Date: 7:49 PM 2/28/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: ddl 795: testo sinottico;
considerazioni
Cari amici,
come probabilmente gia' saprete, il ddl 795 e'
stato approvato stamattina dal Senato.
Alla pagina
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2002/febbraio/ potrete
trovare un testo sinottico testo-unico/ddl (nella forma approvata dal Senato).
Naturalmente non si tratta di un testo ufficiale (potrei aver perso per strada
qualche emendamento).
Rispetto a quanto vi ho segnalato stamattina,
devo aggiungere una considerazione preoccupata e, spero, preoccupante (per
l'ACNUR, in particolare): e' stato approvato un emendamento che rinvia in modo
oscuro, anche per i ricorsi avverso l'esito negativo di una procedura ordinaria
per l'esame di una domanda d'asilo, alle disposizioni relative all'effetto non
automaticamente sospensivo del ricorso (richiesta della sospensione
dell'allontanamento al prefetto). L'emendamento, cosi' come e' scritto, e' del
tutto privo di significato. Tuattavia, conoscendo i miei polli, c'e' il rischio
(o la certezza) che venga riempito di significato da regolamento e circolari.
Se la mia lettura e' corretta, si prospetta un
conflitto chiaro tra quanto dispone in materia di ricorso per i richiedenti
asilo il ddl e quanto si sta elaborando in sede europea. Ne riparleremo nella
settimana prossima.
Vi giro, infine, un messaggio di Paolo
Bonetti.
Coridali saluti
sergio briguglio
--------
Reply-To: "Paolo Bonetti"
<pabonett@tin.it>
From: "Paolo Bonetti"
<pabonett@tin.it>
To: "Sergio Briguglio"
<briguglio@frascati.enea.it>
Subject: ddl immigrazione sulla famiglia e
sulla casa: di male in peggio
Date: Thu, 28 Feb 2002 16:03:57 +0100
X-Priority: 3
Status:
Caro Sergio,
il ddl immigrazione stato approvato dal Senato con alcune modifiche,
che non eliminano affatto i profili di illegittimit costituzionale che
conteneva, ma anzi li aggravano.
Mentre spero che nessuno creda siano
effettivamente migliorativi alcuni irrisori emendamenti in materia di
asilo, devo segnalare l'approvazione di altri emendamenti in materia di
diritto all'unit familiare e di accesso all'abitazione che aggravano
notevolmente la condizione dello straniero regolarmente soggiornante.
Si conferma e si acuisce la precarizzazione
degli stranieri regolarmente soggiornanti
La gravit delle conseguenze che essi
apporteranno sar tale che le politiche di integrazione diventeranno assai
incosistenti.
E' importante che li si faccia conoscere
al pi presto.
1) L'emendamento approvato all'art. 41 T.U.
introduce una riserva del solo 5 per cento di alloggi di edilizia residenziale
pubblica da destinarsi ai soli titolari di carta di soggiorno o di permesso di
soggiorno di durata di 2 anni, i quali abbiano in corso una regolare
attivit di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. Ci significa che
a) non potranno pi usufruirne coloro che sono iscritti nelle liste di
collocamento: che succede in caso di cessazione del rapporto di lavoro?
Usciranno centinaia di famiglie dalle case popolari?
b) nei Comuni (come Milano in cui) in cui oggi
gli extracomunitari assegnatari di alloggi popolari sono pi del 5% (11% a
Milano) all'entrata in vigore della nuova legge si sfratteranno migliaia di
famiglie? con quali criteri?
2) In materia familiare avvenuto
qualcosa di estremamente grave che potevano elaborare soltanto persone esperte
e sostanzialmente ostili all'immigrazione, cio menti raffinate, come quelle
che purtroppo albergano da decenni in taluni ministeri e, forse, in taluni
partiti.
Mi spiego meglio.
Da un lato effettivamente si rimediato in parte alla limitazione della
tipologia dei familiari ricongiungibili (i genitori a carico potranno
ricongiungersi se non c' altro familiare in patria, i figli maggiorenni a
carico potranno ricongiungersi se invalidi totalmente). Tuttavia noto che
tali emendamenti in ogni caso riguardano poche centinaia di persone.
Dall'altro invece si approvato un emendamento presentato dal Governo
che produce un aggravamento notevolissimo della procedura per ottenere il
nullaosta al ricongiungimento familiare: si impone al familiare richiedente il
nulla-osta di includere nella documentazione che deve corredatre la domanda di
nulla-osta "quella attestante i rapporti di parentela, coniugio e la
minore et, autenticata dall'autorit consolare italiana".
Nel sistema attuale tale documentazione deve
essere invece allegata alla domanda di visto di ingresso per ricongiungimento
familiare ed trattata dal consolato unitamente alla domanda di visto.
L'emendamento prodotto comporta invece un oggettivo ritardo ed
impedimento ai ricongiungimenti familiari, perch esige un raddoppio delle file
ai consolati ed un allungamento vessatorio delle procedure: i familiari prima
dovranno fare la fila per presentare i documenti anagrafici stranieri da legalizzare, poi fare la
fila per ritirarli, poi inviarli in patria, e soltanto dopo il familiare potr
presentare la domanda di nulla-osta. e non neppure chiaro se dopo averlo
ottenuto i familiari in patria non saranno di nuovo tenuti a produrre al
consolato la medesima certificazione anagrafica prima di ottenere il rilascio
del visto.
Si ritorna cos a quella situazione precedente
al 1994, se non ricordo male, nella quale questa identica procedura era in
vigore e costituiva un notevole incentivo all'immigrazione clandestina di
familiari e proprio per questo era stata eliminata prima con circolari e poi
con la legge del 1998.
La dichiarazione di voto finale di D'Onofrio
(CCD-CDU) sul ddl allude al fatto che l'Avvenire e l'Osservatore romano non
sarebbero pi ostili al nuovo ddl.
Non credo proprio che chiunque, cattolico
o no, abbia a cuore i diritti fondamentali delle persone possa avallare una
simile manovra politica perch con la vita delle persone non si scherza.
Paolo Bonetti