Date: 5:50 PM 5/31/02 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: ddl a.c. 2454: il pranzo di nozze

 

Cari amici,

e' proseguito ieri l'esame del ddl immigrazione e asilo alla Camera.

E' stato completato l'esame fino all'art. 28 incluso, con accantonamento dell'art. 22 (e della corrispondente questione minori non accompagnati).

 

Le novita' piu' rilevanti mi sembrano le seguenti:

 

- Rimosso il limite del 5 per cento della disponibilita' in relazione all'accesso degli stranieri all'edilizia popolare.

 

- Riformulata la disposizione che punisce il datore di lavoro che dia lavoro allo straniero privo di idoneo permesso di soggiorno: la sanzione non interviene quando lo straniero sia in fase di rinnovo del permesso, e l'ammenda in caso di violazione e' portata a 5000 euro.

 

- Introdotta nella normativa la regolamentazione dell'assistenza decentrata a richiedenti asilo e rifugiati (sostanzialmente il PNA).

 

- Introdotto un riesame, su richiesta, della decisione di diniego del riconoscimento dello status di rifugiato relativa allo straniero che abbia presentato domanda in fase di ingresso illegale o in condizioni di soggiorno illegale (non per quello che l'abbia presentata dopo essere stato sottoposto a un provvedimento di espulsione). L'esame e' svolto dalla stessa commissione territoriale, integrata da un membro della commissione centrale.

 

I punti piu' notevoli sono ovviamente gli ultimi due. L'ultimo, in particolare, tenta di curare il difetto piu' grosso della parte "asilo" del disegno di legge: l'assenza di un effetto sospensivo automatico del ricorso contro il diniego di riconoscimento. La cura e' assai modesta: l'effetto sospensivo e' associato alla richiesta di riesame da parte della commissione territoriale integrata, non al ricorso giurisdizionale (che rimane privo di effetto sospensivo).

 

La mia personale opinione - invano rappresentata, mesi fa, al moribondo Gruppo di lavoro costituitosi in tempi piu' luminosi presso l'ACNUR - e' la seguente: questa soluzione Manca di Rilevanza. Non si vedono molte ragioni per cui la commissione territoriale dovrebbe contraddire se stessa. E' come se il prete chiedesse allo sposo, dopo il fatidico Si': "Ma l'hai guardata bene?".

 

Ci si potrebbe aspettare una levata di scudi da parte delle numerosissime ONG specializzate nella tutela dei rifugiati (spesso a scapito di una visione complessiva del fenomeno migratorio). Non temete: non ci sara'. Il quadro normativo che risulta da queste modifiche tutela molto male i diritti soggettivi dei richiedenti asilo, ma molto bene gli interessi legittimi di quelle ONG. E' come se il prete dicesse: "Chi ha qualcosa da dire taccia per sempre, perche' altrimenti ci perdiamo il pranzo di nozze".

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

p.s.: alla pagina di maggio 2002 del mio sito troverete il testo sinottico aggiornato.