Date: 6:38 PM 11/13/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: ancora sulla questione licenziati
Cari amici,
vi giro un breve scambio di messaggi tra
Gianfranco Schiavone e me, in relazione alla proposta che vi ho appena mandato.
Ritengo possa interessarvi.
saluti
sergio
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Caro Sergio, la tua proposta mi sembra, come
sempre, piena di buon senso e
pragmatismo. Faccio tuttavia difficolt ad
essere d'accordo perch prospetta
una situazione che affida ad una circolare di
stabilire la nuova data, a
posteriori, lasciando tutti nel frattempo, a
raccogliere le denuncie
dell'immigrato, senza potere fornire n
all'immigrato n all'operatore, la
certezza che c' una riapertura formale dei
termini e che quindi si pu
agire senza cadere nella tentazione di lasciar
perdere a causa della paura
di esporsi ancora di pi sia con il mancato
datore di lavoro (che magari, se
l'immigrato sta zitto, lo tiene ancora in
nero), sia con la questura. Quando
un immigrato apre una vertenza del genere, lo
fa con tutto il peso,
psicologico e materiale che ci comporta, come
sai.
Gianfranco
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Caro Gianfranco,
se su questo punto non ci fossero contrasti
nella maggioranza non avrei difficolta' a convenire che la soluzione migliore
e' un'altra, ovviamente. Dobbiamo pero' tener conto che ieri Mantovano,
interrogato in TV su una riapertura, ha gia' risposto di no. Abbiamo la forza
per convincerlo a cambiare idea? O dobbiamo prospettargli una diversa
richiesta?
ciao
sergio
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Tutto vero Sergio, ma ho l'impressione che
l'unica strada sar quella di
aprire contenziosi che obblighino il governo a
fare qualcosa; sollevando ad
esempio questioni su cui avere una
giurisprudenza favorevole, quali questa:
uno straniero che ha per forza atteso la fine
dei termini nella speranza e
nell'attesa che il datore di lavoro (ops!
volevo dire il padrone) si
convincesse di presentare la domanda, come
faceva ad aprire una vertenza
prima di dare fino all'ultimo al padrone la
possibilit di agire?
Gian
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questo argomento e' senz'altro giusto.
il mio timore e' che, aspettando la
giurisprudenza favorevole, la maggior parte di quelli che potrebbero
avvalersene resteranno senza informazione, al momento opportuno (probabilmente
in un futuro remoto, essendo di competenza del TAR).
In ogni caso, le cose si potrebbero fare in
quest'ordine;
1) chiedere al Governo di riaprire i termini;
in caso di risposta negativa,
2) chiedere di accogliere le richieste di
permesso per chi abbia gia' aperto la vertenza; in caso di risposta negativa
e/o per i casi residui (apertura successiva a una nuova eventuale circolare),
3) presentare ricorsi e sperare in sentenze
favorevoli, che convincano il governo a rivedere la propria posizione.
ciao
sergio
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Ok
Gian