Date: 10:00 AM 6/15/99 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: Alice, Lucia e l'asilo

 

Cari amici,

Alice e Lucia - le mie nipoti - mi ingiungono di farvi pervenire i sensi

della loro piu' viva disapprovazione per lo scarso impegno da voi

dimostrato nella soluzione dell'asilo-quiz. Ho cercato di farle ragionare

sul fatto che negli ultimi tempi siete stati sommersi da problemi di ben

altra portata, ma le mie nipoti non tengono in gran conto l'ipotesi che

possano esistere ragioni diverse dalla loro. Se questo aspetto del loro

carattere dipenda dal patrimonio genetico della mia famiglia o da quello

delle famiglie cui e' toccato in sorte di imparentarsi con la mia e'

questione sulla quale ciascuno di voi si sara' formato, nel corso di questi

anni, un'opinione personale; tuttavia, nel corso della discussione, Alice e

Lucia mi hanno fatto notare che giovedi' 17 Giugno dovrebbe avere inizio

l'esame, da parte della Commissione affari costituzionali della Camera, del

disegno di legge sull'asilo. Hanno poi aggiunto che, se non vi rimando il

testo del quiz entro oggi, dandovi tempo fino a domani per risolverlo, mi

diseredano. Perdurando la crisi dell'ENEA, non posso permettermelo.

 

Obbedisco, quindi.

 

Domani vi mandero' la soluzione.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

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In un paese lontano, un re crudele e dispotico fu abbandonato dalla moglie,

che fuggi' all'estero col gran ciambellano. Per vendicarsi, sia pure

indirettamente, il re decise di emanare un orribile decreto: tutte le donne

del paese avrebbero subito l'amputazione della mano destra.

 

Una ragazza di quel paese, che era stata appena assunta come hostess dalla

compagnia di bandiera approfitto' della propria condizione e, prima ancora

che polizia ed esercito del paese si disponessero a dare attuazione al

decreto, essendo imbarcata su un volo diretto a Roma, decise, all'arrivo a

Fiumicino, di chiedere asilo. Non lasciava affetti nel suo paese, se non il

padre, che, comunque, non avrebbe corso rischi diretti per via del decreto.

 

Il Parlamento italiano aveva appena approvato la nuova legge sull'asilo.

Dopo un faticoso iter al Senato, durato molti mesi, il testo (vedi

http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/1998/novembre/asilo-senat

o-approvato.html),

alla Camera, era stato blindato e approvato in poche settimane senza

ulteriori modifiche.

 

La ragazza ebbe, durante il primo anno di permanenza in Italia, qualche

difficolta' di ambientamento: aveva nostalgia della sua terra, ma

soprattutto le mancava il padre. D'altra parte, il padre stesso era anziano

e avrebbe dovuto vivere a carico di lei, e non avrebbero potuto farcela con

i pochi soldi che la ragazza guadagnava facendo la traduttrice.

 

Un giorno pero' una vicina le segnalo' che una ditta di Milano cercava una

corrispondente in lingue estere. La ragazza si presento' al colloquio e fu

assunta. Lo stipendio era buono e le avrebbe consentito di mantenere

decorosamente il padre. Decise cosi' di avviare la procedura per il

ricongiungimento familiare.

 

Quattro mesi dopo il padre, ottenuto il visto di ingresso in Italia, si

imbarco' sul volo settimanale per l'Italia. Era molto emozionato: da un

anno e mezzo non aveva notizie dalla figlia. In casa non aveva telefono, e

c'era pericolo che i funzionari della polizia controllassero la posta. Si

erano scambiati cosi' solo qualche cartolina, con poche notizie evasive

sulle condizioni di salute; ma non sapeva quasi niente di come la figlia se

la passasse.

 

Sull'aereo trovo' posto accanto ad un'avvocatessa di Bologna; era

un'esperta di diritto dello straniero. La cosa lo interessava in modo

particolare, ora che stava per trasferirsi in Italia. Le racconto' della

figlia, di come fosse fuggita in Italia e di come ora fossero sul punto di

riabbracciarsi.

 

"Sua figlia e' sposata?" gli chiese l'avvocatessa.

 

"No" rispose il vecchio. "Che cosa sta leggendo?" chiese poi a sua volta.

 

"E' una rivista giuridica di cui sono curatrice" rispose l'avvocatessa.

 

"Posso dare uno sguardo, quando ha finito?"

 

"La prenda pure" fece l'avvocatessa, "ne ho un'altra copia". La rivista

conteneva, in un inserto, tutte le norme relative alla condizione dello

straniero in vigore in Italia (vedi

http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/1998/luglio/testo-unico.h

tml). Il vecchio si immerse nella lettura.

 

Quando ebbe finito, chiese all'avvocatessa: "Posso tenere l'inserto? Vorrei

farlo leggere a mia figlia e a mio genero".

 

"Lo tenga pure" disse l'avvocatessa. Poi aggiunse: "Suo genero? Aveva detto

che sua figlia non e' sposata!".

 

"Non conoscevo ancora bene le vostre leggi" replico'  il vecchio con aria

furbetta.

 

 

Quesito: che cosa aveva scoperto il vecchio?