Date: 5:12 PM 3/20/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: newsletter minori stranieri non
accompagnati
Cari amici,
giro il primo numero di una newsletter sui
minori stranieri non accompagnati curata da Elena Rozzi, di Save the Children.
Sul mio sito, alla pagina di marzo 2002, troverete anche la lettera inviata ai
deputati, di cui si parla nella newsletter. Piu' propriamente, comunque, potete
far riferimento al sito di Save the Children indicato piu' sotto.
Cordiali saluti
sergio briguglio
p.s.: nella seduta di ieri, 19 marzo, della
Commissione affari costituzionali non e' stato ancora affrontato il ddl
immigrazione e asilo (A.C. 2454).
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"I minori stranieri non
accompagnati"
Newsletter - n. 1 / Marzo 2002
A cura di Elena Rozzi
Carissime/i,
questa una Newsletter sul tema dei minori
stranieri non accompagnati in Italia promossa da Save the Children Italia.
La Newsletter, che avr cadenza bimestrale
(salvo l'esigenza di comunicazioni urgenti), ha l'obiettivo di favorire la
circolazione delle informazioni, lo scambio di esperienze e il coordinamento
delle azioni.
Questo primo numero viene inviato a una mailing-list
di pi di 700 indirizzi, comprendente associazioni e singoli che hanno
partecipato a convegni, hanno aderito ad appelli o hanno chiesto informazioni
sul tema dei minori stranieri non accompagnati, o semplicemente che ritenevamo
potessero essere interessati.
Chi non volesse ricevere la Newsletter
pregato di comunicarcelo con una mail di risposta, e il suo indirizzo sar
immediatamente cancellato dalla mailing-list.
Viceversa, chi avesse ricevuto questo
messaggio da un indirizzo diverso da <mailto:elena@savethechildren.it>elena@savethechildren.it ("girato"
da un altro indirizzo) e volesse essere iscritto nella mailing-list, pregato
di scrivere a: <mailto:elena@savethechildren.it>elena@savethechildren.it
Questa iniziativa fa parte di un pi ampio
piano d'azione che Save the Children Italia intende realizzare al fine di
promuovere e tutelare i diritti sanciti dalla Convenzione di New York sui
diritti del fanciullo nei confronti dei minori stranieri non accompagnati
presenti in Italia.
Di questo piano d'azione fanno parte
iniziative diversificate, comprendenti interventi di: ricerca; informazione;
formazione; networking; sostegno ai servizi rivolti ai minori non accompagnati;
advocacy; promozione della partecipazione dei minori.
Rispetto a tali iniziative speriamo di poter
avviare collaborazioni con le altre associazioni e ONG interessate.
Questo impegno di Save the Children Italia,
inoltre, si inserisce in un impegno per la promozione dei diritti dei minori
stranieri non accompagnati a livello europeo, nell'ambito del Separated
Children in Europe Programme, programma europeo promosso da Save the Children e
dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Sul sito di Save the Children
<http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it troverete una
sezione specificatamente dedicata alla questione dei minori stranieri non
accompagnati, in cui sono disponibili informazioni sui dati statistici e sulla
normativa, documenti relativi a proposte di modifica delle norme e delle politiche
in direzione di una piena garanzia dei diritti di questi minori, testi di
ricorsi e giurisprudenza riguardanti i minori stranieri non accompagnati,
informazioni sul Separated Children in Europe Programme ecc.
Vi invitiamo a inviarci informazioni e proposte,
in modo da costruire insieme una rete di informazione e di collaborazione tra
le organizzazioni e le persone che in tutta Italia sono impegnate
nell'accoglienza e nella tutela dei diritti dei minori stranieri non
accompagnati.
Iniziamo con il comunicarvi alcune
informazioni su ci che sta avvenendo riguardo ad alcune delle questioni pi
problematiche - in particolare i rimpatri e il permesso di soggiorno per minore
et - e su diverse iniziative e
proposte riguardanti questi due aspetti.
