Date: 10:52 AM 7/18/00 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: sulle misure contro lo sfruttamento
della prostituzion
Cari amici,
ricevo e giro il seguente interessante
messaggio in relazione alle proposte avanzate, una decina di giorni fa, sulle
misure contro lo sfruttamento della prostituzione straniera
(http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2000/luglio/). Saranno
benvenuti ulteriori contributi alla discussione.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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Gentile Sig. Briguglio,
mi chiamo Francesca Nicodemi e mi occupo della
consulenza e assistenza legale nell'ambito del Progetto C.I.P.(Collegamento
Interventi Prostituzione), operante a Firenze tramite una rete di
associazioni e cooperative che si occupano di offrire accoglienza e altri
servizi alle ragazze che riescono a sottrarsi al racket della prostituzione.
Ho ricevuto, tramite l'Ufficio Immigrati del
Comune di Firenze, la sua interessantissima proposta relativa alla
modifica dell'art. 12 comma 3 del T.U.
Mi sembra molto interessante. Uno dei maggiori
problemi con cui ci scontriamo ogni giorno quello di non poter garantire alle
ragazze che si rivolgono a noi e che decidono di denunciare i propri
sfruttatori, la sicurezza che questi ultimi resteranno in carcere a lungo. Spesso
addirittura non possiamo neanche garantire che ci vadano in carcere!
Questo riduce le nostre possibilit di
intervento e riduce la fiducia che le ragazze ripongono in noi. Come possiamo
promettere loro sicurezza e incolumit personale e della propria famiglia
quando invece poi ci troviamo a doverle nascondere perch i magnaccia o le
madame continuano a girare imperturbati per la citt o a viaggiare su e gi con
i paesi d'origine?
La collaborazione con la Giustizia preziosa
per il rilascio del permesso di soggiorno ai sensi dell'art. 18 T.U. Ebbene:
Il c.d. "secondo binario" previsto
dal combinato disposto dall'art. 18 D.Lgs. 286/98 e l'art. 27 D.P.R. 394/99 -
in base al quale il permesso di soggiorno pu essere rilasciato anche senza
denuncia, a costo che il Questore valuti l'esistenza dei presupposti necessari
- non funziona. La ragazza si trova comunque a doversi esporre e a dover
collaborare con l'Autorit Giudiziaria.
Occorre dunque che la ragazza, per ottenere il
permesso di soggiorno, sporga denuncia ( e gi qui qualcosa non torna, dal
momento che la ratio della norma non certo "premiale").
Per di pi deve farlo a suo rischio e pericolo, senza alcuna tutela??! Non
biasimiamo quelle ragazze che ci hanno confidato che preferiscono tornare nel
proprio paese piuttosto che fare i nomi di coloro che potrebbero distruggere la
vita loro e dei familiari.
Al dil del permesso di soggiorno comunque,
ogni persona che sia vittima di un reato deve avere il diritto di tutelare
la propria sicurezza sporgendo denuncia nei confronti di coloro che lo hanno
commesso e a non vedere che poi questi stessi riescono a cavarsela con un
patteggiamento o con una breve detenzione.
Mi scuso se mi sono dilungata, ma un tema
che mi sta davvero molto a cuore, e che spero di poter approfondire ancora con
Lei.
La domanda che le rivolgo come poter
intervenire in modo efficace: secondo quali canali insomma portare avanti
questa proposta.
Lieta dell'incontro, resto in attesa di una
Sua.
Distinti saluti
Dott.ssa Francesca
Nicodemi