Date: 2:21 PM 10/12/98 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: crisi di governo e immigrazione

 

Cari amici,

sto cercando di capire, come - immagino - molti di voi, che fine facciano

la regolarizzazione (decreto flussi) e il regolamento. Le mie fonti, piu'

smarrite di noi, se la sentono solo di azzardare ipotesi: scadendo, il 15

prossimo, la proroga alla Camera per il parere sul decreto flussi, Prodi

potrebbe, anche in crisi, emanare il decreto, dal momento che non si tratta

di una misura che ecceda l'ordinaria amministrazione. Lo stesso potrebbe

valere per il regolamento.

 

A questa ipotesi, che mi sembra ragionevole, aggiungo due personali

considerazioni:

 

a) e' di fondamentale importanza che la questione che il Governo dava per

sottintesa (non espellibilita' e rilascio di un permesso provvisorio a chi

chieda la regolarizzazione risultando in esubero rispetto ai fatidici

32000) sia esplicitata nel decreto (sulla base della condizione posta dal

Senato); in caso contrario non vi sarebbe alcuna certezza che il prossimo

governo la consideri del pari sottintesa.

 

b) e' da ritenere che non ci siano grandi spazi per modificare la bozza

attuale del regolamento, e che, anche in mancanza di una effettiva

emanazione di esso, il materiale che vi e' contenuto (frutto, in gran

parte, degli ambienti ministeriali) faccia da base per l'effettiva

applicazione (per circolari) della legge.

 

Mi astengo invece dal maramaldeggiare sui sostenitori della delegificazione

e del conseguente rinvio a norme regolamentari o a disposizioni attuative

di quanto (nel nostro caso, regolarizzazione, requisiti per l'ingresso e il

soggiorno, etc.) non si ha voglia di definire per legge. Mi commuoverei,

pero', se scoprissi, un giorno, che quegli stessi sostenitori hanno preso

atto della loro stolta superficialita' e girano, vestiti di sacco, per

vicoli sordidi e per botteghe oscure, a far penitenza.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio