Date: 10:23 AM 1/7/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: ancora sulle code davanti alle
direzioni provinciali de
Cari amici,
ancora in merito alla questione delle
prenotazioni presso le direzioni provinciali del lavoro, Silvia Canciani e
Giuseppina Buonanni mi segnalano che la circolare che ha innescato la corsa
alla prenotazione e' la circolare del Ministero del lavoro n. 13/2001
(http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2001/febbraio/circolare-lavoro-13-2001.html).
Vi si legge:
"In merito alla validitˆ temporale delle
istanze dei datori di lavoro per ingresso dall'estero di cittadini
extracomunitari, presentate a i sensi dell'art. 22 e 24 del D.L.vo n. 286/98,
si sottolinea che le richieste hanno validitˆ soltanto per l'anno solare in cui
sono state presentate e vengono autorizzate, stante validitˆ la capienza nella
relativa quota, indicata nel Decreto flussi dell'anno di riferimento.
Le Direzioni Provinciali del Lavoro in
indirizzo, comunicheranno ai datori di lavoro interessati il mancato
accoglimento delle istanze per esaurimento delle quote assegnate per l'anno di
riferimento del decreto flussi.
Il datore di lavoro, qualora ancora interessato
all'assunzione del lavoratore richiesto, potrˆ riproporre della istanza
nell'anno successivo, facendo riferimento alla documentazione agli atti
dell'ufficio.
Le richieste di autorizzazione al lavoro, ad
avvenuta emanazione del Decreto di programmazione dei flussi di ingresso sul
territorio italiano, dovranno essere istruite ed evase seguendo il criterio
temporale dell'ordine di arrivo delle stesse."
Finezze linguistiche a parte, non si chiarisce
se l'ordine di arrivo delle richieste si riferisca alla data di prima
presentazione della domanda (come sarebbe sensato) o a quella di presentazione
della riproposizione.
In ogni caso la circolare riguarda solo le
domande inevase, a causa del raggiungimento della quota, durante l'anno
precedente. Nulla si dice invece per le nuove richieste di autorizzazione al
lavoro.
Vi e' da dire - ma bisognerebbe farlo capire
ai nostri ministeri - che la normativa non definisce alcuna scadenza per la
presentazione delle domande di autorizzazione al lavoro. Il processo di
presentazione delle domande dovrebbe quindi essere continuo (e senza file
davanti agli uffici). E' il Governo, caso mai, che interviene a scadenza con la
programmazione; ma anche questo elemento non e' da considerare in modo rigido:
il Governo potrebbe intervenire piu' volte in un anno o modificare la
ripartizione relativa delle quote fissate con un dato decreto di
programmazione. E tutto questo dovrebbe farlo, principalmente, sulla base
dell'andamento della domanda.
Cordiali saluti
sergio briguglio