Date: 11:02 AM 11/27/02 +0100
From: Sergio Briguglio
Subject: assegno sociale; art. 14, co. 5
quinquies; nuovi rappor
Cari amici,
alla pagina
http://briguglio.frascati.enea.it/immigrazione-e-asilo/2002/novembre/ troverete
a) una nota dell'agenzia AGI relativa a un
chiarimento dell'INPS sulla non esportabilita', in caso di rimpatrio del
lavoratore, dell'assegno sociale;
b) il testo di un'ordinanza del Tribunale di
Milano con cui si dichiara non manifestamente infondata la questione di
legittimita' costituzionale dell'art. 14, co. 5 quinquies del Testo Unico
(introdotto dalla L.189/2002), nella parte in cui prevede, per i reati previsti
ai commi 5-ter e 5 quater, l'arresto obbligatorio dell'autore del fatto.
Ringrazio Romana Sansa e Nicola Coccia, che
hanno inviato i due documenti.
Giro anche la risposta di Silvia Canciani a un
quesito sulla possibilita', per i lavoratori regolarizzandi, di intraprendere
nuovi rapporti di lavoro, in attesa dell'appuntamento in Prefettura.
Cordiali saluti
sergio briguglio
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From: "ledaz" <ledaz@tin.it>
Cara Luciana, la posizione e le possibilita'
delle persone in attesa di regolarizzazione manca purtroppo di norme definite
al momento.
Domande come le tue le ho poste alla mia
Prefettura (a Udine ) ricevendo solamente la conferma che non hanno indicazioni
in merito.
Tuttavia ieri ho ricevuto le seguenti
indicazioni dall'INPS di Udine che a una mia domanda circa le possibilita' di
nuovi datori di lavoro che intendono assumere delle persone in possesso del
solo cedolino dell'assicurata in cerca di un lavoro ( persone che hanno perso il lavoro dichiarato in fase di
regolarizzazione ). L'inps accoglie le domande di iscrizione per lavoratori non
ancora "regolari" da parte di questi nuovi datori che dovranno indicare nella domanda
d'iscrizione il fatto che
l'iscritto in fase di regolarizzazione. Ora mi hanno detto che stavano
inviando un comunicato alla nostra prefettura per conoscenza e non so la
risposta .Non so nemmeno se si tratta di attuazioni di direttive nazionali,
come dovrebbe essere, oppure un'iniziativa locale, perch dal colloquio mi
sembrava si trattasse della seconda (circolari nazionali) ma su indicazione del
direttore ho visionato il sito dell'INPS dove avrebbero dovuto esserci tali
informazioni, non trovandole ad oggi.
Percio' se quanto detto dalla locale sede
dell'INPS risulta attuabile, lo e' per chi ha perso il lavoro, ma lo dovrebbe
essere anche per chi ha ancora in corso il primo lavoro, avendo in comune la
stessa documentazione .
Credo, spero, comunque che a breve ci saranno indicazioni piu' precise e
ufficiali , vista la prospettiva di un lungo esame delle dichiarazioni..Prova a
sentire l'INPS locale, citandole l'esempio di Udine .
Fammi sapere.
Silvia canciani
-----Messaggio originale-----
Da: Luciana Carnevale
[mailto:luciana.carnevale@tin.it]
Inviato: marted 26 novembre 2002 12.59
A: ledaz@tin.it
Oggetto: richiesta informazioni
Sono operatrice in un centro di accoglienza, a Como, per
richiedenti asilo, alcuni ancora in attesa di essere chiamati dalla commissione
centrale di Roma.
Per alcuni siamo riusciti a fare la richiesta
di emersione da lavoro nero, o come operaio o come giardineire o come colf,
per, in attesa della chiamata dalla prefettura per definire il contratto di
lavoro, visto che le ore di lavoro sono poche e la necessit di guadagnare
molta, vorrei sapere se nel contempo fosse possibile fare un secondo lavoro con
il contratto co.co.co. e poi continuare, sempre come secondo lavoro, ma in modo
regolare.
Pensi che qualcuno possa illuminarmi?
Non credo di avere letto qualche cosa in
proposito.
Grazie e buon lavoro.
Luciana
(ho avuto il tuo indirizzo da Sergio Briguglio,
al quale avevo inviato la richiesta)