Date: 11:54 AM 6/22/00 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: appello della FCEI sulla tragedia di
Dover
Cari amici,
vi giro il testo di un appello della
Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia agli organismi ecumenici
europei e alle chiese
sorelle europee sulla tragedia di Dover.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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"LA TRAGEDIA DI DOVER"
La tragedia della morte di 58 richiedenti
asilo e migranti richiede una
nostra reazione: non credo che basti una
denuncia dei fatti. Oltre alla
tristezza e alla rabbia dobbiamo fare proposte
chiare che vanno oltre la
richiesta generalizzata di controlli pi
severi alle frontiere e la
persecuzione penale dei trafficanti.
La mancanza di controlli alle frontiere
esterne dell'Unione Europea e la
mancata punizione dei trafficanti non sono la
causa primaria della morte di
molti richiedenti asilo e migranti che cercano
di raggiungere l'Europa.. La
vera causa l'assenza di politiche positive a
livello europeo e nazionale
sull'asilo e l'immigrazione.
1)
la verit che nonostante le norme penali che permettono la
persecuzione dei trafficanti, questi solo
raramente vengono condannati, e
anche se in qualche caso saranno puniti,
questo non ridurr il fenomeno.
Finch ci saranno persone che hanno bisogno di
chiedere asilo o che sono
costrette ad emigrare, il traffico criminale
di uomini e donne continuer,
con costi crescenti in denaro e in vite umane.
Pi sar difficile di
entrare in Europa, pi aumenteranno i prezzi
dei trafficanti e
peggioreranno le condizioni durante i viaggi.
Per combattere concretamente questa piaga
servono leggi e politiche che
diano risposte reali a chi ha assolutamente
bisogno di lasciare il proprio
paese, sia per motivi di persecuzione politica
(asilo politico), sia per
motivi di povert assoluta ( migrazione
forzata). Solo se ci sono
alternative legali per entrare in Europa le
persone in difficolt non
dovranno pi ricorre agli interventi dei
trafficanti e degli scafisti. Solo
se questi vedranno che la richiesta diminuisce
perderanno l'interesse
criminale per questo commercio di uomini.
2)
Non si combatte il fenomeno con controlli pi severi alle frontiere
esterne dell'Europa. Al contrario, questi
faranno incrementare le forme
peggiori di sfruttamento della migrazione
irregolare. Aumentando il rischio
di essere intercettati aumenteranno i prezzi e
lo sfruttamento, molte vite
in pi saranno messe in pericolo, con
l'abbandono della "merce" in
containers o in mare. Quello che serve
veramente sono una migliore
procedura di ammissione sul territorio per i
richiedenti asilo, cosicch le
persone che hanno bisogno di protezione
potranno essere sicure che la loro
richiesta sar accolta alla frontiera, e che
non dovranno temere un
immediato rimpatrio. Altrimenti ovvio che
una persona che cerca
protezione tenter ad entrare in Europa con
l'aiuto di trafficanti
illegali. Questo vale per tutti i richiedenti
asilo in base alla
Convenzione di Ginevra, ma anche per i cos
detti "rifugiati umanitari".
3)
Chi costretto ad emigrare p.e. a causa di povert estrema deve poter
trovare alternative all'immigrazione illegale
con l'aiuto dei trafficanti
criminali. Oltre alla possibilit di entrare
come richiedente asilo ci
devono essere altre possibilit reali e legali
per entrare in Europa. La UE
non ha solo bisogno di una armonizzazione di
una legislazione avanzata per
l'asilo,
ma probabilmente ha bisogno ancora di pi una armonizzazione di
una comune politica aperta e positiva per
l'immigrazione. Serve una
legislazione realistica e aperta per
l'immigrazione per motivi di lavoro,
dato che esiste in molti paesi europei un
concreto bisogno di mano d'opera.
Lo stesso vale per la possibilit di entrare
in Europa per motivi di studio
e di formazione.
Il Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI si
rende conto che queste
proposte non risolveranno tutti i problemi, ma
potrebbero, se applicate
correttamente, ridurre la perdita di vite umane.
Denunciamo la gravit dei fatti di Dover, solo
uno dei tragedie in questo
campo, non solo come un atto criminale dei
trafficanti, ma denunciamo la
responsabilit per questi fatti da parte dei
governi e delle forze
politiche che rifiutano una corretta politica,
legislazione ed applicazione
elle norme esistenti in materia di asilo e di
immigrazione. Una politica
restrittiva e senza alternative migratorie si
rende complice di fatti come
Dover o Otranto.
Roma, 21.6.2000
Annemarie Dupr