Date: 10:27 AM 5/31/01 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: lettera al governo; europa
Cari amici,
giro il seguente messaggio di Dino Frisullo
sulla lettera inviata ieri al governo uscente da molte associazioni nazionali e
locali.
Segnalo, alla pagina di
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/maggio/ il
resoconto del Consiglio GAI (Giustizia e affari interni) del 28 e 29 maggio.
A breve vi daro' notizia, grazie alla preziosa
collaborazione di Luciano Scagliotti, del documento di lavoro della Commisisone
sui criteri di ammissione nell'Unione europea (vedi mio messaggio di lunedi').
Cordiali saluti
sergio briguglio
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X-Originating-IP: [151.21.17.105]
From: "senzaconfine"
<senzaconfine@hotmail.com>
Subject: Lettera al governo su permessi e
carta di soggiorno
Date: Wed, 30 May 2001 20:17:37 +0200
X-Priority: 3
Bcc:
X-OriginalArrivalTime: 30 May 2001
18:18:07.0786 (UTC) FILETIME=[E058C8A0:01C0E934]
Status:
All'associazionismo romano
Cari amici,
la lettera qui allegata stata inviata oggi
ai destinatari Bianco, Brutti, Salvi e De Gennaro.
Come d'accordo nella riunione tenuta il 23/5
presso la Fcei, per i presenti alla riunione mi sono regolato in base al
criterio del silenzio-assenso. Con l'eccezione della Casa dei diritti sociali,
che ha fatto pervenire alcune correzioni (accolte nel documento qui allegato,
tranne la proposta di espungerne il problema della "carta di
soggiorno" per trattarlo a parte), e della Comunit di S. Egidio che ha
telefonato per confermare il suo consenso, le altre associazioni non hanno
fatto rilievi e quindi sono state inserite le loro firme.
Quanto agli assenti, l'Arci e la Fondazione
Migrantes hanno letto e approvato. La Caritas, sia diocesana sia italiana, pur
non sottoscrivendo questa lettera far un proprio passo nei confronti del
ministero dell'Interno nello stesso senso - cos mi ha assicurato il
direttore della Caritas romana, don Guerino Di Tora.
Sapete gi che i sindacati confederali
nazionali hanno inviato al ministero, circa una settimana fa, una lettera molto
simile negli obiettivi.
Proporrei che sabato 2 giugno (data simbolica:
l'anniversario del Giubileo dei Migranti e della grande e travagliata
manifestazione degli immigrati in Vaticano; festa della Repubblica, e quindi,
per noi, anche dei nuovi cittadini; vigilia del passaggio delle consegne al
nuovo governo) ci ritroviamo a Roma in un locale pubblico per un'assemblea di
"riconnessione" su questo specifico tema della lotta alla
clandestinit e alla ri-clandestinizzazione di migliaia di lavoratori, anche
"lungo-soggiornanti". E' anche l'ultima data utile prima che gran
parte degli immigrati si disperdano per il lavoro estivo.
A Sergio Briguglio, a Manfred e agli altri che
organizzano siti o mailing-list, chiedo di pubblicare e far circolare questa
lettera.
Cordialmente
Dino Frisullo
dino Frisullo
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Alla cortese attenzione
dell'on.le Ministro dell'Interno Enzo Bianco
dell'on.le Sottosegretario all'Interno Massimo
Brutti
e, per conoscenza, dell'on.le Ministro del
Lavoro Giovanni Salvi
del Capo della Polizia Dr. Gianni De Gennaro
La presente per sollecitare di inserire fra
gli adempimenti che
accompagneranno il passaggio delle consegne al
nuovo governo la soluzione di
due problemi di grandissimo rilievo per una
politica civile dell'
immigrazione.
Ci riferiamo alle 30-40.000 pratiche di
regolarizzazione avviate nel '98 e
tuttora pendenti, e al numero almeno doppio di
pratiche di rinnovo del
permesso di soggiorno sospese per carenza
della certificazione del reddito.
Crediamo che solo motivazioni politiche, che
ora non dovrebbero pi
sussistere, abbiano ritardato finora una
soluzione, del tutto possibile in
sede amministrativa e nel quadro delle leggi e
circolari vigenti.
Un prolungamento della situazione di stallo
affiderebbe al nuovo governo il
gravoso lascito di almeno centomila
"nuovi clandestini": persone che vivono
e lavorano in Italia, alla luce del sole, da
un periodo di almeno tre anni,
ma spesso da dieci anni o pi. Sono evidenti
le conseguenze negative nelle
relazioni sociali specialmente nelle aree
urbane, ma anche e soprattutto nel
mercato del lavoro e nelle relazioni
sindacali.
