Date: 4:39 PM 3/10/00 +0100

From: Sergio Briguglio

Subject: messaggio di Elena Rozzi

 

Cari amici,

giro il seguente messaggio inviatomi da Elena Rozzi.

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

 

>X-Originating-IP: [62.10.35.163]

>From: "Elena Rozzi" <e_rozzi@hotmail.com>

>To: briguglio@frascati.enea.it

>Subject: controllo della Magistratura sulle espulsioni

>Date: Thu, 09 Mar 2000 23:56:43 PST

>Mime-Version: 1.0

>

>

>Caro Sergio,

>ti pregherei di inviare questo appello alla mailing-list.

>

>L’appello prende spunto da un episodio verificatosi due settimane fa a

>Torino, per denunciare il comportamento illegittimo della Questura di Torino

>e per proporre concretamente una modifica della legge che potrebbe

>migliorare il livello di garanzia dei diritti dei cittadini trattenuti nei

>Centri di Permanenza Temporanea.

>

>Lo invieremo alle istituzioni destinatarie dell'appello all'inizio della

>settimanza prossima.

>

>Ciao,

>elena

>

>

>

>Al Presidente della Repubblica

>Al Presidente del Senato

>Al Presidente della Camera dei Deputati

>Ai gruppi parlamentari

>Al Presidente del Consiglio dei Ministri

>Al Ministro dell’Interno

>Al Ministro di Grazia e Giustizia

>Al Consiglio Superiore della Magistratura

>Al Questore di Torino

>Al Prefetto di Torino

>Al Presidente del Tribunale di Torino

>

>

>

>Torino, marzo 2000

>

>Accade a Torino che un ragazzo rumeno presenti domanda di regolarizzazione e

>che debba attendere un intero anno (dal febbraio 1999 al febbraio 2000) per

>ricevere una risposta.

>Intanto, nell’attesa della risposta, il datore di lavoro che aveva firmato

>l’impegno ad assumerlo (forse stanco di attendere mesi e mesi senza poterlo

>impiegare regolarmente) decide di non mantenere l’impegno. Nel settembre ’99

>S. trova un altro datore di lavoro e si presenta allo sportello adibito alle

>procedure di regolarizzazione, per la firma del nuovo contratto.

>Ma la modifica non viene registrata dalla Direzione Provinciale del Lavoro,

>ente che deve effettuare gli accertamenti sul contratto di lavoro: la

>verifica viene quindi svolta in relazione al primo datore di lavoro, che

>naturalmente non si presenta.

>Si avvia così un meccanismo inarrestabile che da un banale errore (la

>mancata registrazione di una modifica del contratto di lavoro) porterà

>all’espulsione di S.

>

>La Direzione Provinciale del Lavoro, infatti, comunica alla Questura che il

>datore di lavoro non si è presentato, informazione che viene a sua volta

>comunicata dalla Questura alla Prefettura. La Prefettura dispone perciò che

>non possa essere revocato un vecchio decreto di espulsione che S. aveva

>ricevuto nel giugno del 1998. A causa di questo precedente provvedimento di

>espulsione non revocato la Questura respinge la domanda di regolarizzazione.

>S. si presenta in Questura il 19 febbraio 2000 per ritirare l’esito della

>domanda di regolarizzazione: riceve il rigetto e viene trattenuto nel Centro

>di Permanenza Temporanea affinchè l’espulsione possa essere eseguita non

>appena sia disponibile il vettore.

>

>Ma il Magistrato che deve convalidare il trattenimento nel Centro, informato

>dei fatti e ritenendo quindi che S. avrebbe potuto impugnare con successo il

>provvedimento di rigetto davanti al T.A.R., dispone che debba

>"procrastinarsi l’esecuzione dell’espulsione in attesa dell’udienza per la

>sospensione nel radicando giudizio avanti al T.A.R."

>Il giorno successivo (il 22 febbraio) la Questura di Torino, disattendendo

>il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, esegue l’espulsione

>accompagnando S. alla Malpensa e imbarcandolo sull’aereo per Bucarest.

>

>A seguito delle rimostranze dell’avvocato, il Dirigente dell’Ufficio

>Stranieri della Questura comunica telefonicamente a quest’ultimo che

>l’Amministrazione ritiene illegittimo il provvedimento dell’Autorità

>Giudiziaria e che quindi lo disattende eseguendo immediatamente l’espulsione

>di S.

>Poco dopo questa telefonata l’avvocato riceve via fax un nuovo provvedimento

>del Magistrato, che revoca la disposizione del giorno precedente.

