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Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione
 
 
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01.07.2013

Proposta di raccomandazione e relazione della Commissione europea in materia di integrazione dei Rom

 
La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a rispettare i loro impegni per garantire la paritą di trattamento .
 
 
L’invito fa seguito alla relazione odierna della Commissione sui progressi compiuti sul tema dell'integrazione della popolazione rom in Europa: si evidenzia come gli Stati membri debbano adoperarsi con maggiore impegno per attuare le strategie nazionali di integrazione da loro presentate nell’ambito del Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom. 
La nuova relazione è accompagnata da una proposta di raccomandazione rivolta ai paesi dell’UE, che propone loro misure specifiche, incluse azioni positive, e misure di politica orizzontale, comprese iniziative locali per migliorare la situazione dei Rom. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per applicare misure concrete in grado di cambiare realmente la situazione dei Rom.La proposta di raccomandazione del Consiglio presentata dalla Commissione è il primo strumento giuridico dell’UE per l’integrazione dei Rom. Raccomanda agli Stati membri di prendere misure positive per colmare il divario tra i Rom e il resto della popolazione, e potenzia il Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom concordato da tutti gli Stati membri nel 2011 stabilendo le condizioni per un’effettiva inclusione delle popolazioni Rom negli Stati membri. Sulla base di comunicazioni precedenti, la raccomandazione proposta si concentra su quattro settori in cui i dirigenti politici dell’UE si sono impegnati a conseguire obiettivi comuni per l’integrazione dei Rom nell’ambito del Quadro dell’UE: l’accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria e all’alloggio. Per realizzare le azioni previste, chiede agli Stati membri di stanziare non solo fondi dell’UE ma anche fondi nazionali, privati e associativi a favore dell’inclusione dei Rom: un fattore cruciale, identificato dalla Commissione nella valutazione delle strategie degli Stati membri presentata lo scorso anno (IP/12/499). Offre inoltre orientamenti per aiutare gli Stati membri a trasformare le questioni orizzontali in azioni concrete per l’integrazione dei Rom, ad esempio, garantire che le strategie siano locali, far rispettare le norme anti-discriminazione, seguire un approccio orientato agli investimenti sociali, proteggere minori e donne Rom e combattere la povertà.La relazione odierna dimostra che, sebbene molti Stati membri abbiano predisposto meccanismi per coordinare meglio le loro misure di integrazione dei Rom e per favorire il dialogo con le autorità locali e regionali, esiste un margine di miglioramento per quanto riguarda la partecipazione delle organizzazioni della società civile e la definizione di metodi validi di monitoraggio e valutazione in grado di misurare i risultati. Rivela inoltre che la maggior parte degli Stati membri non ha stanziato risorse sufficienti a carico dei bilanci nazionali per attuare le strategie, e che le autorità pubbliche dovrebbero impegnarsi di più per combattere la discriminazione e per illustrare i vantaggi sociali ed economici dell’integrazione dei Rom.

Il comunicato stampa della Commissione UE

I risultati dell'indagine sull'integrazione dei Rom  (FRA, maggio 2013)


 
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