In particolare vi segnaliamo la proposta di
modifica alla legge sull'immigrazione riguardante il permesso di soggiorno per
minore et (vedi punto 3), sperando vivamente che coloro che la condividono
vogliano sostenerla e promuoverla affinch sia approvata dal Parlamento.
1) RIMPATRI
L'attuale orientamento del Comitato per i
minori stranieri consiste nel considerare tendenzialmente come pi rispondente
al superiore interesse del minore l'opzione del rimpatrio piuttosto che quella
della permanenza in Italia, al fine di garantire il diritto del minore di
vivere con la sua famiglia o comunque nel suo paese. In generale, dunque, se il
minore ha una famiglia nel paese d'origine disposta a riaccoglierlo o vi sono
autorit del paese d'origine disposte ad assumerne l'affidamento, il Comitato
dispone il rimpatrio, salvo nei casi in cui il rimpatrio comporti gravi rischi
per il minore (si tratta ovviamente di un orientamento tendenziale, dato che il
Comitato deve sempre procedere a una valutazione caso per caso).
Secondo il Comitato per i minori stranieri, le
condizioni di povert della famiglia e del contesto d'origine non devono essere
considerate nel valutare se risponda maggiormente all'interesse del minore
essere rimpatriato o restare in Italia, tranne casi gravissimi di povert.
Inoltre, bench sia il minore che la famiglia debbano essere sentiti in merito
alla loro opinione sul rimpatrio, sembra che il Comitato non attribuisca
sostanzialmente alcun peso all'opinione contraria al rimpatrio n del minore n
della famiglia. Non chiaro, infine, se e quanto venga considerato il percorso
di inserimento del minore in Italia.
Questo orientamento del Comitato per i minori
stranieri non consente una valutazione dell'interesse del minore nella scelta
tra accoglienza in Italia e rimpatrio in modo conforme a quanto stabilito dalla
Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.
La Convenzione sui diritti del fanciullo,
infatti, sancisce come diritti fondamentali del minore non solo il diritto di
vivere con la propria famiglia, ma anche a) il diritto allo sviluppo, che
comprende il diritto a un livello di vita sufficiente, il diritto
all'istruzione, il diritto alla salute ecc.: nella scelta tra accoglienza in
Italia e rimpatrio, quindi, devono essere prese in considerazione anche le
condizioni di povert nel contesto d'origine, le opportunit disponibili al
minore in Italia e le condizioni di inserimento in Italia; b) il diritto alla
partecipazione, ovvero il diritto del minore di "esprimere liberamente la
sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo
essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua et e del
suo grado di maturit.": nella scelta tra accoglienza in Italia e
rimpatrio, dunque, deve tenersi conto anche dell'opinione del minore.
Questo non significa assolutamente che non si
possa mai disporre il rimpatrio se il minore proviene da un contesto molto
povero o se egli rifiuta il rimpatrio, ma impone che la considerazione delle
condizioni economiche e dell'opinione del minore non sia esclusa nella scelta
tra accoglienza e rimpatrio.
Da diverse citt (Milano, Roma, Trento,
Firenze, Genova...) ci segnalano che il Comitato per i minori stranieri sta
disponendo diversi provvedimenti di rimpatrio, contro la volont del minore e
della sua famiglia, e anche per minori gi inseriti da tempo in percorsi di
scuola-formazione-lavoro.
In alcune citt (Milano, Trento) il rimpatrio
viene eseguito coattivamente dalla Polizia, con modalit molto simili a
un'espulsione. In genere, inoltre, il minore ha scarsissime possibilit di
presentare ricorso contro il provvedimento di rimpatrio.
Alcuni avvocati a Trento e a Firenze hanno
presentato ricorsi al TAR contro i provvedimenti di rimpatrio, e hanno dato la
loro disponibilit a mettere a disposizione i testi dei ricorsi perch anche
altri possano utilizzarli. Il TAR Trentino Alto Adige e il TAR Toscana hanno
accolto l'istanza di sospensiva.
Sul sito
<http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it trovate i
testi dei ricorsi presentati e l'ordinanza di sospensiva del TAR Trentino Alto
Adige.
