Date: 10:34 AM 10/25/02 +0200

From: Sergio Briguglio

Subject: regolarizzazione: licenziamenti; iscrizione al SSN; dec

 

Cari amici,

giro due messaggi importanti.

 

Il primo, di Silvia Canciani, da' notizia di un provvedimento del Tribunale di Milano, con il quale il giudice ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore licenziato e, soprattutto, di procedere alla regolarizzazione.

 

Alla pagina di ottobre 2002 del mio sito troverete il testo dell'ordinanza del Tribunale e quello del ricorso che l'ha originata (modello-ricorso-art-669.html).

 

La cosa puo' offire una via d'uscita per tutti i lavoratori in situazioni analoghe. Naturalmente, il termine dell'11 novembre e' prossimo, e potrebbe mancare il tempo per ottenere decisioni utili ai fini della regolarizzazione. Tuttavia, la posizione di Mantovano - espressa durante la presentazione del Dossier statistico della Caritas - e' sembrata abbastanza netta (vedi messaggio di Silvia), e non escluderei che, in presenza di vertenze aperte, il Ministero dell'interno decida di dare chances ai lavoratori interessati. In proposito, le associazioni del Gruppo di riflessione dell'area religiosa hanno avanzato precise proposte al Ministero (proposte-regolarizz-gdr.html).

 

Se questa mia valutazione e' corretta, si tratta - da parte delle associazioni e dei sindacati - di suggerire ai lavoratori licenziati (o per i quali il datore di lavoro non proceda a regolarizzazione) di intraprendere IMMEDIATAMENTE la strada percorsa a Milano.

 

Il secondo messaggio viene dalla Caritas di Prato e riguarda l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale degli stranieri regolarizzandi.

 

Infine, segnalo, sempre alla pagina di ottobre 2002 del sito, il testo dello schema di decreto flussi adottato dal Consiglio dei Ministri (interessante soprattutto la parte relativa alle quote riservate). Non e' ovviamente ancora in vigore, dovendo essere recepito il parere delle commissioni parlamentari competenti e di altri organismi.

 

Cordiali saluti

sergio briguglio

 

 

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Cari amici dell'ASGI, segnalo di seguito l'articolo, apparso oggi sul Manifesto, riguardante l'ordinanza con cui il  Tribunale di Milano ha, per la prima volta, accolto il ricorso del lavoratore straniero, imponendone la regolarizzazione al datore di lavoro e un articolo, apparso sul Messaggero di Roma, in merito alla presentazione del Rapporto statistico Immigrazione della Caritas , dove il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, invita i lavoratori stranieri  a denunciare i propri datori di lavoro che non vogliono regolarizzarli.Ringrazio Massimo Pastore per la segnalazione.

Un caro saluto

silvia canciani

collaboratrice ASGI

 

 

IMMIGRAZIONE

Regolarizzare un obbligo A Milano emessa ieri la prima sentenza pilota

MILANO

Per il datore di lavoro che ha alle proprie dipendenze un immigrato al nero la regolarizzazione non una possibilit, ma un obbligo. Questo il senso dell'ordinanza del giudice milanese Amedeo Santosuosso che ha accolto il ricorso di un immigrato bulgaro contro un artigiano edile che si rifiutava di firmare la domanda di sanatoria. Il ricorso, appoggiato dalla Cisl, uno dei quindici patrocinati dall'avvocato Alberto Guariso per aggirare il maggior ostacolo alla regolarizzazione, l'indisponibilit dei datori di lavoro. E' la prima pronuncia di un giudice in materia ed , dice la segretaria della Cisl Maria Grazia Fabrizio, un importante precedente. Lo certo sotto il profilo simbolico e giuridico, commenta Guariso, perch sottrae la regolarizzazione alla discrezionalit dei datori dei lavoro. Gli effetti pratici dell'ordinanza, per, saranno minimi perch il termine per le domande di regolarizzazione scade l'11 novembre. Il caso dell'edile bulgaro era il pi facile tra quelli segnalati da Cisl e Caritas all'avvocato Guariso. L'immigrato era stato licenziato verbalmente prima del varo della sanatoria e il licenziamento era gi stato definito insussistente. Il giudice si limitato a sentenziare che, in presenza di rapporto di lavoro, la domanda di regolarizzazione un obbligo. Tra i ricorsi presentati da Guariso uno riguarda una fabbrichetta che lavora zinco a Pieve Emanuele, finita l'altro ieri sui giornali. Dentro i carabinieri hanno trovato otto bulgari che lavoravano gratis per pagarsi la regolarizzazione. La titolare, pure lei bulgara, stata denunciata per estorsione e sfruttamento dell'immigrazione clandestina. (M. CA)

