Date: 11:04 AM 3/27/01 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: conversione del permesso di soggiorno
Cari amici,
ricevo da Trieste e diffondo la seguente
risposta al quesito posto dall'Avv. Tallarico. A completamento della risposta,
segnalo che la circolare del Min. della Sanita' cui si fa riferimento e'
reperibile alla pagina
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2000/aprile/.
Alla stessa pagina si puo' trovare il
vademecum del Min. Interno in cui si da' un'interpretazione ampia del disposto
dell'art. 39, co. 7 del Regolamento di attuazione, relativo alla conversione
del permesso di breve durata in permesso per lavoro autonomo.
Infine, faccio osservare come l'art. 5, co. 9
del Testo Unico, preveda che un permesso possa essere convertito quando,
mancando requisiti e condizioni per il suo rinnovo, sussistano invece quelli
previsti per il rilascio di permesso ad altro titolo.
Per inciso, ritengo che, in assenza di
disposizioni di legge o di regolamento esplicitamente contrarie, questo
principio debba ritenersi applicabile anche alla conversione del permesso di
soggiorno "per minore eta'" in permesso per lavoro, in contrasto con
quanto stabilito dalla circolare del Min. Interno del 13 novembre scorso
(http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/gennaio/).
Opinioni dell'ASGI su entrambe le questioni
sono benvenute.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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From: "Centro Servizi Immigrati"
<centrimm@tin.it>
To: "Sergio Briguglio"
<briguglio@frascati.enea.it>
Subject: R: conversione in permesso per lavoro
autonomo
Date: Mon, 26 Mar 2001 17:19:18 +0400
X-Priority: 3
Status:
Caro Sergio, ci stiamo occupando qui a Trieste
di un caso simile a quello
segnalato dall'Avv. Tallarico, per cui ti
chiedo di girargli questo mail di
risposta. Da quel che ho capito, stata
commessa un'inesattezza da parte
della Questura che ha rilasciato il p.d.s. per
motivi di salute:
l'interessata, infatti, in virt della sua
condizione di inespellibilit
legata alla nascita del figlio (come dice l'art.
19 del T.U.), avrebbe
dovuto ricevere un permesso di soggiorno per
motivi di cure mediche (ex
lett. c, comma 1, art. 28 del D.P.R. 394)
valido fino a 6 mesi dopo la
nascita del bambino e non un p.d.s. per motivi
di salute. Il p.d.s. per
motivi di salute esiste ed concedibile in
via esclusivamente eccezionale
come prolungamento di un precedente p.d.s. che
d luogo all'iscrizione
obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale
(8 casi: lavoro subordinato,
lavoro autonomo, motivi familiari, concessione
asilo, asilo umanitario,
richiesta asilo, attesa adozione e
affidamento, acquisto di cittadinanza),
quando il titolare abbia contratto una
malattia o subito un infortunio o
malattia professionale che non consentano di
lasciare il territorio
nazionale in caso di scadenza del p.d.s (vedi
circolare del Ministero della
Sanit del 24 marzo 2000). Anche a Trieste,
fino a qualche settimana fa,
tutte le donne nella condizione prevista della
lett. d), comma 2, art. 19
T.U. ricevevano un p.d.s. per salute, anzich
per cure mediche (come
previsto dal regolamento): poi, su nostra
segnalazione, l'Ufficio Stranieri
si "accorto" dell'errore e ha
cambiato linea, concedendo il p.d.s.
previsto dalla legge (differenza di non poco
conto, questa, in quanto il
p.d.s. concesso per cure mediche ex lett. c,
comma 1, art. 28 del D.P.R. 394
prevede l'iscrizione obbligatoria del
possessore al S.S.N., sempre dalla
circolare del Ministero della Sanit citata).
Sembra infatti che fosse
proprio quest'ultimo il motivo per cui la
Questura di Trieste non concedeva
il p.d.s. previsto dal regolamento. Come dire:
"siamo costretti a concederti
un p.d.s. in quanto sei inespellibile, ma
almeno non ti diamo quello che ti
iscrive obbligatoriamente al S.S.N., cos
sarai costretta a pagarti da sola
le eventuali spese mediche che dovrai
sostenere per te e per tuo figlio"
(altro poi il discorso che ci ha fatto un
ispettore dell'Ufficio Stranieri
in "camera caritatis", dicendoci che
i p.d.s. per cure medice ex art. 28
regolamento non venivano concessi, anche
perch sulle stampanti elettroniche
in dotazione alla Questura di Trieste non era
prevista la dizione "cure
mediche" e quindi avrebbero dovuto
scriverli a mano!). Forse, questi
ragionamenti sono validi anche per la Questura
che ha rilasciato il p.d.s.
per motivi di salute.
Al di l di questo, non siamo a conoscenza di
questa fantomatica circolare
del Ministero di cui parla la Questura di
Padova, ma considerato che secondo
quanto riportato dalla circolare del Ministero
della Sanit citata sopra, il
p.d.s. per motivi di salute dovrebbe essere
concesso solo a chi aveva
comunque intenzione di lasciare l'Italia e non
lo pu fare solo perch si
ammalato, crediamo che da qui potrebbe nascere
la posizione della Questura
di Padova, secondo cui un p.d.s. per motivi di
salute non dovrebbe poter
essere convertito in altro p.d.s. (ma questa
solo una nostra
interpretazione). Credo, comunque, che,
regolamento alla mano, l'interessata
debba andare alla Questura che gli ha
rilasciato il p.d.s. per motivi di
salute e "pretendere" la rettifica
in motivi di cure mediche ex lett. c),
comma 1, art. 28 D.P.R. 394, che sarebbe il
vero p.d.s. che le spetta. E'
possibile che con questa dicitura la Questura di Padova si dica
disponibile
a fare la conversione in p.d.s. per lavoro
autonomo.
Qui a Trieste, comunque, stiamo seguendo un
caso di p.d.s. concesso per
motivi di salute che verr convertito in
lavoro autonomo, in quanto
all'Ufficio Stranieri ci stato detto che -
secondo quanto previsto dal
comma 7 dell'art. 39 del regolamento - tutti i
p.d.s. diversi da quelli che
consentono l'esercizio di attivit lavorative
possono essere convertiti in
lavoro autonomo. A maggior ragione quello per
cure mediche, che previsto
dallo stesso regolamento all'art. 28.
Vedi un po' tu, se la nostra esperienza pu
tornare utile.
Ciao, Michele