Date: 9:28 AM 10/1/99 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: emendamenti asilo (verso l'epilogo?)
Cari amici,
giusto per tenere in allenamento la vostra
intelligenza fin dal primo
mattino, vi mando la bozza del documento sugli
emendamenti, aggiornata
(siamo alla n.12) in base alle correzioni -
per lo piu' di carattere
formale - pervenute in questi giorni. Le
modifiche rispetto alla bozza n.11
sono evidenziate in grassetto, onde non
abusare della suddetta
intelligenza. Non allarmatevi: non c'e'
bisogno di riconvocare gli Stati
Generali dei vostro organismi (intendo dire
"degli organismi cui
appartenete") per approvare la modifica
da "diritti umani" a "diritti
dell'uomo". Due questioni sono pero'
sostanziali, e ve le segnalo:
1) E' stato introdotto un ulteriore
emendamento all'articolo 10 per
prevedere (forse pleonasticamente - non so:
faccio il fisico) la
possibilita' di chiedere, in caso di appello,
la sospensione della
decisione negativa della Commissione e del
relativo allontanamento
(sospensione prevista, finora, solo per il
tempo necessario per il
procedimento giurisdizionale di prima
istanza).
2) Riguardo alla questione del trattenimento
nei Centri di permanenza
temporanea, sollevata da Gianfranco Schiavone
e da Lorenzo Trucco (vedi
anche il messaggio di Humburg che sto per
girarvi), ho ragionato nel modo
seguente:
- L'emendamento delineato da Schiavone mira a
evitare il trattenimento
coattivo nei CPT. Cosi' come e' scritto,
pero', non chiarisce in che cosa
consista l'obbligo di permanenza in capo al
richiedente e ai suoi
familiari, non fissa dei limiti di tempo per
tale permanenza (peggiorando
cosi' il testo del ddl), prevede la decadenza
della richiesta di asilo in
caso di violazione dell'obbligo.
- Certamente questi limiti non sono dovuti
alle effettive intenzioni di chi
propone l'emendamento, ma solo al tentativo di
proporlo in fretta.
- Il ddl, che su questo punto - insisto - non
e' affatto forcaiolo,
prevede, d'altra parte, che, scaduti i termini
per la permanenza nel
centro, il richiedente e i suoi familiari
siano ammessi sul territorio, con
un apposito permesso di soggiorno, con
l'obbligo di rimanere nel territorio
del Comune indicato (in un delizioso centro di
accoglienza o, se non
bisognosi, in un lussuoso attico).
- Ho provato allora a riformulare
l'emendamento (all'articolo 6) in modo da
aggirare semplicemente la previsione di
trattenimento nei CPT, prevedendo
direttamente l'ammissione sul territorio con
le modalita' sopra citate.
Per vostra comodita', vi mando, in un
documento separato, un quadro
sinottico con due versioni della parte in
discussione dell'articolo 6: la
colonna di destra rappresenta la versione che
NON tiene conto di tale
emendamento (precedente - diciamo - alle
osservazioni di Schiavone): la
colonna di sinistra rappresenta la versione
emendata nel modo descritto.
In generale, raccomando di tenere nella
massima considerazione le
raccomandazioni di Jurgen Humburg sui tempi
della discussione: il ddl e'
tornato in Commissione e, mentre a Roma si
discute, Sagunto e' difesa dalla
buona volonta' di qualche parlamentare.
Cordiali saluti
sergio briguglio
p.s.: non fidate troppo sulla mia
disponibilita' per questo fine-settimana:
Alice incombe ed e' troppo arrabbiata con voi,
per via del quiz, per
prestarvi lo zio.
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Disco_3:asilo-camera-emendamenti-12.doc (WDBN/MSWD) (00000A46)
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