 

 

 

Gioved 24 Ottobre 2002

IL VIMINALE

 

Se non vi mettono in regola, denunciateli

Il sottosegretario Mantovano ha invitato gli immigrati a non coprire i

datori di lavoro fuori legge

ROMA - Se il datore di lavoro non vuole regolarizzare gli immigrati, essi

non hanno che una scelta: denunciarlo. E' questo il consiglio di Alfredo

Mantovano, sottosegretario all'Interno di An, intervenuto per il governo

alla presentazione del Dossier statistico della Caritas sull'immigrazione.

La sua difesa della legge Bossi-Fini viene criticata dalla platea del teatro

Orione. Mantovano contesta, in particolare, l'accusa che il governo quest'

anno abbia "serrato la porta" all'immigrazione legale.

L'ultimo decreto flussi del governo dell'Ulivo, quello del 2001, ha fatto

entrare nel paese 83 mila immigrati - ricorda il parlamentare di An - Bene,

noi abbiamo consentito l'ingresso di 500 stranieri in pi, 63 mila

stagionali e 20.500 non stagionali con l'ultimo decreto flussi. Arrivato

tardi, vero, ma non potevamo approvarlo prima dell'entrata in vigore della

Bossi-Fini. Il sottosegretario aggiunge che sono stati presi accordi molti

importanti contro l'immigrazione clandestina non solo con Tunisia, Marocco e

Albania, ma anche con Egitto, Sri Lanka e Moldavia.

Quanto alle domande di regolarizzazione presentate fino ad oggi, Mantovano

fa sapere che il flusso assai soddisfacente, ma si rifiuta di fornire

delle cifre (quelle sono arrivate per agenzia, con la dichiarazione di

Giovanardi). E' vero, l'immigrazione iscritta nel nostro futuro, come

sostiene la Caritas, che ringrazio per il lavoro di estremo interesse

contenuto nel Dossier - continua il viceministro dell'Interno - ma la legge

un tassello importante proprio in questa direzione. Ammette che qualche

cambiamento potrebbe essere fatto, ma non nell'immediato. Quanto al

contratto di soggiorno, l'Unione europea sta per approvare una risoluzione

che lo introduce anche negli altri paesi.

Mantovano ha anche ascritto a merito del governo l'aver rilanciato il

"Comitato sui minori" della legge Turco-Napolitano per concedere il permesso

di soggiorno a 17 mila minori senza famiglia, valorizzando il lavoro che

essi avevano condotto in Italia. Il governo precedente aveva istituito l'

organismo solo all'inizio del 2001 analizzando l'1 per cento delle

pratiche.

 

 

 

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From: "CARITAS DIOCESANA DI PRATO" <caritaspo@tin.it>

To: <briguglio@frascati.enea.it>

Subject: comunicazione

Date: Thu, 24 Oct 2002 18:08:01 +0200

X-Priority: 3

Status:  

 

All'attenzione del dott.Briguglio

 

Sotto nostra sollecitazione, anche la Regione Toscana ha acconsentito all'iscrizione al Servizio sanitario di cittadini extracomunitari con dichiarazione di emersione di lavoro irregolare seguendo l'esempio della Regione Lazio.

 

Le aziende ASL effettueranno un'iscrizione temporanea di tre mesi e comunque fino al completamento della procedura per il suo rilascio.

 

Ai fini delliscrizione sufficiente che gli interessati presentino, oltre a quanto solitamente richiesto, copia della dichiarazione di emersione contenente gli elementi e gli allegati previsti dai commi 2 e 3 dellart.33 della Legge 189/2002.

 

Di seguito riportiamo gli estremi delle circolari rilasciate dall'Assessorato alla Sanit della Regione Lazio e della regione Toscana

 

Regione Lazio

 

Assessorato alla sanit - Direzione regionale - Servizio Sanitario Regionale

 

Prot n 44695

 

OGGETTO: Assistenza sanitaria ai cittadini stranieri non appartenenti alla Unione Europea

 

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

 

Dipartimento del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidariet - Servizi Sanitari Territoriali e Percorso Assistenziale

 

Prot n 105/30518/06.05

 

OGGETTO: Iscrizione al Servizio sanitario di cittadini extracomunitari con dichiarazione di emersione di lavoro irregolare