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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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27.09.2012

Richiedenti asilo e detenzione - La Grecia condannata dalla Corte europea per i diritti dell'Uomo

 
Nel caso Ahmade v. Greece un richiedente asilo č stato detenuto nella stazione di polizia. Determinanti le prove raccolte nelle visite in Grecia dalle istituzioni pubbliche ed europee .
 
 
La Grecia è stata riconosciuta nuovamente colpevole per aver violato i diritti umani, detenendo illegalmente un cittadino afgano, richiedente asilo, nei locali di una stazione di polizia.

Dopo l'arresto, nel 2009, per 83 giorni il cittadino straniero, che aveva piu' volte tentato l'ingresso illegale in Grecia, è stato trattenuto nei locali di diverse stazioni di polizia, dove l'uomo ha fatto lo sciopero della fame, finché la sua domanda di asilo è stata esaminata e non accolta.Non ha potuto presentare ricorso.

La Corte europea per i Diritti dell'Uomo ha riconosciuto che il trattamento a cui è stato sottoposto il sig. Ahmade ha violato l'articolo 3 della Convenzione europea per i diritti dell'uomo( divieto di trattamento umano e degradante) e l'art. 13 ( diritto ad un ricorso effettivo).
La Corte ha riconosciuto come sufficienti e valide le prove contenute nei rapporti presentati dal Mediatore pubblico della Grecia, dal Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa e da altri soggetti sulle visite  nelle stazioni di polizia greche, riconoscendo le richieste del cittadino straniero provate al di la di ogni ragionevole dubbio.

Comunicato stampa

Fonte : Detention in Europe
 
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