Date: 5:05 PM 3/28/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: decreto-legge convalida espulsioni
Cari amici,
vi giro un messaggio di Paolo Bonetti sul
decreto approvato dal Consiglio dei ministri di oggi.
Il testo del question time cui ha partecipato
Scajola (e al quale fa riferimento Paolo) potete trovarlo sul mio sito.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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Reply-To: "Paolo Bonetti"
<pabonett@tin.it>
From: "Paolo Bonetti"
<pabonett@tin.it>
To: "Sergio Briguglio"
<briguglio@frascati.enea.it>
Subject: decreto-legge sulle espulsioni!
Date: Thu, 28 Mar 2002 15:52:11 +0100
X-Priority: 3
Status:
Caro Sergio,
la novit esplosiva!
Come si legge nel comunicato ufficiale relativo alla riunione del
consiglio dei Ministri di oggi il Governo sembra cambiare idea su uno degli
aspetti pi criticati del ddl, cio l'espulsione immediata dei clandestini
senza convalida giurisdizionale: con un decreto-legge (che entra subito in
vigore!) si prevede la convalida giurisdizionale preventiva di tutti i provvedimenti
amministrativi di allontanamento degli stranieri clandestini.
Tuttavia la delicatezza della questione troppo importante,
per non attendere il testo ufficiale del decreto-legge che potrebbe essere gi
pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi o di domani.
Infatti:
1) non chiaro se il D.L. che modifica da subito il
testo unico in realt preveda anche fin da subito l'esecuzione di tutti i
provvedimenti amministrativi di espulsione con accompagnamento alla frontiera,
previa convalida giurisdizionale;
2) poich il decreto-legge deve essere convertito in legge
dalle camere entro 60 giorni, pena la sua decadenza, non chiaro che cosa
questo comporti sull'iter del ddl sull'immigrazione e sull'asilo:
accantonamento, ripensamento e sostanziali emendamenti come si vocifera da
qualche giorno? In ogni caso certo che l'iter del ddl pu subire un
allungamento. L'atto di oggi potrebbe per far pensare che di fatto il
Governo scegliere di avere subito risultati sul fronte della repressione
dell'immigrazione clandestina, mentre rinvia ad un futuro incerto tutte le
altre criticatissime norme, in attesa di elaborare emendamenti o di trovare
quell'accordo politico interno che manca.
Da ultimo allego due altri testi: uno il
dibattito svoltosi ieri al Senato sull'immigrazione clandestina con Scajola,
l'altro un altro dispaccio d'agenzia sulle voci di ripensamento del
ddl.
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Dal comunicato della Presidenza del Consiglio
dei Ministri sulla riunione del consiglio dei Minstri del 28/3/2002:
Il Consiglio ha successivamente approvato un
decreto-legge per affrontare e risolvere immediatamente il problema dei mezzi
di trasporto utilizzati per i flussi di immigrazione clandestina. In
particolare i natanti, quale la nave sequestrata recentemente nel porto di
Catania, che, attualmente ancorati in molti porti italiani, costituiscono
problemi sia per la sicurezza e la salute pubblica, sia per l'occupazione di
spazi utili.
Il decreto prevede che il Presidente del
Consiglio possa immediatamente disporre la distruzione, previo nulla osta
dell'Autorit giudiziaria che verifica la non indispensabilit della
conservazione del mezzo a fini istruttori. Un'ulteriore norma dispone la
convalida da parte dell'Autorit giudiziaria dei provvedimenti di
accompagnamento alla frontiera, adottati nei confronti degli immigrati
clandestini. Tale disposizione si resa necessaria per adeguare l'ordinamento
giuridico all'orientamento della Corte Costituzionale, la quale ritiene
contrario alla Costituzione il fatto che l'immigrato clandestino sia
allontanato dal territorio nazionale in virt di un semplice provvedimento
amministrativo, emanato dal questore senza il vaglio della magistratura.
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Mercoled 27 Marzo 2002, 20:43
Immigrati, la legge gi da riscrivere
Di Franco Chirico
<http://it.news.yahoo.com/020327/180/1srzs.html>
<http://it.news.yahoo.com/020327/180/1srzs.html>Clicca
per ingrandire
ROMA - Urge un ritocco significativo alla
legge sull'immigrazione, quella patrocinata soprattutto da Umberto Bossi e
Gianfranco Fini che sta per affrontare l'esame di Montecitorio dopo aver
superato indenne quello del Senato. Il governo se ne accorto quasi in
extremis e ha deciso di correre ai ripari sin da domani mattina.
L'aggiustamento legislativo in corso d'opera
verr infatti apportato durante la gi prevista riunione del Consiglio dei
Ministri. E tender ad evitare che la normativa sulle espulsioni dei
clandestini possa essere giudicata incostituzionale.
In sostanza, tramite abboccamenti informali
con la Consulta, si scoperto che, in base ad una precedente sentenza della
Suprema Corte in materia, c' il fondatissimo rischio che la procedura di
espulsione meramente amministrativa al primo ingresso illegale degli
extracomunitari venga bocciata inesorabilmente dalla Corte Costituzionale.
Da qui la decisione di inserire l'obbligo di
un passaggio giurisdizionale che affida non pi ad un questore, ma ad un
magistrato, l'ordine di rimpatrio del clandestino. Non si tratta quindi, come
si cominciava gi a sospettare, dell'ennesimo addolcimento della legge concesso
per accontentare i soliti centristi alla ricerca perenne di un compromesso fra
la linea intransigente di alcuni settori della Casa della libert e il
solidarismo degli ex dc e dei cattolici. Ma piuttosto di una correzione in
corsa per scongiurare il naufragio complessivo del nuovo impianto pi rigoroso.
Certo l'obbligo di adottare questa modifica
comporta comunque che non ci sar pi la possibilit di rispedire su due piedi
gli immigrati identificati, ma privi di permesso di soggiorno, nel loro paese
d'origine. E anche per loro, come gi per chi viene trovato sprovvisto di documenti, si adotter
infatti l'accoglienza coatta in attesa di ottenere dalla magistratura la
sentenza di espulsione. Un bel colpo quindi per chi voleva dare un segnale di
reazione immediata, quasi in tempo reale, all'ingresso illegale.
La cosiddetta legge Bossi-Fini dunque
destinata a subire un ritardo nel suo ruolino di marcia. A questo punto ormai
certo infatti un suo secondo passaggio al Senato prima del varo definitivo.
Anche se nella maggioranza c' chi minimizza il rallentamento spiegando che il
testo pervenuto alla Camera da Palazzo Madama era comunque imperfetto dal punto
di vista formale, e quindi avrebbe comunque dovuto subire modifiche letterali.
Senza contare che ci sono da risolvere anche alcuni "problemi
tecnico-giuridici" sui minori presenti in Italia e sulla regolarizzazione
delle colf.
Intanto il ministro dell'Interno Claudio
Scajola preannuncia che si sta studiando l'immissione di altri emendamenti alla
legge che permettano di tutelare veramente chi arriva in Italia come rifugiato
politico. Ma nello stesso tempo che consentano di perseguire chi invece si
spaccia per tale "truccando le carte". Il responsabile del Viminale
ha anche ribadito che il governo sta lavorando per intensificare gli accordi
con i paesi da cui partono le navi della disperazione. In modo da prevenire il
fenomeno.