Date: 10:17 AM 3/31/99 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: immigrazione e p.s. sul Kosovo

 

Cari amici,

non sfuggendomi la diversa portata dei due argomenti riportati nel titolo

del messaggio, credo sia comunque giusto segnalarvi che la circolare del

Ministero del Lavoro n. 23/99 del 24 marzo 1999 dispone che, in attesa

dell'emanazione del decreto-flussi per il '99, e' ammesso, a mo' di

anticipazione, l'ingresso di lavoratori subordinati albanesi, tunisini e

marocchini (4000 in tutto), nonche' di lavoratori stagionali di qualsiasi

nazionalita' (3000 in tutto). Queste quote sono ripartite per regioni

secondo un prospetto allegato alla circolare. Il testo della circolare non

e' chiaro, ma sembra si tratti, come sempre, di ingressi su chiamata

nominativa. Evito commenti, in attesa che venga approntato il

decreto-flussi vero e proprio (al quale auguro di vedere la luce in tempi

brevi e di contenere la previsione di ingressi per ricerca di lavoro).

 

Riguardo alla regolarizzazione, il rilascio effettivo dei permessi di

soggiorno dovrebbe partire nel giro di un paio di settimane, a seguito

della definitiva emanazione del decreto legislativo approvato dal Governo

in Febbraio. Si attende, nel frattempo, una nuova circolare del Capo della

Polizia che chiarisca e sblocchi almeno alcune delle difficolta' che gli

immigrati incontrano nella dimostrazione dei requisiti.

 

Riguardo al regolamento, pare che, una volta modificato in accordo - si

spera - con le osservazioni presentate dalle commissioni parlamentari,

debba passare ancora al Consiglio di Stato. E' prevedibile quindi che possa

essere emanato alla fine di aprile.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

p.s.: Alcune brevi e discutibili considerazioni:

 

1) Un rapinatore prende degli ostaggi in una banca. Per indurlo a lasciarli

liberi tiriamo un petardo alle sue spalle. Il rapinatore reagisce facendo

strage degli ostaggi. Lui e' un criminale. Noi siamo degli imbecilli.

 

2) Un rapinatore prende degli ostaggi in una banca. Per indurlo a lasciarli

liberi gli uccidiamo davanti agli occhi i parenti. Il rapinatore reagisce

facendo strage degli ostaggi. Lui e' un criminale. Noi siamo dei criminali

imbecilli.

 

3) Gli italiani oggi si dividono tra coloro che ritengono l'azione dei

nostri governanti corrispondente al tirare un petardo e quelli che la

ritengono corrispondente all'uccidere i parenti del rapinatore.

 

4) Il valore di un'azione politica non si giudica dalle cause che l'hanno

generata, ne' dai fini per cui e' stata compiuta, ma solo dalle conseguenze

che produce. Qualche settimana fa provavamo sgomento se si trovava in

Kosovo una fossa comune con quaranta poveracci ammazzati e se qualche

migliaio di kosovari era costretto a lasciare il proprio paese. Oggi

metteremmo una firma per tornare a quella situazione.

 

5) Diffido sempre delle decisioni prese da un uomo con la cerniera dei

pantaloni perennemente sbottonata.