Date: 11:39 AM 3/29/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: decreto-legge; retate di colf
Cari amici,
non e' ancora disponibile il testo del
decreto-legge sulle espulsioni. Dovrebbe comunque essere pubblicato sulla G.U.
di domani.
Pare, comunque, che preveda che, in attesa
della convalida da parte dell'autorita' giudiziaria, l'allontanamento dello
straniero possa comunque essere eseguito. La cosa, in questi termini,
perderebbe gran parte del suo valore innovativo.
Segnalano da piu' parti (Belluno, Trento) che
sono in corso retate di colf, che si concludono, ovviamente, con l'espulsione
delle stesse e (Belluno) con la denuncia dei datori di lavoro.
Qualche giorno fa, mi facevano notare da
Firenze come le disposizioni approvate dal Senato in relazione alla
regolarizzazione delle colf prevedano un congruo lasso di tempo tra la denuncia
del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro e il rilascio del permesso
al lavoratore. Se in questo lasso di tempo a carico del lavoratore clandestino
(rintracciabilissimo, a questo punto) venisse adottato un provvedimento di
espulsione, il lavoratore non sarebbe piu' regolarizzabile e i contributi
resterebbero incamerati.
Avevo replicato dicendo che l'ipotesi mi
sembrava fantasiosa, data l'irritazione che provocherebbe in soggetti (i datori
di lavoro) tipicamente appartenenti all'elettorato che sostiene la maggioranza.
Le retate di colf mi fanno pensare che forse
avevo torto.
Cordiali saluti
sergio briguglio
p.s.: per gli appassionati di Storia (diciamo
cosi') della politica di immigrazione in Italia, riporto qui sotto un brano di
un messaggio del dicembre 2000, nel quale davo notizia dell'approvazione, da
parte della Camera, di una disposizione relativa alla questione del presidio da
parte dell'autorita' giudiziaria rispetto all'allontanamento dello straniero.
L'opposizione di allora era, ovviamente, la maggioranza di oggi.
"Nei giorni prossimi (domani o dopo le
feste), cerchero' di darvi notizie dettagliate sul testo approvato ieri alla
Camera. Ho messo, intanto, i resoconti della seduta fiume di ieri alla pagina
di dicembre 2000 del sito.
A un primo sguardo, sento il bisogno
insopprimibile di segnalarvi (salva la possibilita' di errori di lettura)
a) ...
b) l'avventurosa approvazione di una norma
(l'art.7), che impone una sospensione dell'allontanamento dell'espulso, in
presenza di ricorso o di trattenimento, fino a decisione del giudice.
L'articolo era stato approvato in Commissione, a partire da un emendamento
Moroni-Gardiol, quando relatore era Landi di Chiavenna (AN). Dimessosi Landi
(sostituito da Sinisi) e approdato il testo alla Camera, Manzione (CCD-CDU)
aveva presentato un emendamento soppressivo dell'intero articolo. Relatore e
Governo avevano dato parere favorevole all'emendamento Manzione, ma Rosanna
Moroni ha annunciato, a nome del suo gruppo (i Comunisti italiani), un voto
contrario alla soppressione della disposizione. Al momento del voto, anche
l'opposizione ha votato contro (in un impeto, forse inconsapevole, di
garantismo), affossando l'emendamento soppressivo e salvando l'articolo."