>*****

>

>

>Questa storia (insieme ad altri tre casi analoghi verificatisi nell’ultimo

>mese) è solo un esempio tra i tanti di come la vita del cittadino straniero

>nel nostro paese sia posta totalmente nelle mani delle Forze dell’Ordine,

>senza che sia possibile alcun effettivo controllo da parte dell’Autorità

>Giudiziaria.

>

>Riteniamo una grave violazione dei più elementari principi del diritto il

>fatto che una parte in causa, a fronte di un provvedimento giudiziario

>ritenuto illegittimo, lo disattenda volontariamente; il che è ancora più

>sorprendente se si considera che la parte in causa è una parte pubblica. E’

>noto, infatti, che l’eventuale illegittimità di un provvedimento

>giurisdizionale deve essere fatta valere ricorrendo agli strumenti

>processuali previsti dall’ordinamento e non con una unilaterale

>dichiarazione di illegittimità cui consegue la materiale disapplicazione del

>provvedimento del Magistrato.

>

>

>Ma la sostanziale vanificazione del controllo giudiziario non discende solo

>dal comportamento delle Questure: è la normativa stessa a determinare una

>vero e proprio annullamento del diritto alla difesa, e il discutibile

>provvedimento del Magistrato di Torino è indice di un disagio avvertito

>dalla stessa Magistratura .

>

>L’Autorità Giudiziaria, infatti, nell’udienza di convalida è chiamata

>unicamente a convalidare il provvedimento di trattenimento nel Centro di

>Permanenza Temporanea (con la sola eccezione di un provvedimento di

>espulsione appena emesso contro cui sia presentato ricorso). Non ha alcuno

>strumento per sospendere l’esecuzione dell’espulsione: anche in assenza di

>convalida, l’espulsione viene comunque eseguita dalla Questura non appena

>ciò sia possibile.

>

>

>Chiediamo quindi che il Parlamento o il Governo (utilizzando la delega

>legislativa prevista dalla legge 40/98, art. 47, co.2) intervengano per

>rendere più effettivo il controllo giurisdizionale sull’operato

>dell’Amministrazione.

>

>In particolare l’Autorità Giudiziaria competente alla convalida del

>provvedimento di trattenimento dovrebbe avere la possibilità - sia in sede

>di udienza di convalida, sia successivamente, d'ufficio o ad istanza di

>parte - di disporre la sospensione dell’esecuzione dell’espulsione almeno

>nei casi in cui:

>a) il cittadino straniero abbia richiesto il rilascio o il rinnovo del

>permesso di soggiorno (anche tramite procedure di regolarizzazione) e la

>richiesta sia stata rigettata, ovvero il permesso di soggiorno gli sia stato

>revocato, se le motivazioni del rifiuto o della revoca sono tali per cui

>l’Autorità Giudiziaria competente alla convalida ritenga che il ricorso al

>T.A.R. possa essere esperito con successo;

>b) il cittadino straniero risulti compreso in una delle categorie per le

>quali l’art. 19 del T.U. 286/98 prevede il divieto di espulsione e

>respingimento: minori; conviventi con parenti entro il quarto grado o il

>coniuge, di nazionalità italiana; donne in stato di gravidanza o nei sei

>mesi successivi alla nascita del figlio; titolari di carta di soggiorno;

>persone che rischiano persecuzioni per motivi di razza, di sesso, di lingua,

>di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni

>personali o sociali.

>

>

>

>

>

>

>Riteniamo improrogabile, per uno Stato di diritto, che venga attuata una

>modifica legislativa al fine di garantire il diritto di difesa dei cittadini

>stranieri trattenuti, in attesa che sia rivisto l'istituto stesso dei Centri

>di Permanenza Temporanea: istituto di cui sono ormai evidenti, come

>sostenuto da autorevoli giuristi, i rilevanti aspetti di incostituzionalità.

>

>

>

>Rete d’urgenza contro il razzismo

>A.Me.Cu (Associazione Mediatori Culturali)

>AIZO (Associazione Italiana Zingari Oggi)

>ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione)

>Associazione Frantz Fanon

>Comitato "Oltre il razzismo"

>Gruppo Abele

>Sanabil

>Servizio Migranti della Chiesa Evangelica Valdese di Torino

>Lunaria

>.Zip - Cooperativa Senza Frontiere

>

>______________________________________________________

>Get Your Private, Free Email at http://www.hotmail.com

>