Date: 5:20 PM 2/18/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: retate (2)
Cari amici,
giro, ancora sul tema delle retate, un
messaggio di Gigi Perrone, da Lecce.
E aggiungo una considerazione: la destra, in
Italia, e' oggi largamente maggioritaria. Ma all'interno della destra chi ha
l'ossessione della lotta contro l'immigrato (clandestino e non) e' una parte
assai ridotta (Lega e parte di AN). Urge staccare, da questa minoranza
pericolosa, la parte di elettorato - maggioritaria - che avrebbe nei confronti dell'immigrazione
un atteggiamento molto piu' rilassato. Per far questo, e' indispensabile non
inchiodare tale parte agli eccessi di Bossi. E' indispensabile trovare un
linguaggio comune con gli imprenditori e le famiglie. E' indispensabile evitare
che per poterci dare ragione sull'immigrazione debbano darcela anche sulle
rogatorie, sulla riforma della scuola, sulla guerra in Afghanistan, etc.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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From: "gigiperrone"
<gigiperrone@tin.it>
To: "Sergio Briguglio"
<briguglio@frascati.enea.it>
Cc: "gsf-lecce"
<gsf-lecce@yahoogroups.com>
Subject: R: retate; lettera amnesty-ics-msf
Date: Mon, 18 Feb 2002 16:59:40 +0100
X-Priority: 3
Status:
caro sergio,
da quanto leggo devo dedurre, purtroppo, che
la situazione leccese non un
caso isolato, ma si inquadra nel panorama pi
generale di repressione che si
allarga in tutto il paese, contro il fenomeno
immigratorio in quanto tale.
Non si tratta solo che questo governo mantiene
l'impegno preso con
l'elettorato, che questo impegno crea
disastri allorch l'esecuzione delle
direttive repressive - da parte della polizia
- si aggravano dei gi noti
comportamenti delle "forze
dell'ordine". Comportamenti che non trovando
risposte, innescano spirali preoccupanti. Nei
controlli le forze dell'ordine
diffondono il terrore tra la popolazione
immigrata; ormai continui e
estenuanti intrusioni nelle case, fermi,
controlli ed ogni forma di
provcazione sono all'odg. vivere da immigrati
in Italia non stato mai
facile, ma ora diventa proprio difficile (non
era il paese delle virt
presuntive? italiani migranti, santi..).
Durante una manifestazione vicino al centro di
permanenza temporanea di S.
Foca (LE), per le note minacciate espulsioni
dei kurdi (impegno elettorale)
"scopriamo" che ben 13 senegalesi
erano stati l rinchiusi negli ultimi tre
giorni. Cosa non nuova, ma ci che non
sapevamo erano le modalit: attori
dei fermi - ci hanno confermato fonti certe -
i vigili urbani (una loro
"personale" - ci dicono - risposta
all'abusivismo commerciale). Sino a ieri
iniziative come queste avevano creato
solidariet da parte della
popolazione, scoraggiando gli impavidi, oggi
la cosa avviene come "cosa
normale". come capirai un indicatore
preoccupante, una modifica e
sfilacciamento del "senso comune" (ieri comportamenti del genere
vedevano
Caritas ed Associazioni in piazza e sui
media). Mi chiedo: quanto dobbiamo
aspettare e cosa per ricordare a questi
politici allo sbando che l'attuale
un governo minoritario nel paese? Non il
caso di incominciare a
risocostruire e segnalare quanto avviene
inogni angolo del Paese? Non il
caso di creare una rete d'informazione putuale
e capillare? Queste forme
d'intolleranza si sa da dove partono, non si
sa dove approdano, se lasciate
a s. Cosa si aspetta, risentire dalla gente:
noi non sapevamo! Non credi
che sia giunto il momento di azioni collettive
e soggettive.
Ho sempre creduto nelle responsabilit
soggettive. Per quanto mi riguarda,
come potrei chiamare dei cittadini senegalesi
immigrati a testimoniare i
loro percorsi esistenziali, nel mio corso di
"sociologia delle migrazioni",
con i loro fratelli espulsi, se non potr
dimostrare di aver fatto tutto
quanto in mio potere per impedirlo? mi chiedo:
come possono tanti
"operatori" parlare di migrazioni o
gestire risorse in nome dell'immigrato
se non avranno dimostrato di avere una
coscienza?
Ti chiedo scusa, caro sergio, di aver abusato
del tuo tempo, ma a me sembra
che il dibattito in corso sia fuori tempo,
oltre che fuori luogo.
un abbraccio
gigi perrone