Date: 1:29 PM 5/7/01 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: circolare carta di soggiorno;
prefetto di roma
Cari amici,
Silvia Canciani mi ha inviato anche la
circolare del Ministero dell'interno del 23/10/2000 sulla carta di soggiorno.
Potete trovarla alla pagina di maggio 2001 del mio sito.
Se penso a quanto insistemmo perche' nella
legge o nel regolamento venissero specificati i permessi la cui titolarita'
consentiva l'accesso alla carta di soggiorno, e alla resistenza che trovarono
queste richieste, mi viene da concludere che e' inutile scomporsi per delle
vuote elezioni politiche: chi decide, in Italia, sono i funzionari ottusi e
inamovibili.
In proposito, vi segnalo la dichiarazione del
prefetto di Roma, sull'intenzione di revocare il permesso di soggiorno agli
stranieri dediti ad attivita' precarie che infastidiscono i cittadini romani
(se non, addirittura, "agli stranieri dediti ad attivita' precarie, che
infastidiscono i cittadini romani" - la virgola ha un'importanza cruciale
qui). A questa dichiarazione io e Giampiero Cioffredi (ARCI) abbiamo risposto
con il seguente comunicato all'ANSA:
"Riguardo alle dichiarazioni del Prefetto
di Roma, in base alle quali saranno espulsi anche gli immigrati in possesso di
permesso di soggiorno che svolgono attivita' precarie che infastidiscono i
cittadini, sembra utile richiamare il Prefetto stesso al rispetto della legge.
Il Testo unico sull'immigrazione stabilisce, al comma 5 dell'articolo 6, che il
sostentamento dello straniero puo' provenire da lavoro o da qualunque altra
fonte legittima. Dovrebbe essere evidente, anche al Prefetto di Roma, come il
carattere precario di un'attivita' lavorativa non ne infici la legittimita'.
Quanto al fastidio che ne possa derivare al cittadino, viene da chiedere al
Prefetto se, sulla base di questo criterio, non intenda impedire come
illegittime anche le partite di calcio, le processioni religiose, le
manifestazioni di piazza autorizzate, i rientri dalle vacanze e altre siffatte
manifestazioni della liberta' dell'uomo."
Cordiali saluti
sergio briguglio