Preghiamo coloro che abbiano informazioni su
rimpatri eseguiti coattivamente, su ricorsi presentati contro i provvedimenti
di rimpatrio, e su ordinanze o sentenze in merito, di segnalarcelo (se
possibile, inviando anche il testo del ricorso presentato e dell'ordinanza o
sentenza).
2) PERMESSO DI SOGGIORNO PER MINORE ETA'
Non vi sono segnali da parte del Ministero
dell'Interno circa possibili modifiche delle circolari del 13.11.2000 e del
9.4.2001 che stabiliscono che il permesso di soggiorno per minore et non
consente di lavorare e non pu essere convertito in permesso per lavoro o per
studio al compimento dei 18 anni.
Queste disposizioni violano sia il principio
di non discriminazione sancito dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione
sui diritti del fanciullo, sia il principio del "superiore interesse del
minore" sancito dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, in quanto a)
comportano una grave discriminazione dei minori stranieri titolari di permesso
di soggiorno per minore et; b) sono finalizzate non al "superiore
interesse del minore" bens a impedire che il minore si stabilizzi sul
territorio italiano.
Gli effetti di queste disposizioni sono ormai
evidenti: in molte realt i minori si stanno allontanando dai percorsi di
inserimento di scuola-formazione-lavoro, molti vengono coinvolti in attivit
devianti (spaccio, furti), stanno aumentando gli atteggiamenti di aggressivit
e l'abuso di sostanze stupefacenti da parte dei minori.
In diverse citt (Torino, Bologna, Firenze)
sono stati presentati ricorsi contro il rifiuto della Questura di convertire il
permesso di soggiorno per minore et al compimento dei 18 anni.
Ci sono ormai non solo un certo numero di
ordinanze di sospensiva, ma anche diverse sentenze del TAR Piemonte e del TAR
Toscana di accoglimento dei ricorsi. Il TAR Piemonte ha affermato che ai
titolari del permesso per minore et deve essere consentito di convertire il
permesso di soggiorno al compimento della maggiore et, in quanto non
consentire la conversione sarebbe incostituzionale per violazione dei principi
di uguaglianza sostanziale e di tutela del minore. Secondo il TAR Toscana i minori
in tutela devono essere equiparati ai minori affidati ai fini della conversione
del permesso di soggiorno al compimento della maggiore et.
Sul sito
<http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it trovate i
testi dei ricorsi presentati e le ordinanze e le sentenze in merito.
Preghiamo coloro che abbiano informazioni su
altri ricorsi e/o ordinanze e sentenze relative al permesso di soggiorno per
minore et, di segnalarcelo (se possibile, inviando anche il testo del ricorso
presentato e dell'ordinanza o sentenza).
3) INIZIATIVE
3.1) La proposta di emendamento sul permesso
di soggiorno per minore et
E' attualmente in discussione in Parlamento il
disegno di legge di modifica del T.U. 286/98 sull'immigrazione - il c.d.
disegno di legge Bossi-Fini.
Come Save the Children abbiamo elaborato una
proposta di emendamento al disegno di legge che disciplini, per legge e non pi
tramite circolari, il permesso di soggiorno per minore et in conformit con la
Costituzione e con la Convenzione sui diritti del fanciullo: l'emendamento
prevede che il permesso per minore et sia equiparato al permesso per motivi
familiari, e quindi a) consenta di lavorare; b) possa essere convertito al
compimento della maggiore et; c) implichi l'iscrizione obbligatoria al Servizio
Sanitario Nazionale.
L'emendamento proposto il seguente:
Art. 31, comma 2-bis
Al minore straniero comunque presente nel
territorio dello stato, al quale non possa essere rilasciato altro permesso di
soggiorno previsto dal presente Testo unico, rilasciato un permesso di
soggiorno per minore et. Il permesso di soggiorno per minore et equiparato
al permesso di soggiorno per motivi familiari limitatamente a quanto disposto
dall'art. 30, commi 2 e 5 e dall'art. 34, comma 1.
