Date: 9:36 AM 12/14/99 +0100

From: Sergio Briguglio

Subject: ricevo da Fulvio Vassallo e giro

 

Cari amici,

ricevo da Fulvio Vassallo il messaggio seguente, che giro scusandomi con

chi l'avesse gia' ricevuto.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

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Su invito di Dino Frisullo da Roma, invio di nuovo il documento approvato

in occasione del Controvertice di Firenze del 19-20 novembre scorso e

comunico che

SABATO 18 DICEMBRE alle ore 10

presso il CENTRO DI ACCOGLIENZA AUTOGESTITO VITTORIO EMANUELE DI OSTIA -

LUNGOMARE TOSCANELLO

si terrà una riunione dei partecipanti al Controvertice di Firenze e di

quanti vogliano aderire alle proposte elaborate nel documento che segue.

Fulvio Vassallo Paleologo - Palermo - t.0348-3363054

 

>

> APPELLO

> APPROVATO IN OCCASIONE DEL "CONTROVERTICE DI FIRENZE"

> 19-20 NOVEMBRE 1999

>

> Se la civiltà di un paese si misura sul metro dello "straniero" ospite

o

> esule, un'Italia incivile sta per festeggiare il nuovo millennio e il suo

> Giubileo.

>

> Per noi il '99 non è solo il decennale della caduta di un Muro, ma

della

> costruzione di un altro muro. E' il decennale della morte di Jerry

Masslo e

> della grande speranza di convivenza e uguaglianza che si espresse nella

> manifestazione in sua memoria. Dieci anni fa a Firenze una grande

> Convenzione nazionale mise nero su bianco il sogno di un nuovo patto di

> cittadinanza. Oggi da Firenze denunciamo l'incubo di una nuova apartheid.

>

> I nostri mari e i nostri confini sono ingombri di cadaveri. Le nostre

città

> sono piene di donne e uomini costretti alla clandestinità e relegati

nei

> ghetti. Per loro sono state inventate nuove prigioni. In Italia approdano

> ogni anno decine di migliaia di vittime del neoliberismo, della sua

miseria

> e delle sue guerre. Costretti a entrare dalla finestra, perché le porte

> sono ipocritamente sbarrate. Costretti a muoversi in punta di piedi, come

> intrusi, o nel migliore dei casi destinati al lavoro servile e ad una

> precaria legalità da vigilati speciali.

>

> Questo è l'amaro bilancio di un decennio. Tutto è libero, tranne le

> persone. Il nuovo muro passa non solo nei mari e alle frontiere, ma nelle

> città, nell'immaginario collettivo, nel senso comune indotto dal

razzismo

> istituzionale  mediatico. L'insicurezza e il disagio sociale si scaricano

> su chi è già escluso dai diritti civili e discriminato nell'accesso

alle

> garanzie sociali.

>

> Per noi gli immigrati sono compagni nel lavoro, nella formazione e nelle

> lotte sociali, i profughi e gli esuli sono compagni nella lotta per un

> mondo nuovo. Noi giudichiamo con loro occhi le promesse dei Grandi della

> terra, ed è un giudizio severo.

>

> L'Italia poteva e doveva usare la sua posizione mediterranea e per la sue

> recente esposizione alle migrazioni e agli esodi per anticipare un'Europa

> diversa dalla fortezza che ha ucciso tanti Jerry Masslo e tante Semira

> Adamu. Finora non ha saputo e voluto farlo. L'ha fatto, dal basso, un

> arcipelago di esperienze di convivenza e di lotta comune per la casa e i

> servizi, di autogestione dell'accoglienza, di contestazione dei luoghi

> dell'esclusione e della segregazione. Queste esperienze devono oggi

> "mettersi in rete" e proiettarsi sul piano nazionale e internazionale per

> conquistare un quadro legislativo e normativo più avanzato per tutti i

> cittadini stranieri che sono venuti e verranno in Italia e in Europa.

>

> Proponiamo per il 18 dicembre un  incontro nazionale a Roma, ed entro

> la primavera un incontro europeo a Bologna, aperti a tutti i soggetti che

> si riconoscano in questi obiettivi:

>

> 1. rifiuto dei centri di detenzione, blocco di quelli progettati e

chiusura

> di quelli esistenti, anche con una pratica di controllo, presenza e

> denuncia puntuale delle violazioni dei diritti umani e costituzionali che

> vi si verificano, ma nel rifiuto di ogni ipotesi di cogestione della

> segregazione di uomini e donne colpevoli di nient'altro che della ricerca

> di una vita migliore;

> 2. una nuova legge sull'asilo coerente con l'articolo 10 della

> Costituzione, che quindi riconosca il diritto d'asilo, sia in Italia sia

> presso le sue sedi diplomatiche all'estero, a chiunque sia a rischio di

> persecuzione o discriminazione, eliminando ogni discrezionalità della

> polizia di frontiera e garantendo la difesa legale, l'accoglienza di

> profughi e richiedenti asilo in strutture non segreganti e il loro

> inserimento sociale;

> 3. legalizzazione di tutti coloro che l'hanno chiesta, eliminando il

gioco

> perverso delle "prove" di presenza, domicilio o lavoro e revocando le

> espulsioni e i dinieghi già comminati, ed estensione della sanatoria a

> tutti coloro che sono presenti in Italia, anticipando e avviando così

>una

> politica stabile di ingressi legali per ricerca di lavoro;

> 4. conquista di diritti civili quali il trasferimento dalle questure ai

> comuni delle competenze per il soggiorno, l'eliminazione di tutte le

> ipotesi di revoca del soggiorno, l'acquisizione automatica della

> cittadinanza per nascita o naturalizzazione senza perdita della

> cittadinanza d'origine, il diritto di voto.

>

> Proponiamo che su questi obiettivi si organizzino in tutte le città,

> intorno al capodanno del nuovo millennio, momenti di forte visibilità

> dell'Italia rimossa e sommersa dei "clandestini", dei rom, dei profughi

> kurdi e slavi, insomma di tutte le vittime delle guerre, del

> proibizionismo, dell'esclusione e del razzismo, per la loro libertà di

> circolazione in Italia e in Europa e la piena uguaglianza nei diritti

> civili e sociali.

>

> Adesioni a Firenze: Casa dei diritti sociali tel-fax 055.2341020 -

> Movimento di lotta per la casa tel-fax 055.330447