Date: 5:07 PM 10/1/98 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: ancora sulla regolarizzazione
Cari amici,
vi mando il testo del resoconto della
discussione di ieri in commissione al
Senato. Fa ben sperare. Come fa ben sperare (a
parte le difficolta' di cui
vi ho parlato nel precedente messaggio)
l'analogo resoconto della
commissione della Camera (non disponibile su
Internet).
Cordiali saluti,
sergio briguglio
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Schema di decreto concernente
l|integrazione del decreto interministeriale
24 dicembre 1997 di programmazione dei
flussi di ingresso dei cittadini stranieri
extracomunitari per l|anno 1998 (n. 340)
(Parere al Presidente del Consiglio dei
ministri ai
sensi dell|articolo 3, comma 4, del decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286: esame e
rinvio)
Il relatore GUERZONI riferisce sullo schema di
decreto, diretto a integrare la programmazione
dei
flussi migratori per l'anno in corso: in
proposito egli
ricorda che in alcune regioni del centro-nord
da
tempo sono esaurite le quote di ingresso,
mentre le
imprese, i sindacati e i diretti interessati
sollecitano
un ampliamento delle disponibilit. Il Governo
aveva gi previsto la possibile intregrazione
e le
conseguenti regolarizzazioni; anche in sede di
discussione parlamentare per l'approvazione
della
nuova legge sull'immigrazione un ordine del
giorno
del Senato aveva sollecitato un'apposita
relazione al
Parlamento, successivamente trasmessa nei
tempi
stabiliti, riguardante anche il fenomeno degli
irregolari. Egli procede all'illustrazione
analitica
degli articoli che compongono il provvedimento
ed
espone una serie di rilievi. Anzitutto
considera
incongruo il termine del 30 novembre 1998 per
le
domande, di cui agli articoli 3 e 4:
previdibile,
infatti, che a causa delle incertezze e delle
esitazioni
connesse alla condizione degli stranieri
interessati,
molti di essi non potranno osservare il
termine,
mentre per l'amministrazione potrebbe esservi
un
impatto non facilmente gestibile. Aggiunge che
la
regolarizzazione corrisponde a un interesse
generale, per il mercato del lavoro,
l'economia del
Paese, l'ordine pubblico e la convivenza
civile.
Precisa, quindi, che la previsione di 32 mila
ulteriori
casi di possibile regolarizzazione appare
evidentemente sproporzionata alla stima di
200, 250
mila irregolari contenuta nella citata
relazione del
Governo al Parlamento. D'altra parte, si sta
realizzando una situazione per cui il rischio
di non
ottenere la regolarizzazione potrebbe indurre
a
permanere nello stato attuale, piuttosto che
rischiare
l'espulsione. Al riguardo, chiede al Governo
di
indicare una possibile soluzione, anche
tenendo
conto degli indirizzi ormai consolidati per
incentivare l'emersione del lavoro sommerso.
Sostiene, inoltre, che dovrebbero essere presi
in
considerazione tutti i rapporti di lavoro
subordinato,
compresi i casi di lavoro parziale e i
cosiddetti lavori
multipli, alle dipendenze di pi datori di
lavoro.
Il relatore si sofferma anche sulla questione
degli
studenti maggiorenni, sollecitando il Governo
a
considerare la possibile regolarizzazione di
tali
soggetti. Si riserva, infine, di proporre un
parere
favorevole con le osservazioni e le
raccomandazioni
che saranno rese necessarie dall'esito
dell'esame.
Il senatore MARCHETTI ricorda il difficile
iter
parlamentare che ha dato luogo alla legge n.
40 del
1998: in quella vicenda il suo Gruppo aveva
proposto un'apposita norma sulle
regolarizzazioni,
che non fu approvata, ma risolse comunque un
ordine del giorno in tal senso. Lo schema di
decreto
in esame a suo avviso non corrisponde
all'impegno
assunto dal Governo e dovrebbe essere
modificato
di conseguenza, anche tenendo conto dei
puntuali
rilievi formulati dal relatore. Le proporzioni
indicate
nel testo in esame, infatti, non
consentirebbero una
vera e propria regolarizzazione e ci
renderebbe
permanenti quelle situazioni di lavoro
sommerso e
non garantito, che invece dovrebbero essere
rese
visibili nell'interesse generale. Al riguardo,
forse
necessario ipotizzare l'adozione di un
provvedimento specifico. Quanto al termine per
le
domande, ritiene senz'altro incongruo quello
del 30
novembre, mentre conviene con il relatore
sulla
necessit di regolarizzare gli studenti che ne
hanno
interesse. Si riserva infine di esprimere un
orientamento definitivo una volta acquisito
l'orientamento del Governo ma enuncia intanto
una
riserva di principio sull'impostazione del
provvedimento.
Il senatore ANDREOLLI auspica un provvedimento
di regolarizzazione di portata pi ampia e
commisurato all'entit del fenomeno, purch
compatibile con la legge vigente.
Il senatore PINGGERA si sofferma sui casi di
possibile espulsione in sostituzione della
detenzione
e paventa possibili disparit di trattamento
proprio in
danno di quanti sono in una posizione
regolare.
Il senatore ROTELLI considera fondate e
condivisibili le questioni e i rilievi
formulati dal
relatore, comprese le considerazioni svolte
riguardo
al caso degli studenti. Tuttavia considera
pregiudiziale una valutazione del problema
sollevato
dal senatore Andreolli.
Nell'imminenza della seduta dell'Assemblea, il
seguito dell'esame quindi rinviato.