Date: 10:52 AM 9/14/01 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: ddl immigrazione e asilo

 

Cari amici,

il ddl sull'immigrazione e sull'asilo dovrebbe essere approvato oggi in Consiglio dei Ministri.

 

Il testo - un po' diverso da quello portato in Consiglio all'inizio di Agosto - dovrebbe presentare, come punti essenziali, i seguenti:

 

a) soppressione della sponsorizzazione da parte dei privati;

 

b) estensione del novero dei casi in cui si procede ad espulsione con accompagnamento alla frontiera;

 

c) estensione della durata massima del trattenimento nei cpt;

 

d) riduzione del periodo di soggiorno per iscrizione nelle liste di collocamento in caso di licenziamento;

 

e) estensione a sei anni del periodo di soggiorno regolare necessario per accedere alla carta di soggiorno;

 

f) regolarizzazione per chi, avendo chiesto la regolarizzazione nel '98 o essendo gia' stato in possesso di un permesso di soggiorno (per lavoro?), disponga ora alloggio e lavoro;

 

g) trattenimento del richiedente asilo in centri appositi in determinati casi, e procedura accelerata per i casi di sospetta elusione delle norme sull'ingresso e il soggiorno degli stranieri.

 

Questo elenco naturalmente non e' completo.

 

La mia personale valutazione e' che si tratti di un provvedimento piu' miope che catastrofico. Mi sembra, cioe', in linea con la progressiva iniezione di stupidita' attuata dalle varie amministrazioni coinvolte durante la passata legislatura. Mi spiego meglio: portare da cinque a sei anni il periodo necessario per ottenere una carta di soggiorno e' cosa che non giova a nessuno. Ma molto piu' dannosa era stata la circolare di Pansa che fa azzerare l'anzianita' di soggiorno, a questo fine, in occasione di ogni iscrizione dello straniero nelle liste di collocamento per sopravvenuta disoccupazione.

 

Cosi', pure, la soppressione del meccanismo di sponsorizzazione da parte di privati e' frutto della medesima stupidita' che ha indotto il governo uscente a prevedere nel decreto flussi solo quindicimila ingressi di questo tipo - esauriti, come sapete, nel giro di qualche ora.

 

Quanto alle espulsioni, le modifiche sono di carattere quantitativo, ma non qualitativo. Non esulto certo per queste modifiche, ma, se la destra e' andata al governo anche sulla base di slogan relativi a quest punto, e' bene che ora agisca conseguentemente. Scoprira' che la clandestinita' si contrasta aprendo migliori canali di immigrazione legale. E una volta che la destra l'avra' scoperto, la sinistra non avra' piu' bisogno di mostrarsi piu' realista del Re.

 

Un discorso a parte meritano i punti f e g), ma mi riservo di farlo una volta letto il testo definitivo.

 

In generale, osservo che non sono cambiati i termini del problema. Si tratta - come da quindici anni a questa parte - di far capire che l'immigrazione per lavoro deve avere possibilita' di accesso legale che consentano la ricerca di occupazione sul posto. La battaglia - di idee - va combattuta pero' non sul fronte italiano ma su quello europeo. Anche in questi giorni e' stato evidente come l'esistenza di direttive europee (o di proposte di direttiva) puo', su chi scrive i testi delle leggi, molto piu' di quanto non possano l'opinione pubblica o gli esperti. L'azione di questi ultimi quindi deve essere orientata verso le istituzioni europee e verso chi rappresenta l'Italia in quell'ambito.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

p.s.: alla pagina http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/settembre/ potrete trovare una nota (nota-ddl-urgenti), contenente osservazioni preliminari sul ddl e inviata nei giorni scorsi ai tecnici di alcuni ministeri.