Ci permettiamo di ricordare che il ministero
in diversi incontri con i
sindacati confederali e con l'associazionismo
si era impegnato a risolvere:
- il problema delle pratiche di
regolarizzazione pendenti, alla luce dei
princpi generali del diritto amministrativo
(possibilit di documentazione
tardiva, prevalenza della documentazione
idonea anche tardiva rispetto a
quella precedente eventualmente inidonea,
possibilit di revoca degli
eventuali provvedimenti negativi in sede di
autotutela della P.A.) e delle
circolari del Capo della polizia, emesse
rispettivamente nel maggio 1999 e
nel marzo 2000 e tuttora vigenti, che
consentono a sindacati e associazioni
riconosciute e affidabili di attestare
retrospettivamente la presenza in
Italia purch ne sia rimasta traccia nei
rispettivi registri, e sollecitano
i questori ad emettere i permessi anche nelle
more degli accertamenti sull'
idoneit delle stesse certificazioni;
- il problema del rinnovo dei permessi di
soggiorno per motivi di lavoro,
alla luce delle disposizioni del T.U.
sull'immigrazione (Decreto Legislativo
25 luglio 1998, n. 286) e del relativo
Regolamento di applicazione (D.P.R.
31 agosto 1999, n. 394), che consentono
l'autocertificazione del reddito e
della liceit della sua fonte (D.P.R.
394/1999, art.13, co.2), sotto
responsabilit dell'interessato, e comunque
escludono (art. 22 co.9) una
connessione fra perdita del posto di lavoro e
perdita del permesso di
soggiorno, anche alla luce della Convenzione
Oli n.143.
E' evidente che nell'attuale situazione di
totale difformit di orientamenti
da parte delle varie questure, occorre ed
urgente una direttiva scritta e
univoca, anche se essa si dovesse limitare a
richiamare gli uffici all'
applicazione delle norme e delle circolari gi
in vigore.
Ricordiamo inoltre che in casi particolari
sempre applicabile il dettato
dell'art.5 del D.L. 286/1998, che consente: il
rilascio e rinnovo del
permesso di soggiorno richiesto, quando siano
sopraggiunti nuovi elementi
utili o quando ci si trovi di fronte a
irregolarit amministrative sanabili
(art. 5, co.5); il rilascio e rinnovo di un
permesso di soggiorno per motivi
umanitari (art. 5, co. 6) nei casi
giustificati; il rilascio e rinnovo di
permesso di soggiorno diverso da quello
richiesto, quando, mancando i
requisiti per quest'ultimo, siano soddisfatti
quelli previsti dalla legge
per il primo (art. 5, co. 9). L'applicazione
congiunta di queste
disposizioni sottrarrebbe alla clandestinit e
al lavoro nero o servile un
gran numero di lavoratori stranieri, che da
questo governo hanno atteso con
fiducia una speranza di futuro.
Nella stessa logica di "stabilizzazione
della permanenza legale", auspicata
dal Documento programmatico appena pubblicato
dal governo per l'anno in
corso, chiediamo infine una riformulazione
della circolare emessa il 4
aprile 2001, che detta criteri pi restrittivi
di quelli previsti dalla
legge per il rilascio della carta di
soggiorno.
Nell'attesa di un sollecito riscontro, e nella
fiducia che l'ultimo atto del
governo in materia sia un atto di solidariet
e responsabilit sociale, Vi
porgiamo i migliori saluti.
Fondazione Migrantes della CEI
Presidenza nazionale dell'Arci
Federazione delle Chiese evangeliche - Srm
Comunit di Sant'Egidio
Cir - Consiglio italiano per i rifugiati
Ssi - Servizio sociale internazionale
Oim - Organizzazione internazionale per le
migrazioni
Associazioni "Donne straniere
insieme" e "Nodi"
Associazioni "Senzaconfine",
"Progetto diritti", "Casa diritti sociali -
Focus", "Cicar", "Apicolf"
Centri e cooperative sociali
"Astalli", "Risvolti", "Il Girasole",
"Welcome",
"Armadillo-Asal"
(Rif.: Coordinamento cittadino
sull'immigrazione c/o S.r.m., via Firenze 38
Roma, tel. 06.48905101, fax 06.48916959)