale del decreto. Non prego Rifondazione di fare la stessa cosa, perche'

la sta gia' facendo: continui.