Date: 10:59 AM 10/17/01 +0200
From: Sergio Briguglio
Subject: ddl immigrazione e asilo
Cari amici,
alla pagina
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/ottobre/sinottico-ddl-12-10-01.html
troverete il testo sinottico "Testo Unico
- ddl" e, alla pagina
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/ottobre/ddl-12-10-01-sommario.html,
un sommario delle modifiche della normativa che risulterebbero
dall'approvazione del ddl.
Vi saro' grato se mi segnalerete errori o
imprecisioni.
Allego una parte di un messaggio di Paolo
Bonetti su come muoversi nei confronti di governo e parlamento in merito al
ddl.
In coda al messaggio di Paolo riporto un'ANSA
(inviatami dallo stesso Paolo) sulle reazioni all'approvazione del ddl in seno
alla maggioranza. E' indispensabile dare argomenti alla parte moderata
(CCD-CDU, Martino, Tremaglia, etc.). In proposito, credo che non possa essere
sprecata l'occasione rappresentata dalla presentazione del dossier statistico
curato dalla Caritas
(http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/avvisi/varie/invito-dossier-caritas.html).
In particolare, in quella sede dovrebbe essere chiarito come
a) la soppressione della sponsorizzazione sia
una emerita sciocchezza,
b) le cosiddette chiamate nominative
funzionino solo se lo straniero ha avuto modo di incontrare prima il datore di
lavoro,
c) i dati sulla disoccupazione straniera siano
in gran parte dovuti alla incapacita' degli uffici di collocamento di
registrare i movimenti nel mercato del lavoro,
d) l'irregolarita' sia causa e non conseguenza
dei traffici degli scafisti, essendo invece conseguenza della confusione
mentale dei governanti.
Vi segnalo infine un documento
(http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/ottobre/imprenditori-vicenza.html)
contenente osservazioni critiche sui meccanismi di autorizzazione all'ingresso
dei lavoratori stranieri formulate da alcune associazioni di categoria della
provincia di Vicenza. Mi sembra urgente cercare un confronto approfondito con
quelle associazioni (sia a livello locale, sia a livello nazionale) per
maturare, se possibile, proposte comuni (difficilmente tacciabili, da parte del
governo e della maggioranza, di estremismo comunista o filo-integralista).
Cordiali saluti
sergio briguglio
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...
Mi sembra indispensabile:
1) elaborare emendamenti a scalare (massimali,
minimali ecc.), inclusa la richiesta assolutamente ragionecvole di accantonare
i 3/4 del ddl, cio le parti che sono o stanno per essere oggetto di direttive
comunitarie (lavoro, asilo, ricongiungimenti familiari, soggiorno di lungo
periodo): resterebbero soltanto le espulsioni e le norme penali.
N.B.: Cercher di impegnarmi nella preparazione delle norme
alternative
2) distribuire gli emendamenti a tutti i
gruppi parlamentari, magari avviando contatti bilaterali per sfruttare le
evidenti fratture interne alla maggioranza (magari servendosi dell'ostilit che
viene dal mondo imprenditoriale circa le norme in materia di lavoro)
3) chiedere alla Commissione l'avvio di
un'indagine conoscitiva preliminare all'esame del ddl nella quale siano
ascoltati:regioni; associazioni degli imprenditori; sindacati; associazioni del
volontariato presenti nella Consulta nazionale (a proposito perch ben pochi
hanno con forza chiesto al Ministro Maroni e al presidente del Consiglio che la
Consulta sia convocata ed esprima un parere sul ddl?); associazioni di
stranieri; ACNUR.
4) chiedere comunque gi oggi al Governo di
elaborare entro 1 mese lo schema di dpcm sulle quote 2002 sulla base della
legge vigente ( impprobabile che il ddl sia approvato entro dicembre p.v.)
5) chiedere gi oggi al Governo la
convocazione a breve della Consulta nazionale per dare un parere sul ddl.
Vi preannuncio poi un pericolo adombrato in un
articolo sul Corriere della sera di ieri: Bossi vorrebbe che il Governo ponga
la questione di fiducia sull'approvazione del ddl per impedire che si approvino
emendamenti (sa che parte della maggioranza contraria) e che si ricorra al
voto segreto in assemblea e, ovviamente, per arrivare alla pi celere
approvazione del ddl.
