Date: 5:24 PM 9/20/01 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: ddl

 

Cari amici,

vi giro un collage di messaggi di Paolo Bonetti. Utili come al solito.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

 

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Reply-To: "Paolo Bonetti" <pabonett@tin.it>

From: "Paolo Bonetti" <pabonett@tin.it>

To: "Sergio Briguglio" <briguglio@frascati.enea.it>

Subject: notizie ddl + quesito tecnico

Date: Thu, 20 Sep 2001 10:41:27 +0200

X-Priority: 3

Status:  

 

Caro Sergio,

l'o.d.g. e la data della prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni non ad oggi pubblicato, n l'approvazione definitiva del ddl all'o.d.g. della riunione di domani del Consiglio dei Ministri.

Se a ci si aggiunge che il CGIE non convocato o meglio che il suo Comitato di presidenza convocato dal 3 al 5 dicembre  chiaro che il ddl immigrazione potrebbe giungere alle camere molto tardi o non giungere mai o comunque in un testo mutato.

 

Poich comunque chiaro che - anche alla luce della imminente sessione di bilancio delle camere - improbabile che il ddl sull'immigrazione sia approvato entroi il 31 dicembre, occorre allora che si faccia ogni pressione per far capire che indispensabile e urgente che il Governo provveda a predisporre il DPCM sulle quote 2002 sulla base della legislazione tuttora vigente.

 

A tale proposito ascoltavo ieri le parole di Maroni alla preserntazione della ricerca del SWG sull'integrazione degli stranieri e ho capito che tutto il ddl si regge oltre che su discutibilissimi presupposti politici, su presupposti di fatto che sono indimostrati e che lo stesso Maroni riconosce fallibili e da verificare (sicch il ddl stato presentato prima di verificare tali presupposti di fatto e si fonda soltanto su quei presupposti politici). Tutto si basa sull'esistenza di oltre 200.000 extracomunitari iscritti nelle liste di collocamento, di cui 110.000 non avrebbero mai svolto un'occupazione (regolare...). Premesso che la cifra non aggiornata (!!!!), il Ministro afferma che l'esistenza di quest'ultima massa di persone sarebbe la prova dell'inutilit e dannosit di ingressi per inserimento nel mercato del lavoro. In ogni caso lo stesso Maroni ha fatto svolgere un'indagine supplementare su tali disoccupati a Italia Lavoro e si riserva di presentarne gli esiti e di trarne le conseguenze durante l'esame parlamentare del ddl (c' dunque qualche spiraglio per un ripensamento).

 

In ogni caso occorrerebbe far presente che tutto il ragionamento non regge perch:

- i visti di ingresso per inserimento nel mercato del lavoro sono stati effettivamente rilasciati soltanto nel 2000 e nel 2001 e non sono pi di 30.000;

- gli stranieri in cerca di prima occupazione possono essere:

a) minori o ex-minori di et;

b) persone ricongiuntesi al familiare;

c) persone che hanno regolarizzato la propria posizione nel 1998/99, ma non in tempo per poter continuare la propria attivit lavorativa iniziata illegalmente

d) rifugiati

- nessun ragionamento pu fondarsi una massa indistinta di disoccupati, bens di disoccupati suddivisi per settori, qualifiche, , mansioni, zone di iscrizione ecc.

- tutti i servizi per l'impiego sono in corso di riorganizzazione e in questi mesi del 2001 stanno procedendo ad una puntuale e radicale revisione e ripulitura delle liste di collocamento da chi non effettivamente disponibile ad assumere immediatamente un posto di lavoro e pur sapendolo e ricordandolo le cifre sugli extracomunitari di cui dispone Maroni e sulle quali stato imbastito il ddl sono aggiornate al 31 dicembre 1999 !!!!!!!!!!!

 

 

Ci premesso, mi chiedo perch noin si chieda con forza una riunione della Consulta (solo p. Mioli e Gula stanno muovendosi per questo) per esprimere un parere a mente veduta....

 

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Paolo Bonetti

 

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Subject: richiesta notizie su ddl immigrazione

Date: Mon, 17 Sep 2001 10:04:05 +0200

X-Priority: 3

Status:  

 

Caro Sergio,

 

...

 

 

Da ultimo segnalo alla tua riflessione che mi sembra che ci dimentichiamo che la prospettiva con la quale si guarder la disciplina

dell'immigrazione extracomunitaria  subir comunque modifiche importantissime a seguito di tre eventi:

1) il rafforzamento delle misure di sicurezza a seguito degli eventi drammatrici di questi giorni irrigidir l'atteggiamento nei confronti dei clandestini;

2) l'entrata nell'Unione europea tra meno di 2 anni di paesi a forte disoccupazione (Polonia, Ungheria, Rep. ceca, oltre che Slovenia, che per ha un tasso di disoccupazione soltanto del 7%) render comunque molto pi conveniente sotto tutti i punti di vista ricorrere a quella manodopera comunitaria piuttosto che a quella extracomunitaria; sar un cambio di prospettiva perch l'Italia potrebbe per la prima volta aumentare vertiginosamente la percentuale di stranieri comunitari, cos come era avvenuto decenni fa in Francia, Belgio, Germania e Regno Unito

3) l'entrata in vigore di un consistente gruppo di norme comunitarie comporter comunque l'obbligo di adeguare il nostro ordinamento ad esse e dovr far spostare l'attenzione su tale adeguamento.  

 

Ciao

 

Paolo Bonetti