Su tale proposta abbiamo raccolto le adesioni
di numerose e rilevanti organizzazioni nazionali: Caritas Italiana, Fondazione
Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, Comunit di Sant'Egidio, ACLI,
Federazione Chiese Evangeliche Italiane - Servizio Rifugiati e Migranti, ARCI,
ICS (Consorzio Italiano di Solidariet), ASGI (Associazione per gli Studi
Giuridici sull'Immigrazione), Terre des Hommes Italia.
La proposta di emendamento stata dunque
inviata a tutti i membri della Commissione Affari Costituzionali del Senato, ai
Presidenti della Commissione Infanzia e della Commissione per i Diritti Umani,
ai Capigruppo dei gruppi parlamentari al Senato, ad alcuni parlamentari
sensibili alla questione, al Sottosegretario all'Interno Mantovano e al
Sottosegretario alle Politiche Sociali e al Lavoro Sestini.
Il Vice Presidente del Gruppo di AN nonch
della Commissione Affari Costituzionali, Magnalb, ci ha comunicato che
condividono in linea di massima la proposta e che Mantovano (Sottosegretario
all'Interno) si sarebbe impegnato ad occuparsi della questione.
Essendovi tuttavia alcune perplessit rispetto
all'emendamento proposto, abbiamo inviato una nuova proposta, ritenuta pi
"accettabile", in cui si prevede che l'equiparazione del permesso per
minore et al permesso per motivi familiari scatti dopo 60 giorni dalla
segnalazione al Comitato per i minori stranieri, invece che immediatamente.
Ci ha inoltre risposto il senatore del Ccd-Cdu
Eufemi, inviandoci gli emendamenti da lui presentati in Commissione Affari
Costituzionali. Questi emendamenti prevedono, in sintesi, una sorta di
"sanatoria" per i minori presenti alla data di entrata in vigore
della legge e che siano inseriti in progetti di integrazione gestiti da enti
pubblici o enti privati che abbiano rappresentanza nazionale e siano iscritti
nel registro previsto dal regolamento di attuazione D.P.R. 394/99: a questi
minori, infatti, sarebbe consentito di convertire il permesso di soggiorno al
compimento della maggiore et. Gli abbiamo dunque inviato una lettera di
risposta, con alcune osservazioni su tali emendamenti.
Il 15 febbraio 2002 l'emendamento da noi
proposto sul permesso di soggiorno per minore et stato presentato in Aula al
Senato da tutti i senatori del gruppo dei Verdi (Boco, Martone ecc.), da alcuni
senatori DS (Guerzoni, De Zulueta ecc.) e da alcuni senatori del Ccd-Cdu
(Eufemi, Borea ecc.).
L'On. Eufemi ha inoltre ripresentato gli
emendamenti precedentemente presentati in Commissione Affari Costituzionali,
con alcune modifiche che tengono parzialmente conto delle osservazioni da noi
inviategli.
Durante la votazione del disegno di legge al
Senato, il 28 febbraio, nessuno di questi emendamenti stato approvato.
Tuttavia, stato accolto dal Governo come
raccomandazione un ordine del giorno presentato dall'On. Eufemi e da altri
Senatori, che impegna il Governo ad affrontare tale questione.
Il disegno di legge passa ora in discussione
alla Camera.
Abbiamo inviato la proposta al Presidente
della Camera, a tutti i membri della Commissione Affari Costituzionali e ai
Capigruppo dei gruppi parlamentari alla Camera.
L'On. Livia Turco ci ha comunicato che
sosterr alla Camera l'emendamento da noi proposto.
In attachment trovate la lettera con la
proposta di emendamento sul permesso di soggiorno per minore et.
Sul sito
<http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it trovate
inoltre a) la lettera inviata dal Vice Presidente del Gruppo di AN e la lettera
inviata da Save the Children in risposta, contenente la riformulazione
dell'emendamento; b) gli emendamenti presentati dall'On. Eufemi e la lettera
inviata da Save the Children in risposta; c) gli emendamenti presentati in Aula
al Senato riguardo al permesso di soggiorno da rilasciare ai minori stranieri
non accompagnati e alla conversione del permesso al compimento della maggiore
et; d) l'ordine del giorno
presentato dall'On. Eufemi e accolto dal Governo.