Infatti secondo i regolamenti parlamentari le
votazioni con il sistema del voto segreto possono richieste (soltanto durante i
lavori dell'Assemblea) su richiesta di un determinato numero di parlamentari
per le deliberazioni che attengono a taluni rapporti civili ed etico-sociali
disciplinati dalla 1^ parte della costituzione, tra i quali i regolamenti
menzionano espressamente l'art. 13 (libert persona: accompagnamenti alla
frontiera e trattenimento), 16 (limitazione alla libert di circolazione
e soggiorno), 24 (diritto alla difesa: cfr. norme processuali in materia di
ricorsi contro le espulsioni e il rigetto delle domande di asilo), 25 +
27 (previsione delle sanzioni penali ed esecuzione delle pene: cfr. nuovi
reati, aggravanti, espulsione come misura alternativa alla detenzione), 29
(diritti e doveri dei coniugi nel matrimonio: cfr. norma sui matrimoni
fittizi), 30 e 31 8tutela della famiglia: cfr. norme sui riconfgiungimenti
familiari).
Occorre dunque sfruttare fino in fondo la possibilit
di chiedere il voto segreto in aula, perch chiaro che il governo potrebbe
perdere, sia per dissensi interni alla maggioranza, sia per assenze dei
componenti durante le votazioni.
Circa la posizione degli stranieri
regolarmente soggiornanti che sar duramente precarizzata dal ddl brilla
l'assenza di associazioni di stranieri. Mi pare che scontiamo l'inesistenza
dell'associazionismo privato straniero e la fragilit dell'associzionismo
italiano: non potrebbe mai essere approvata una legge cos liberticida se si
trattasse dei diritti fondamentali degli italiani, ecco perch se ne parler
sempre poco.
Poich infatti si tratta di diritti
fondamentali degli stranieri regolari non basta pi la protesta delle
associazioni di italiani, ma occorre anzitutto la protesta degli stranieri.
E' ora che l'associazionismo straniero se c'
si faccia vivo in prima persona sui diritti delle persone che lo compongono. Se
davvero questo ddl li riguarda la voce grossa devono farla loro, non si pu
continuare con la supplenza degli italiani, significherebbe che continuiamo a
ritenere gli stranieri incapaci di autorappresentarsi oppure che aspettiamo che
a rappresentarli sia l'estremismo religioso e intollerante di taluni ministri
di culto islamico.
...
Paolo Bonetti
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(ANSA) - ROMA - Inizier probabilmente la
prossima settimana in Commissione Affari Costituzionali alla Camera l'iter del
provvedimento di legge sull'immigrazione varato dal Governo. Intanto sul testo
di riforma della Turco-Napolitano si registrano alcune aperture da parte di uno
dei partiti della coalizione.
Il Ccd-Cdu, infatti, si dichiara pronto a
presentare emendamenti per ritoccare il testo soprattutto su alcuni punti. In
particolare - come conferma il presidente del gruppo Luca Volont - si sta
lavorando ad una serie di emendamenti che riguardano la questione dello sponsor
e che puntano all'allargamento dei casi che consentono il ricongiungimento tra
il lavoratore straniero e i componenti della sua famiglia. A questi due temi
collegata la proposta di un'indagine conoscitiva per verificare quanti siano
gli immigrati attualmente in Italia e quali mestieri svolgano.
"Questo - spiega Luca Volont - per
consentire ai datori di lavoro ed ai lavoratori stessi di regolarizzare la loro
posizione, senza essere costretti ad uscire per poi rientrare in Italia".
Il provvedimento infatti prevede l'espulsione
dell'immigrato che non abbia un rapporto di lavoro. L'iniziativa di Ccd e Cdu
ha fatto registrare la pronta replica di An.
"Che sia possibile discutere
marginalmente un testo di legge un diritto ed un fatto positivo".
Ignazio La Russa, capogruppo dei deputati di An, commentando l'intenzione del
Ccd-Cdu di modificare il disegno di legge sull'immigrazione che sta per
cominciare l'iter parlamentare, si dice tuttavia sicuro che "nessun partito
della maggioranza pensa di stravolgere il provvedimento.
Esso - ricorda La Russa - frutto di un
equilibrio al quale hanno contribuito i gruppi parlamentari, fin dalla scorsa
legislatura".