Date: 2:58 PM 5/18/00 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: espulsioni di stranieri che lasciano
volontariamente l'
Cari amici,
ricevo questo messaggio da Trieste, e ve lo
trasmetto. Evidentemente la
lettera a Bianco (spedita effettivamente
martedi' scorso dal gruppo di
Riflessione dell'Area Religiosa; vedi
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2000/maggio/)
era
mossa da un timore fondato. L'imbecillita'
trova sempre modo di esprimersi,
sia pure in modo aulico.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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>From: "Centro Servizi Immigrati"
<centrimm@tin.it>
>To: "Sergio Briguglio"
<briguglio@frascati.enea.it>
>Subject: espulsioni di stranieri che
lasciano volontariamente l'Italia
>Date: Thu, 18 May 2000 14:12:49 +0400
>MIME-Version: 1.0
>X-Priority: 3
>X-MSMail-Priority: Normal
>X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE
V5.00.2615.200
>
> Caro Sergio, non so se sei ancora in tempo per
la lettera a Bianco.
>Abbiamo recuperato con certezza il caso di
una donna jugoslava con
>permesso di soggiorno scaduto, che stata
espulsa al valico aeroportuale
>di
Ronchi dei Legionari, proprio nell'atto di salire sull'aereo che
>l'avrebbe riportata a Belgrado. Ti cito, a scanso di equivoci, ci che
ha
>scritto il giudice del Tribunale di Gorizia a giustificazione del
rigetto
>del ricorso presentato dall'interessata, che chiedeva l'annullamento del
>provvedimento: "(...) Ritiene questo giudice che, anche a voler
>ritenere che effettivamente la ricorrente
si trovasse gi a bordo
>dell'aereo jugoslavo (traendosi elementi contrari sia dalla relazione
>redatta dalla Questura, secondo cui la (omissis) venne rintracciata
>invece presso l'aeroporto, sia dalla copia del passaporto sul quale non
>risulta impresso il timbro di uscita), la doglianza sia
infondata".
>Comunque siano andate le cose, la donna
sarebbe stata comunque fermata
>nell'atto di presentarsi al controllo di
frontiera. Tra l'altro,
>l'interessata stava facendo rientro in
patria, per attendere il rilascio
>del visto per lavoro subordinato
dall'Ambasasciata Italiana di
Belgrado,
>in quanto il suo futuro datore di lavoro
aveva saputo da pochi giorni che
>la sua richiesta di ottenere
un'autorizzazione al lavoro subordinato per
>la
donna era stata concessa dall'Ufficio Provinciale per l'Impiego di
>Gorizia. Il giudice ha solamente ridotto l'interdizione dall'ingresso in
>Italia, da cinque a tre anni. L'episodio si verificato
sabato 22 aprile
>2000. Ciao, Michele
>