Speriamo vivamente che tutti coloro che hanno
contatti con parlamentari e/o esponenti del Governo si attivino per ampliare il
pi possibile il consenso su questa proposta di emendamento, sia nella
maggioranza che nell'opposizione.
3.2) Il Rapporto Supplementare al Comitato
delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo
In base alla Convenzione di New York sui
diritti del fanciullo, gli Stati aderenti devono ogni 5 anni presentare un
Rapporto al Comitato delle Nazioni
Unite sui Diritti del Fanciullo, con sede a Ginevra, che ha il compito di
monitorare l'implementazione della Convenzione.
La Convenzione stabilisce inoltre che le ONG
possano redigere un Rapporto alternativo o supplementare a quello del Governo.
Il Comitato delle Nazioni Unite analizza
entrambi i Rapporti, pone al Governo una serie di questioni, che in genere
tengono conto del Rapporto presentato dalle ONG, e formula quindi una serie di
raccomandazioni al Governo per migliorare il rispetto dei diritti dei minori
sanciti dalla Convenzione.
In Italia si costituito, su proposta di Save
the Children Italia, un Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti del
Fanciullo, costituito da pi di quaranta associazioni italiane che si occupano
di tematiche connesse all'infanzia. Il Gruppo di Lavoro ha redatto un Rapporto
Supplementare, che stato consegnato al Comitato delle Nazioni Unite il 19
novembre 2001. Il Governo italiano sar chiamato a rispondere al Comitato delle
Nazioni Unite nell'autunno del 2002.
Nel Rapporto viene dedicato ampio spazio alla
questione dei minori stranieri non accompagnati, e si sostiene l'esigenza di
garantire il pieno rispetto dei diritti di questi minori, sottolineando in
particolare le problematiche del permesso di soggiorno e del rimpatrio.
Il Rapporto Supplementare pu essere scaricato
dal sito <http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it
3.3) Varie
Tra novembre e dicembre ci sono stati diversi
convegni sui minori stranieri non accompagnati, nell'ambito dei quali sono
state espresse posizioni molto nette in merito ai rimpatri e alle disposizioni
sul permesso di soggiorno per minore et. In novembre a Roma, al convegno
organizzato dalla Caritas Diocesana di Roma, la Caritas stessa e diverse comunit
di accoglienza e associazioni romane (che si sono recentemente costituite in
coordinamento) hanno espresso una posizione estremamente critica rispetto alle
disposizioni sul permesso di soggiorno e sui rimpatri. Altrettanto accaduto
al convegno organizzato a Milano in dicembre da Terre des Hommes e Istituto de
Martinit: sia la Caritas Ambrosiana sia le comunit e le associazioni presenti
(molte delle quali fanno parte di un coordinamento milanese sul tema dei minori
non accompagnati) si sono mostrate duramente critiche rispetto alla situazione
attuale.
Inoltre, Susanna Agnelli ha scritto una
lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Ciampi in cui chiede che
siano riviste le disposizioni sulla non rinnovabilit del permesso ai 18 anni e
gli orientamenti sui rimpatri.
Livia Turco ha presentato un'interpellanza in
cui chiedeva che vengano stabiliti accordi bilaterali con i paesi di
provenienza dei minori stranieri non accompagnati e che vengano modificate le
disposizioni in base a cui questi ragazzi devono essere espulsi al compimento
della maggiore et.
Il
deputato dell'Ulivo Kessler, infine, ha presentato un'interrogazione
parlamentare riguardo ai rimpatri coattivi che sono stati eseguiti a Trento.
Sul sito
<http://www.savethechildren.it>www.savethechildren.it trovate
l'interpellanza dell'On. Turco e l'interrogazione dell'On: Kessler.
Cordiali saluti,
Elena Rozzi