Date: 9:24 AM 10/26/98 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: ordinazione e regolarizzazione
Fratelli miei dilettissimi,
venerdi' scorso sono stato inaspettatamente
ordinato prete, saltando tutti
i gradi intermedi (accolito, esorcista, ...
su... su... fino a diacono). La
cosa e' piuttosto insolita, tant'e' che ne ha
dato notizia perfino la
Repubblica. Mi e' stato detto che una
procedura di questo genere si adotta,
nel diritto canonico, solo quando almeno una
virtu' viene esercitata in
modo eroico. Ma quale virtu' nel mio caso?
l'obbedienza? no di certo... la
poverta'? non mi pare... Qual'era l'altra?
La stampa ha tentato di riportare un brano
della mia prima omelia.
Purtroppo, per l'interpolazione di una copista
- Madre Annalisa Antonucci
dell'ANSA (Ancelle di Nostra Signora
Addolorata) - la citazione risultava
non perfettamente aderente all'originale.
Pazienza. Sara' per la prossima.
Non voglio pero' lasciarvi privi di nutrimento
spirituale, e vi espongo in
sintesi la tesi che vorrei discutere per il
mio baccalaureato in Teologia
Dogmatica: si tratta del problema della
"conoscenza per esclusione". Mi
limito qui, per ragioni di spazio a spiegarvi
con un esempio in cosa
consista questo approccio alla verita'.
Supponete di vivere a Lecce, e di
voler invitare - che so io? - Briguglio a
tenere un triduo su "legge,
regolamento e regolarizzazione".
Briguglio accetta l'invito; verra' a Lecce
in aereo, e lo andrete a prendere alla tale
fermata del pullman
dall'aeroporto. Voi non avete mai incontrato prima
di oggi Briguglio, ne'
lui ha incontrato voi. Gli chiedete allora
come fare a riconoscerlo.
Briguglio, facendo violenza alla sua vanita',
ammette di essere basso e
pelato; capisce infatti che a nulla
servirebbe, in questo caso, dirvi "la
mia mamma sostiene che io abbia dei begli
occhi". Voi simulate umilta' e
gli infliggete un "per parte mia, statura
non altissima, ma capelli
lunghissimi e molto, molto belli". Alle
11 e 15 Briguglio sbarca dal
pullman. E' il solo a scendere: un metro e
venti, lucido, sembra il Dalai
Lama da piccolo. Voi vi mimetizzate tra i
quattrocento partecipanti al
primo raduno dell'Associazione Pugliese
Capelloni Normolinei, e vi guardate
bene dall'attirare l'attenzione di Briguglio.
Notate sul suo viso tibetano
una leggera espressione di sgomento. Ma non vi
muovete. Voi sospettate che
si tratti effettivamente del vostro ospite, ma
volete che la verita' vi si
manifesti nonostante il tentativo popperiano
di falsificarla. E' qui che
mettete in atto il processo della conoscenza
per esclusione: cominciate a
percorrere in lungo e in largo Piazza Mazzini
e dintorni, chiedendo a tutti
gli stempiati sotto il metro e ottanta:
"sei Briguglio?". Gli stempiati vi
dicono di no. Sono le 11 e 45. Il Dalai Lama
tira fuori dalla borsa "I
fratelli Karamazov". Cominciate a pensare
che, in fondo, non si puo'
escludere che Briguglio abbia trovato lavoro
come commesso in uno dei
negozi del quartiere. Li battete tutti, uno
per uno, sempre con quel "sei
Briguglio?" che i leccesi cominciano a
imparare a memoria. Nessuno dei
commessi e' Briguglio. Sono le 12 e 30. Il
Dalai Lama ha lo sguardo triste
e fiero del vecchio Grigorij. Stanno per
uscire le scuole, e chiedete a
tutti i bambini se sono Briguglio o se pensano
di diventarlo da grandi. I
genitori chiamano la polizia. Quando anche
tutti i poliziotti vi hanno
assicurato che nessuno di loro e' Briguglio, e
che, comunque, niente
risulta a carico di questo Briguglio, si sono
fatte le 13. Il Dalai Lama
comincia ad assumere l'espressione pallida e
nervosa di Katerina Ivanovna.
Vi viene in mente che forse Briguglio vi ha
depistato dicendovi "basso e
pelato" e che in realta' e' un incrocio
tra Jabbar e Assalonne. Faticate un
po' a trovare a Lecce qualcuno che risponda al
nuovo identikit, ma anche
questo nega di essere il Briguglio che
cercate. Si son fatte le 13 e 30. La
gente comincia a lasciare la piazza. Anche i
Normolinei Pugliesi sciamano
verso casa per il pranzo. Vi sentite Dimitrij
Feodorovic e state per
avventarvi sul vostro Feodor Pavlovic (fiaccato,
oggi, piu'
dall'ipoglicemia che dagli stravizi). Sono le
13 e 45. Ora la piazza e'
vuota. C'e' solo un vecchio starec moribondo
alla fermata del pullman. La
verita' non ha piu' via di scampo. Balzate
davanti allo starec e gli
gridate: "Briguglio?!?". "Smerdjakov"
vi risponde lo starec.
Pace e bene
Padre Zosima
AVVISI SACRI
Leggendo il decreto sulla regolarizzazione,
avrete notato che, rispetto
alla vecchia versione, e' stata allargata la
possibilita' di
regolarizzazione per lavoro subordinato con
l'inclusione della seguente
categoria, descritta nel fondamentale testo
del Guerzoni, "Diritto del
lavoro e malattia mentale": coloro che
dispongano di un contratto di
collaborazione, di carattere non occasionale,
svolto senza vincolo di
subordinazione, in modo prevalentemente
personale, coordinato con
l'attivita' del committente, ed avente ad
oggetto prestazioni rese con
autonomia, quantomeno operativa, a fronte di
un corrispettivo non inferiore
ai minimi previsti, per prestazioni analoghe,
dalla contrattazione
collettiva di settore o della categoria
affine, ovvero ai compensi medi in
uso per lo stesso ramo di attivita' lavorativa
autonoma. Non e' ben chiaro
se in questa categoria rientrino, in Italia,
tredici milioni di lavoratori
o tre. La cosa naturalmente puo' rivelarsi
estremamente positiva se ai
signori questori verra' spiegato dalla
circolare che anche il contratto
verbale tra automobilista e lavavetri e' da
considerarsi incluso nel novero
dei requisiti sufficienti.
Altro punto di interesse: si prescinde dalla
dimostrazione di risorse
sufficienti per coloro che chiedano di
regolarizzarsi per attivita' di
commercio ambulante. Questo potrebbe
costituire una effettiva apertura
della regolarizzazione per lavoro autonomo.
Terzo punto (dolente): resta esclusa la
possibilita' di regolarizzazione
per coloro ai quali sia vietato l'ingresso o
il soggiorno in Italia (coloro
che abbiano espulsioni a carico, dato il
divieto di reingresso che
accompagna il provvedimento). Suggerimento:
dato che il divieto di
reingresso puo' essere cancellato
discrezionalmente, ad personam, dal
Ministro dell'Interno, si prepari un modulo
prestampato con la
cancellazione del divieto per tutti coloro,
tra i gia' espulsi, che
chiedono di regolarizzarsi.