Date: 12:49 PM 2/4/99 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: regolarizzazione
Cari amici,
in attesa di darvi informazioni precise sulle
modifiche alle norme sulla
programmazione dei flussi che dovrebbero
essere introdotte da un decreto
legislativo (si vuole introdurre la
possibilita' di utilizzare il
decreto-flussi come meccanismo di
programmazione degli accessi al permesso
di soggiorno per lavoro, piuttosto che al
visto di ingresso corrispondente,
consentendo cosi' un uso proprio dello stesso
decreto-flussi quale
strumento eventuale di regolarizzazione), vi
mando un interessante
suggerimento dell'ottima Elena Rozzi, della
Rete Antirazzista di Torino.
Continuano ad arrivarmi notizie di espulsioni
irrogate ai danni di
regolarizzandi, in presenza di semplici dubbi
sulla adeguatezza della prova
di presenza anteriore al 27 Marzo. Ho
risegnalato la cosa alla Jervolino.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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A tutti coloro che si stanno occupando della
regolarizzazione
In questi tre mesi di regolarizzazione sono
emersi una serie di casi in
varie citt in cui le autorit preposte (le
Questure e le Direzioni
Provinciale del Lavoro) hanno assunto
comportamenti illegittimi.
Che fare? Da una parte la protesta pare insufficiente, dall'altra
parte il
ricorso alla magistratura risulta spesso
difficile da mettere in atto (per
la lentezza delle procedure, la formalit
dell'azione, la necessit di
prove,...).
Circa un mese e mezzo fa, discutendo con
Lorenzo Trucco per cercare una
soluzione, lui lanci l'idea: "Perch non
utilizzare al difensore civico?".
Mi sono rivolta dunque a Teresa Lapis,
difensore civico della Provincia di
Venezia e membro dell'ASGI, persona
estremamente competente in materia, che
mi ha dato tutte le indicazioni necessarie.
Quindi ho preso contatto con il
difensore civico della Regione Piemonte, che
si dimostrato disponibile.
La questione stata poi assunta come
iniziativa dalla "Rete d'urgenza
contro il razzismo", coordinamento di
associazioni torinesi di cui fanno
parte anche la Rete Antirazzista e l'ASGI, che
ha inviato a tutti i
soggetti che si stanno occupando di
regolarizzazione (Servizio Migranti
Caritas, Ufficio Immigrati CGIL, Ufficio
Stranieri del Comune, ecc.) una
lettera analoga a questa per informare della
possibilit di attivare il
difensore civico.
Dato che ritengo che questo strumento possa
risultare utile a tutti coloro
che si trovano nella situazione di assistere
impotenti ad abusi da parte di
Questure e Direzioni Provinciale del Lavoro,
vorrei diffondere il pi
possibile le informazioni raccolte su chi ,
cosa fa, come funziona il
difensore civico.
Il difensore civico una figura istituzionale
che ha il compito di
garantire l'imparzialit e il buon andamento
della pubblica
amministrazione.
Il difensore civico regionale, eletto dal
Consiglio Regionale, competente
ad agire anche nei confronti delle
amministrazioni periferiche dello Stato,
tranne quelle competenti in materia di difesa,
di pubblica sicurezza, di
giustizia. Dunque il Difensore Civico
certamente competente rispetto alla
Direzione Provinciale del Lavoro, mentre da
chiarire se sia anche
competente rispetto alla Questura (in quanto
la regolarizzazione non
dovrebbe rientrare nella materia della
pubblica sicurezza): Teresa Lapis ha
avuto un incontro su questo tema con il
Questore di Venezia, che ha
pienamente accettato il "controllo"
del difensore civico.
Nella Regione Piemonte l'azione del difensore
civico si svolge nel seguente
modo: la persona interessata pu rivolgere il
reclamo al difensore civico
gratuitamente e senza formalit particolari,
indicando i propri dati e
l'accaduto..
Il difensore civico chiede al funzionario
responsabile di procedere
congiuntamente all'esame della pratica entro
15 giorni e stabilisce un
termine massimo per la risoluzione della
pratica stessa. Pu richiedere
documenti e sentire funzionari. Non gli si pu
opporre nessun diniego o
segreto d'ufficio. Il funzionario che ritarda
o impedisce l'azione del
difensore civico soggetto a sanzioni.
Risulta evidente l'agilit di questo tipo di
azione, che la rende
particolarmente adatta ad essere utilizzata
nell'ambito delle procedure di
regolarizzazione.
Tuttavia allo stato attuale non abbiamo ancora
"sperimentato" in pratica il
funzionamento del reclamo al difensore civico,
sia perch spesso
difficile ricontattare le persone che hanno
subito abusi sia perch quando
possibile agire per vie informali (come una
telefonata alla Questura) si
tende a provare queste vie in prima battuta,
riservando il reclamo ad un
secondo momento.
Chiunque desideri informazioni ulteriori pu
consultare:
- il sito della Provincia di Venezia, in cui
vi una sezione dedicata al
difensore civico provinciale:
http://www.provincia.venezia.it (cliccare su "La Provincia di
Venezia in
Rete" e poi su "Settori e
servizi")
- il sito della Regione Piemonte, in cui vi
una sezione dedicata al
difensore civico regionale:
http://www.regione.piemonte.it
- il sito della propria Regione, per vedere se
c' una sezione dedicata al
difensore civico
Oppure pu inviare un messaggio a Teresa
Lapis, il cui e-mail :
difensore.civico@provincia.venezia.it
Spero che l'utilizzo di questo strumento possa
aiutare a risolvere singoli
casi, ma anche (anzi forse soprattutto) a fare
capire a Questure e
Direzioni Provinciali del Lavoro che non
possono permettersi di trattare
gli immigrati irregolari come persone prive di
ogni diritto.
Buon lavoro a tutti,
Elena Rozzi
(Rete Antirazzista di Torino)